corso parapendio 3 2002 - dove non osano le aquileLa serata di presentazione si è tenuta il 28 giugno al Tilly’s.

3 i futuri allievi presenti: Andrea, Dario e Angelo. Il quarto, Massimo, aveva purtroppo un impegno e non ha potuto venire.

Una prima lezione di introduzione alla pratica c’è stata poi domenica 7 luglio, in atterraggio a Semonzo. Qui i nostri hanno avuto modo di vedere come è fatto materialmente un parapendio e si sono cimentati nei primi controlli a terra di vela, cordini e imbrago.

Dal 13 luglio il corso entra ufficialmente nel vivo e, come al solito, trovate tutti gli aggiornamenti mese per mese nella barra a fianco.

Luglio
Dopo la prima settimana a ritmo ridotto, con il week end del 13/14 si sarebbe dovuti entrare nel vivo del corso.

Si sarebbe… perché il maltempo ci ha messo del suo per rovinarci la festa.

Sabato 13, campetto, ritrovo alle 15. Ci sono: Andrea, Massimo e Dario. Malgrado le previsioni disastrose non piove, ancora (!), così saliamo in campetto. Una volta su il vento sembra buono, un po’ sostenuto ma buono, anzi perfetto! Faccio aprire Dario e Andrea mentre io spiego le prime nozioni a Massimo. Purtroppo riusciamo a fare molto poco, perché dopo poco più di mezz’ora il vento diventa troppo forte e dobbiamo mettere via. Andrea, nell’ultimo tentativo, prova a fare kite surf e cerca di farsi trainare verso la cima del campetto. Lo blocco in maniera decisa, ossia lo acchiappo al volo, prima che se ne vada strascicando in giro per il prato… Pieghiamo molto velocemente perché oltre al vento sta caricando un bel temporale. Tornando giù comincia infatti la pioggia.

Domenica le previsioni meteo sono anche peggio, invece al mattino il tempo sembra tenere, così accorcio al minimo indispensabile la lezione di teoria e alle 11.30 siamo già in strada per il decollo, mentre l’appuntamento originario era per le 13.30. Stavolta con noi ci sono anche i nuovi entrati Davide e Antonio, oltre ad Angelo che ha già fatto un campetto. Manca Massimo che non ha potuto venire a teoria perché ha fatto la notte al lavoro e si sta riposando. Conto di avvisarlo per le 13.30 ma, come vedremo, sarà inutile…

Verso le 12 siamo in decollo e, prima “amara” scoperta, ci sono i delta! Chi ci legge da un po’ sa la nostra teoria sui delta in campetto: l’alluminio fa mettere storto il vento!

E infatti c’è un bel nord teso. Quasi non oso sperare in una replica della lezione ai liceali, comunque andiamo sul versante nord a provare. Il vento è sostenuto e richiede un po’ di pazienza per fare le prove tranquilli. Spiego anche ad Antonio e Davide i primi rudimenti di tecnica, mentre Andrea, Angelo e Dario si preparano. Riescono a fare 2-3 tentativi a testa, anche con buoni risultati, in particolare Angelo. Poi il vento inizia a girare da sud, ossia giusto per il campetto abituale. Mi guardo in giro: i delta stanno ripiegando! ah… mi pareva strano!

Purtroppo è solo una finta. Ci trasferiamo infatti sul pendio sud appena in tempo per beccare il vento che si gira, stavolta da nord-ovest! Tra una pausa e l’altra i ragazzi riescono anche a fare qualche corsa, ma senza un vento costante è tutto molto più difficile. Come ultima carta giochiamo il pendio laterale, rivolto proprio a ovest. Sembra decente. Tutti fanno qualche tentativo di buona fattura. Andrea, che non vedeva l’ora di fare un salto un po’ lungo (chiamarlo “volo” è assolutamente eccessivo!) nel bel mezzo del suo miglior tentativo non trova di meglio che alzare le gambe e sedersi nell’imbrago. Anche Dario e Angelo ci avevano provato, grattando miserevolmente per terra col fondo schiena. Lui no, lui fa di più! Appena tirati su i piedi forse becca un cespo di erba, non si capisce bene, ma il rimbalzo lo catapulta in alto, dove si avvita in un perfetto doppio carpiato, prima di toccare nuovamente terra, 2 decimi di secondo dopo, in un tripudio di cordini e fili d’erba. Ho ancora davanti la scena.

Anche qua il vento comincia a fare le bizze. ormai sono rassegnato: il campetto per oggi finisce qui! Con Andrea e Antonio (gli altri ci hanno già rinunciato e stanno piegando), provo un ultimo tentativo un po’ di lato. Il vento sembra ok, parte Andrea. Gonfiaggio ok. Poi la vela vira leggermente a destra. La leggera virata, non contrastata, si accentua e ora il nostro punta deciso un muretto a secco. Lungi da lui l’idea di fermarsi, sempre più intenzionato a decollare, continua la corsa, seppur debole. A 10 cm dal muretto si ferma di botto, senza però frenare la vela, che continua la corsa e lo trascina così oltre le pietre in un bel cespuglio di ortiche! Nulla di grave, a parte l’orgoglio seriamente danneggiato e un gran prurito dappertutto.

Tocca ad Antonio. Ha visto e preso nota perché, quando dopo il gonfiaggio la vela tende ad andargli a destra, la contrasta col comando e la mette nella giusta direzione iniziando poi la corsa di decollo. Peccato solo che lui non sapesse che quel pezzo di campetto non è abbastanza pendente per permettere il decollo. 150 m di corsa dopo se n’è accorto da solo e si è fermato, stremato!

E’ finito così, con discreti progressi dopotutto, il primo week end di lavoro.

Il secondo fine settimana invece è andato molto meglio. Entrambe le giornate sono state piuttosto nuvolose e chi ha volato non si è divertito più di tanto causa la base bassa e la giornata cupa che minacciava una pioggia che poi non è mai arrivata. Per i ragazzi invece le condizioni erano ottimali con vento dritto, della giusta intensità e sole coperto a evitare scottature e sudate eccessive.

Sabato, all’appuntamento delle 15, c’erano: Andrea (con prole), Dario, Massimo, Antonio e Elisabetta. A loro si è aggregato anche Loris (pure lui con prole) che, prima di volare, ha deciso opportunamente per un campetto di ripasso vista la lunga pausa. Appena “liberati” nel campetto si sono diretti ai quattro angoli del prato. Visto che la settimana avanti avevamo girato tutta la conca, ognuno ha pensato bene di andare verso il pezzo di prato che gli piaceva di più… Li ho radunati a fatica, tipo cane da pastore. Mi è scappato, sul momento, Andrea che ha scelto un pezzo di pendio mai utilizzato prima da nessun allievo (lo dico sempre che hanno fantasia…). Gli altri invece si sono preparati con calma nel solito posto, mentre i bambini (Marco e Agnese) facevano subito amicizia e si esercitavano nel lancio di un aeroplano ad elastico… forse ne leggerete fra qualche anno! Loris all’inizio ha faticato un po’, segno che la scelta di venire in campetto è stata saggia. Dopo un paio di tentativi comunque, tolta la poca ruggine, è riemerso il vero Loris e si sono visti dei bei voletti.

Dario l’ha presa subito di punta. Non facevo a tempo a girarmi, dopo che era arrivato in fondo, che me lo ritrovavo già su, bello e pronto per un nuovo tentativo. Una certa qualità di base già c’era, la quantità ha fatto il resto e a fine giornata era decisamente messo bene. Rimaneva un dubbio: aveva la vela più facile. Andrea si è autodefinito un diesel e infatti ha stentato non poco a ingranare. All’inizio non riusciva nemmeno a tirare su la vela. Un po’ perché non aveva capito bene, un po’ perché anziché ascoltare cercava vie personali… Poi però, piano piano, con pazienza e qualche suggerimento (il campetto serve a questo no?) è venuto fuori alla distanza e ha ingaggiato una sorta di sfida con Dario su chi faceva su è giù più velocemente… Massimo l’ha presa con più calma e ha combattuto una personalissima battaglia con bretelle e comandi, passando almeno metà del tempo e ricordarsi come si agganciano e soprattutto come impugnarle. Del resto era al suo primo vero campetto e bisogna dire che se l’è cavata subito bene con i gonfiaggi.

Si è visto subito invece che Antonio aspettava da anni una giornata del genere, e dico sul serio. Controlli puntuali e una tecnica di gonfiaggio impostata subito bene stanno a dimostrare che ha letto tutto quello che c’era da leggere e gli mancava solo la pratica… Elisabetta… che dire… era al primo campetto! Ha iniziato con un po’ di apprensione, quasi incredula che quel pezzettino di straccio la potesse un giorno non lontano portare a spasso per il cielo. Ha fatto quindi i primi gonfiaggi con una sorta di timore reverenziale verso quello strano oggetto. La vela era facile ma richiedeva un po’ più di grinta. Qualche buon tentativo, verso la fine, le è riuscito, poi però ci si è messa anche una fastidiosa allergia. Dopo un paio di coraggiosi tentativi, tra una lacrima e una soffiatina al naso, ha deciso che era sufficiente. Decisamente positivo quindi il bilancio, sempre tra qualche tuffo e qualche ruzzolone.

Domenica mattina, alle 9, Andrea ha fatto il suo primo volo in biposto. Tutto bene, tra un ottimo decollo e un perfetto atterraggio non ci siamo dati un attimo di tregua chiedendo e spiegando tutto quello che si poteva.

Dopo la teoria e un buon panino di nuovo in campetto. Stavolta c’erano tutti tranne uno: Massimo, Dario, Angelo, Elisabetta, Andrea, Antonio e Davide. Stavolta “l’aggregato” era Mauro che era fermo addirittura da un anno. Malgrado la lunga pausa se l’è cavata subito bene e, malgrado il vento non costante come il giorno prima, alla fine del campetto è riuscito addirittura a fare un paio di bei gonfiaggi rovesci. Non male davvero.

Dario, visti i risultati del giorno prima, si è beccato la vela più ostica da gonfiare. Questo gli ha dato stimolo e andava avanti indietro ancora più in fretta del giorno prima. E il bello è che ha gonfiato bene praticamente da subito… Cosa non può fare una giornata col vento giusto… Andrea stavolta ha avuto meno bisogno di riscaldamento e, sia pur con qualche sbavatura, se l’è cavata bene. Massimo ha dimostrato di avere imparato molto il giorno prima, riuscendo a inanellare una lunga serie di tentativi positivi, inframezzati da qualche trovata estemporanea e da qualche “atterraggio” lungo disteso di pancia. Ha il vizio di guardare un po’ troppo la vela e si dimentica di stare attento a dove mette i piedi. Anche Antonio ha fatto una strisciata di pancia e siccome non gli è sembrato opportuno frenare l’ha fatta bella lunga, una decina di metri almeno. E’ venuto su che pareva un vaso di fiori. Davide, complice la sua giovane età, ha assimilato subito i concetti di base e con pochi tentativi già aveva raggiunto chi ha più campetti di lui. Abbiamo solo dovuto correggere una certa tendenza, ancora un po’ presente, a frenare a scatti per sollevarsi. Elisabetta era probabilmente provata dal giorno prima e aveva ancora problemi di allergia, percui si è limitata a pochi tentativi. Angelo sembrava in giornata no. Dopo diverse prove andate a vuoto ho provato anche a cambiargli vela, senza risultati apparenti all’inizio. Invece, con pazienza, abbiamo limato qua e corretto là finché non gli sono riusciti un paio di gonfiaggi. A quel punto il ghiaccio era rotto perché, capito il trucco tutto diventa più facile. Peccato che ormai era un po’ tardi e non ha potuto perfezionare ulteriormente la sua tecnica, ma c’è tempo e siamo sulla strada giusta.

Che dire… se i week end di campetto fossero tutti così settimana prossima avremmo finito!

L’ultimo fine settimana di luglio è stato meteorologicamente splendido! Peccato che c’era vento… Il sabato, per impegni, avevo anticipato alle 13 il campetto ma c’era solo Massimo, così la lezione è saltata. Domenica invece mancava solo Andrea, sembrava che potessimo fare sfracelli o, perlomeno, rispettare i programmi e far volare i primi la sera stessa. Invece in campetto il vento era talmente bizzarro che non ha consentito neppure di fare gonfiaggi in piano. Siamo quindi scesi prima, tentando anche la carta di gonfiaggi alla francese da qualche altra parte ma, o non c’era posto o non c’era vento… Una vera disfatta! Birra al Tilly’s, un ultimo sguardo su verso le 17 per vedere se per caso fosse fattibile qualcosa ma le condizioni erano decisamente forti per un primo volo e soprattutto il vento non dava segni di cedimento così ho mandato tutti a casa, non prima di avvertirli: se ve ne andate cala, ma se rimanete sarà forte fino a notte…

Per non buttare del tutto la giornata, visto che comunque le condizioni erano buone per volare, ho “proposto il biposto” a Massimo e Davide, che hanno accettato di corsa. Primo a volare Massimo, dal decollo sud. Vento quasi nullo da sud est. Ci prepariamo e gli spiego tutto per filo e per segno: cammini, ti pieghi, corri… chiaro? SI’!!

Al momento del decollo, l’invenzione… io in biposto parto sempre alla francese e forse questo lo ha messo un po’ in confusione… fatto sta che, quando gli ho detto “via” ha fatto sì due passi decisi… IN SALITA PERO’!!!!!! Incredibile, io ripeto sempre che gli allievi hanno una gran fantasia ma ogni volta riescono a stupirmi! In qualche modo l’ho comunque trascinato in volo e siamo pure riusciti a fare una mezz’oretta di termica, arrivando fin quasi alle antenne per poi tornare indietro, fare il programma didattico e avanzare ancora tempo. Inutile dire che è sceso contento… E’ toccato poi a Davide. In aria c’era gente alta un po’ dappertutto e ci siamo lasciati un po’ andare a progetti faraonici, del tipo “Scendiamo tra 2 ore”, oppure “Ci facciamo una trentina di chilometri”. Visto il vento da est, abbiamo cambiato decollo ma, una volta su, ci siamo accorti che alle antenne, di est, ce n’era proprio pochino… Ho cominciato avere dei dubbi sulle nostre possibilità di volo record… Appena decollati, la prima conferma: si scende! Attraversiamo la valle più per avvicinarci all’atterraggio che al costone di fronte… 8 minuti scarsi più tardi stavamo ripiegando… Un volo didattico è didattico sempre, ma quello di prima è stato meglio… Alla prossima, quando vi presenterò anche le new entry del corso: Orfeo (che per la verità c’era già oggi), Luca e Monica.

Agosto

E’ iniziato bene il secondo mese di corso. Nel primo week end ben quattro allievi hanno spiccato il loro primo volo, ma andiamo come di consueto con ordine…

Sabato 3 agosto, ritrovo alle 15. Ci sono: Dario, Andrea, Orfeo e Luca. Il cielo è coperto e forse la sera non si riuscirà a volare, ma il campetto intanto ce lo lascia fare e con discreti risultati. Il vento non è costante come vorrei e le corse sono perciò limitate ma Dario e Andrea danno prova di aver acquisito gli automatismi necessari al “grande salto” e vengono promossi. Luca e Orfeo erano invece praticamente alla loro prima esperienza che, seppur limitata, è stata sufficiente per prendere le prime misure al nuovo mondo.

Verso le 17.30 scendiamo, la situazione è notevolmente migliorata così una volta giù equipaggio opportunamente Dario, Andrea e l’appena arrivato Davide e li spedisco al decollo sud con Sandro, dopo l’ultimo briefing. Verso le 18.20 il primo decollo: Dario. Classico primo volo con prove di velocità e qualche blando 360°. Avvicinamento a 8 per vento da nord e atterraggio preciso, proprio in centro al campo. Ha gli occhi che luccicano di contentezza!

Non c’è tempo, deve partire Andrea, subito! Anche perché nel frattempo, forse per una bibita fredda, all’istruttore, che sarei poi io, è venuto un po’ di imbarazzo di stomaco. Per non far “precipitare” la situazione, se ne rimane fermo impalato sulla panchina ma non c’è molto tempo… (capita anche questo in un corso di parapendio…) Andrea comunque parte bene, malgrado una certa tensione in decollo. Ascolta per filo e per segno quello che gli dico e replica esattamente il volo di Dario. Ottimo anche l’atterraggio. E’ stato bravo, non ha fatto l’originale come temevo… Appena giù le sue prime parole sono state: “è durato poco, torniamo su?”

Da ultimo parte Davide, che trova un po’ di restituzione (e ti pareva, proprio adesso!). Dopo le manovre “obbligatorie” cominciamo gli otto a una quota stratosferica. Lui va avanti e indietro diligentemente, a un certo punto gliene lascio fare uno quasi da solo e lo esegue bene, ma non ne vuole sapere di scendere. Sono tentato di fargli fare le orecchie, non ne posso più!!! Alla fine atterra, il tempo di vedere la sua faccia contenta e sparisco per 10 minuti.

Quando torno hanno già piegato tutti e stanno facendo i loro primi commenti di volo… ahh, il parLapendio!

Domenica mattina niente voli, perché sono solo in due. Così ci troviamo alle 10 per teoria e conosciamo Monica, l’ultima new entry del corso. Non ha ancora i documenti a posto e più tardi ha impegni quindi non viene in campetto. A faticare ci sono invece: Luca, Orfeo e Angelo oltre a Dario e Davide part time. La meteo è molto migliorata rispetto al giorno prima e, grazie a un bel vento, facciamo un bel lavoro con tutti: Orfeo e Luca necessitano ormai solo di un’ultima sessione di rifinitura; Dario e Davide, che hanno già volato, fanno qualche bel tentativo di gonfiaggio rovescio; Angelo, dopo un avvio faticoso, trova il bandolo della matassa e inanella una impressionante serie positiva che lo promuove a pieni voti.

Alle 17, dopo aver impiegato quasi un’ora a scendere dal campetto causa un inconsueto ingorgo a Campo Croce, di solito deserto, ci troviamo con Aldo e spedisco in decollo: Angelo, Dario e Davide.

Il secondo volo prevede i primi wing over e sia Dario che Davide se la cavicchiano. Dario sta provando una vela nuova e non ne vuole sapere di scendere, buoni gli otto e ottimo l’atterraggio. Davide ha già preso bene le misure al campo e gli otto li fa praticamente da solo, wing over discreti. Angelo in decollo è comprensibilmente più preoccupato ma ha imparato bene e parte senza nessun problema. Volo liscio e regolare. Buono l’atterraggio. Anche lui ha rotto il ghiaccio, non resta che proseguire su questa strada, un passo alla volta. Prima di chiudere, un pensiero a Massimo che, causa impegni, ha dovuto saltare questo primo memorabile week end di Agosto e tornerà il prossimo e un saluto ad Antonio e Elisabetta che invece di impegni ne hanno pochi, ma non sono comunque potuti venire, perché sono in ferie in Puglia! Alla prossima!

Purtroppo non mi sono dimenticato di aggiornare la pagina il 12 agosto, è che quel week end ha diluviato proprio di brutto brutto… La settimana successiva è stata invece più proficua. Abbiamo cominciato giovedì 15, alle 7.30 di mattina. Presenti solo Andrea e Massimo, a rigor di accordi la lezione andava cancellata per scarsità di partecipanti ma Massimo parte per le ferie, poi lo rivedo fra un mese, e non ha ancora volato… poooovero! Vista la situazione un po’ anomala (subito dopo i voli siamo partiti per volare in Dolada) non ho portato TUTTO l’armamentario ma solo lo stretto indispensabile: 2 vele, radio per me, per loro e per Aldo. Unico extra, non si sa mai: un pacco batterie di scorta per me, appena caricato! Arrivano in decollo è la sfiga del primo volo, magicamente, si materializza: la radio di Aldo è scarica, ovvio STAVOLTA non gliene ho data una di scorta… Ok, non è un problema, così parla meno… Massimo decolla poco dopo le 8 e zac, a metà volo anche la mia radio mi lascia a piedi. Cambio batteria e rizac, la sfiga infierisce anche questa è a zero, ovvio STAVOLTA non ho tutta la cassetta di radio in auto! Applichiamo la procedura di “atterraggio silenzioso” e tutto va per il meglio: Massimo atterra con un ottimo avvicinamento a C. Ha frenato un po’ alto ma va bene anche così. Parte Andrea. Uso la radio di Massimo e non ci sono problemi. E’ al secondo volo, quindi proviamo i wing over, buoni. Anche troppo! Impostiamo l’avvicinamento a C ma forse quando gliel’ho spiegato a terra era distratto perché fa gli otto… Poi dirà: non dovevo fare LE C?!? Comunque, con una buona dose di carne lo raddrizzo e atterra senza problemi. Una volta a terra però anziché camminare e frenare l’ala per farla cadere bene, dietro le spalle, alza i comandi e si ferma di botto, facendola precipitare con le bocche a terra. Ok, ok, pazienza ci vuole…

Sabato era prevista giornata piena, inclusa la mattina, ma non c’era nessuno disposto a svegliarsi per volare alle 8, così ci siamo trovati alle 10 per il campetto con Luca e Orfeo, guest star Aldo. Vento un po’ capriccioso e poche corse, sufficienti però per le ultime rifiniture. Scendiamo per teoria ma, appena finita la lezione inizia a piovere! Sono solo le 15 passate da poco, forse si schiarirà, ma solo se andiamo a casa… Così, per fare contenti i villeggianti con un bel sole ce ne torniamo a casa. Puntualmente verso le 16.30 le nubi si sono COMPLETAMENTE dissolte. Da non credere, lo so!

Domenica cominciamo subito bene. Alle 8 ci sono: Angelo, Dario, Andrea e Antonio, tornato prima dalle ferie per il primo volo. Al decollo sud le condizioni sono ok. Alle 8.45 parte Angelo. 360° un po’ larghi. Inversioni di rollio prima scarse poi buone. Avvicinamento a C. Al momento di fare il gancio per atterrare decide di fare le cose a modo suo e, sebbene gli ripetessi nell’auricolare di allargare la virata perché era alto, lui l’ha stretta parecchio, finendo per entrare lungo e atterrare fuori campo a sud dell’atterraggio. Nessun problema, perché c’era molto spazio ma una bella razione per il freezer l’ha messa in saccoccia… Segue Dario che pare dormire in volo e ascolta molto poco. Il programma del volo è semplice e così non ci sono problemi. Un avvicinamento “strano” e un atterraggio un po’ lungo hanno posto fine al suo peggior volo finora. Alle 9 decolla Andrea. Inversioni di rollio ok, prova di pilotaggio con le bretelle posteriori. Avvicinamento a C. Stavolta sembra averlo capito e gli riesce pure benino. Dopo aver atteso le condizioni giuste e aver pure ciccato un decollo, forse per la tensione, finalmente Antonio si stacca per la prima volta da terra. Tutto bene il volo, nulla da segnalare se non la puntuale risposta del soggetto agli input inviati…

Dopo teoria andiamo in campetto con Elisabetta e Severino. Ci sono però anche Davide, Luca e Antonio per un ripasso. Il vento è deciso da nord, tanto che riusciamo a gonfiare alla francese sul lato “storto” del campetto. Questo ci consente un discreto lavoro: Severino ricava le sue prime sensazioni e le prime grattate di sedere, Elisabetta finalmente ha modo di fare una serie decente di tentativi senza imprevisti esterni e i risultati si vedono subito.

Alle 17 nuovo appuntamento per i voli. Arriviamo un po’ tardi dal campetto ma va bene così perché siamo in decollo proprio quando il vento torna giusto dopo un pomeriggio involabile, un po’ di fortuna finalmente. Ci sono: Davide, Antonio e Luca dal campetto, cui si aggiunge Dario che sale con Aldo. Primo a partire Davide che fa bene i wing over e il pilotaggio con le posteriori. Avvicinamento a 8 con un po’ di traffico ma lui è più alto, si tiene a distanza di sicurezza e gestisce bene la situazione. Secondo in volo Antonio, che però ha sbagliato il secondo decollo della giornata… eppure è venuto pure in campetto… sarà la vela? Boh. Le manovre vengono bene, quindi in volo si trova a suo agio… Anche l’atterraggio, a 8 stavolta, gli riesce senza nessun problema. Lo segue a ruota Dario che dovrebbe provare le orecchie. Dovrebbe perché fa una fatica pazzesca e alla fine gli riesce un moncherino a destra e uno stropiccìo a sinistra. Da riprovare. Da ultimo parte Luca per il primo volo. Buono il decollo e senza intoppi il volo con tutte le manovre programmate. In centro l’atterraggio, forse un po’ troppo vicino alla manica a vento ma c’era il fotografo… C’è ancora luce e le condizioni sembrano tenére, così gli chiedo se vogliono fare il secondo giro. Luca rinuncia perché gli è venuto un po’ di mal di testa ma gli altri si fiondano in decollo. Nuova location per la partenza. Il vento sta girando così risulta più agevole il decollo ovest. Antonio ha ora una vela nuova e non si fa pregare, decollando immediatamente senza problemi. Proviamo i wing over e il pilotaggio con le posteriori. Visto che avanza molta quota proviamo anche le orecchie con un volo di anticipo e qualche 360°. Tutto bene. Atterraggio a 8. Davide prova anche lui le orecchie, buone, qualche inversione di rollio e poi lo lascio un po’ da solo. Se la cava molto bene e atterra quasi completamente da solo. Mi limito a farlo entrare in atterraggio perché si stava prendendo basso. Dario vola con la vela che prima aveva Antonio e parte al primo tentativo. Quindi è solo in abbinamento con Antonio che non funziona… Riprova le orecchie per tutto il volo ma non c’è verso di chiudere qualcosa… In compenso mostra notevoli miglioramenti nell’avvicinamento a 8, che fa tutto da solo. Anche per lui mi limito alla chiamata per il finale.

Il week end si chiude qui, ancora una settimana e vado in ferie…

Week end proficuo l’ultimo di Agosto, a partire già dal giovedì.

Sarà che erano le ultime lezioni prima delle mie vacanze, sarà perché loro in vacanza c’erano già, ma il 22 sera si sono presentati addirittura in 6, compreso Orfeo per il primo volo. Si sale al decollo sud.

Il primo a partire, verso le 18.30, è Davide che fa una specie di simulazione d’esame con virate di 360°, wing over e orecchie. Tutto abbastanza bene, a parte il fatto che al primo tentativo di orecchie ha sbagliato a prendere un cordino. Atterraggio a 8 ben fatto, anche se corto come suo solito. Andrea segue lo stesso programma in maniera discreta. Imposta gli 8 da solo ma li fa un po’ “confusi”, così lo riprendo per mano.

E’ quindi la volta di Luca che, malgrado sia solo al secondo volo se la cava mica male e riusciamo a fare anche le orecchie, che di solito sono in programma per il terzo volo. L’avvicinamento invece è ridotto ai minimi termini perché ad un certo punto si è perso l’atterraggio, se n’è andato un po’ a zonzo e la quota rimasta gli è bastata appena per riguadagnare il campo…

La partenza successiva è quella di Orfeo, al suo primo volo come detto. Dopo aver abortito un primo tentativo, finalmente parte ma… porta con sè un bel ramo di nocciolo che gli provoca un nodo vicino allo stabilo sinistro. Il risultato è che, appena staccato, la vela vira di colpo e gli fa fare un raso piante controllato a fatica. Con qualche difficoltà dovuta più che altro al fatto che siamo al primo volo, il nostro controlla la direzione e viene in atterraggio. Dopo qualche minuto, quando si accorge che la vela è rimasta comunque controllabile, la situazione si tranquillizza e, sebbene l’ala tenda sempre a virare a destra, riusciamo a fare un buon avvicinamento e un ottimo atterraggio. Nulla da segnalare sui voli di Antonio e Dario, è questo credo sia una cosa buona, giusto?

Sabato pomeriggio si comincia con il campetto. Ci sono Elisabetta e Severino. Il vento è teso da nord, e così riusciamo a fare un discreto lavoro sul versante “rovescio”. Elisabetta alla fine dimostra di avere finalmente preso confidenza con il decollo e di avere la piena padronanza della vela. Viene così promossa ai voli alti con effetto immediato. Severino si è comportato egregiamente ma ha solo un campetto e mezzo… Raggiungiamo un accordo: visto che va bene e che io sto per andare in vacanza, domani, domenica mattina, farà il suo battesimo dell’aria ma quando torno farà un altro paio d’ore di campetto.

Scendiamo per i voli. Sono pessimista causa il vento da nord che c’era in campetto. Puntualmente al decollo sud il vento è storto! Prima di rinunciare facciamo un salto al decollo più alto, verso ovest, giusto per vedere. Anche lì è storto. Quando però scendiamo ci accorgiamo che sotto ora si è messo bene. Aspettiamo un po’ e la brezza regge. Del resto è tarda sera, forse il nord ha ceduto. Ad ogni modo li faccio preparare. Il primo a partire, alle 17.40, è Massimo che prova il Pheron, fa qualche manovra e l’avvicinamento a 8, atterra un po’ corto e smanettando sui comandi. Segue Davide che cerca in tutti i modi di stare su sul costone, riuscendoci in parte. Buono l’atterraggio.

Tocca di nuovo a Orfeo, che stavolta esegue 3 volte i controlli dei cordini. Bene le manovre e l’avvicinamento. Ha ritardato un po’ l’entrata malgrado lo avessi più volte invitato a virare. Dario segue le orme di Davide e va fino alla croce in cerca di fortuna. Imposta gli otto un po’ avanti, ma è l’unico appunto che gli faccio, una volta corretta la posizione fa tutto da solo e atterra molto bene. Luca fa rapidamente tutte le manovre “obbligatorie” così lo lascio un po’ libero, prima degli otto. Buon l’atterraggio.

Andrea fa bene le manovre ma ha la tendenza a fare l’avvicinamento di testa sua, facendo solo metà di quello che gli viene detto, col risultato che non si capisce mai ce avvicinamento stia facendo. Dopo di lui è la volta del primo volo dell’Elisabetta. Tutto regolare, salvo il fatto che era un po’ sbilanciata nell’imbrago. Buono l’atterraggio “al femminile”, ossia strusciando col posteriore. Non so spiegare il perché ma le ragazze fanno sempre così i primi 5 atterraggi… Antonio lo lascio da solo e fa gli otto un po’ a caso, così lo ripiglio… Il vento dopo poco si rimette storto… E’ stato proprio un volo regalato!

Domenica mattina sono “in ariòn”, le ferie incombono… Ci sono: Massimo, Dario, Orfeo, Davide, Antonio, Elisabetta, Luca e Severino!

Decollo sud, parte per primo Massimo che fa bene le manovre previste. Avvicinamento un po’ “oscillatorio” malgrado la totale assenza di turbolenza. A seguito delle continue pendolate (dovute evidentemente alla sua azione sui comandi) sbaglia il tempo per lo stallo e atterra col culo, in una salva di imprecazioni… Davide sbaglia il decollo (lo avrà fatto apposta per aspettare la termica?), così parte Orfeo. Anche per lui tutte le manovre previste senza problemi. Buono l’avvicinamento a C e l’atterraggio. Sono solo le 8.30 ed è già il turno di Luca, che ha preso gusto nei wing over e li fa proprio belli, ampi e rotondi. A breve distanza parte anche Dario che, visto che ora c’è anche un po’ di termica, inizia la ricerca come un cane da tartufi… Mentre Luca atterra, parte Elisabetta, ora che cominciano ad accumulare voli, i ragazzi partono più vicini, anche perché a quest’ora in aria non c’è nessuno. Dario, al termine del suo volo solitario (radio-parlando) fa un avvicinamento misto e alla fine atterra lungo… Elisabetta segue bene l’avvicinamento ma, al momento dello stallo, anticipa troppo la frenata, allora molla i comandi e fa il più classico dei tuffi da atterraggio: carpiato e strisciata di pancia… Davide riesce a stare un po’ su ma poi lo faccio scendere perché tocca a Severino, al primo volo. La tensione però gli gioca un brutto tiro e così, dopo aver già sbagliato un decollo, manca anche il secondo tentativo. Vista la situazione decido a malincuore di farlo scendere in auto, a questo punto è la cosa più prudente. Parte quindi Antonio, mentre gli altri si stanno organizzando per tornare su a fare un secondo giro.

Dopo qualche giro in termica e un po’ di wing over, atterra bene, proprio mentre Massimo sta decollando per il secondo volo. Proviamo per la prima volta le orecchie, buone, e poi i wing over che di sicuro gli piacciono, visto come gli vengono… Dopo un avvicinamento a C fatto bene, quando arriva in finale, a circa 5 m da terra, inizia di nuovo a smanettare coi comandi, ergo atterra di nuovo sulle chiappe in un nugolo di santi e madonne… Non va male, ma l’atterraggio gli rimane proprio indigesto. Seguono Luca e Dario che cercano qualche ascendenza sul costone con alterne fortune. E’ comuqnue una buona palestra. Luca però si fa prendere un po’ dalla situazione e, di nuovo, si scorda che deve anche atterrare. Quando si avvicina al campo non c’è più tempo per l’avvicinamento, slavo una piccola esse, e l’atterraggio si riduce al solo dritto finale, come gli aerei, pure un po’ corto… Dario invece si prende qualche metro di riserva e fa l’avvicinamento a C come si deve, da solo. Decide di iniziare il circuito un po’ alto e lo fa troppo stretto, ritrovandosi così ad atterrare lungo, ma senza problemi. Orfeo fa le orecchie bene e poi qualche altra manovra da solo. Avvicinamento a C ok. Parte Elisabetta. Buone le manovre, ma non le riescono le orecchie, riproveremo. Ancora problemi in atterraggio, dove arriva ancora una volta seduta. Antonio fa qualche altro giro in termica e poi scende. Davide invece ha il variometro e questo lo avvantaggia parecchio. Avvicinamento a c per entrambi ma Davide arriva parecchio basso.

Sono da poco passate le 10 quando, finalmente, inizia ufficialmente il mio periodo di ferie! Saluto tutti e scappo a casa… ho un aereo che NON mi aspetta.

Settembre

Un po’ avevo voglia di rivedere i ragazzi. Deve essere per questo che sabato 14, sebbene fossi ufficialmente ancora in ferie, ci siamo ritrovati per volare.

Ritrovo alle 8. Ci sono Davide, Antonio, Angelo, Andrea, Elisabetta e Luca.

Si sale al decollo sud. Il primo a partire doveva essere Angelo ma la ruggine fa la sua prima vittima, lui sbaglia il decollo (si è seduto troppo presto) e così tocca a Davide aprire le danze. Visto il tempo che è passato per tutti è previsto un volo di ripasso, indipendentemente dai voli che hanno. Proviamo così 360°. orecchie e wing over. Al termine lo lascio tornare sul costone a “ravanare”… Avvicinamento e atterraggio semiassistiti. Antonio sembra più arrugginito, o forse è il sonno, comunque ascolta pochino. Andrea invece sembra aver deciso di darmi retta. Angelo la seconda volta decolla, anche se ancora piuttosto lento. Regolare il volo ma, al momento di toccare terra si dimentica di frenare… non fa niente, abbiamo visto di peggio! Luca prosegue con i suoi problemi di vista… anche stavolta ha mirato il campo sbagliato e solo all’ultimo, avvisato, è tornato indietro. Elisabetta sembra quella che più ha risentito della pausa, dopo qualche problema in partenza ha fatto il C un po’ alta ed è atterrata lunga, ancora seduta.

C’è il tempo per un secondo giro ma un qui pro quo sulle auto disponibili lascia a piedi Luca e Elisabetta. Alla fine solo lui troverà il modo per salire (grazie Giuliano) mentre Elisabetta decide di fermarsi. Antonio fa un volo regolare, praticamente da solo. Andrea ci prova, a fare da solo. Verso la fine però, visto che se la prendeva un po’ calma, gli dico di iniziare il circuito di finale. Lui, ancora una volta pensa che io parlo troppo e che non è ancora il caso, così prosegue per la sua strada e… atterra corto col vento in culo! Davide riesce a fare circa 25 minuti di volo, prima di atterrare. Luca decollo poco dopo le 10, quando l’aria ha già cominciato a farsi frizzante e prende un paio di belle sventole. Gli spiego come controllare meglio la vela e dopo si vede a occhio che controlla meglio la vela.

Il campetto salta perché non c’è nessuno, così l’appuntamento è per le 15.30.

All’ora prevista ci sono Massimo, Orfeo, Antonio, Elisabetta e Luca. Stranamente manca Dario…

Verso le 16 decolla Antonio da ovest. C’è un po’ di traffico, così ho deciso di farli partire uno alla volta finché non si dirada la folla. C’è un po’ di termica e lui riesce a fare oltre 20 minuti di volo. Malgrado la striscia colorata (un po’ corta) e le mille attenzioni (999?) ad un certo punto lo confondo con un altra vela. Mi sto giusto rallegrando per come vola bene quando una vela blu, identica alla sua, atterra a pochi cm dalle vigne, dopo essere entrata col vento in coda. “Gli” dico di stare attento a non fare la stessa fine ma una frazione di secondo dopo, il dubbio… non è che… guardo meglio la vela che si sta lentamente sgonfiando in mezzo all’erba alta e dietro ecco apparire “el pòrò Tòni”, tutto sporco di sedimenti agresti… azz… Non ho molto tempo per rammaricarmi, perché intanto è partito Luca. Anche per lui più di un quarto d’ora di volo e un buon atterraggio quasi solo. Massimo prova lo z.one. Qualche manovra di approccio e poi l’avvicinamento. Finalmente un buon atterraggio, leggermente lungo ma gestito bene senza pendolamenti. Segue Orfeo che ha la vela nuova. Anche per lui manovre di apprendimento e poi avvicinamento. Iniziamo con il C ma poco prima del circuito finale inizia il vento da nord, così trasformiamo il tutto in 8. Buono l’atterraggio anche se era un po’ troppo infossato nell’imbrago. Sono ormai le 17.20 quando parte Elisabetta. Volo da sola, senza lo stress dell’istruttore che ti soffia sul collo. Bene tutto, avvicinamento ovviamente insieme, atterraggio, quasi in piedi…

Al gruppo si è aggiunto Dario (mi pareva strano) ed è lui il primo a partire nel secondo round. Qualche debole ascendenza ne rallenta la planata, ma prima dobbiamo fare le manovre per sgranchirci… Buon l’atterraggio. Luca ha fatto un volo di relax. Massimo esegue bene le manovre e imposta da solo gli 8, un po’ stretti ma ok. Buonissimo l’atterraggio, finalmente! Antonio ha cercato ancora di stare su ma senza grande successo. In atterraggio si è trovato vicino a Moreno a fare gli 8, ha fatto le orecchie e si è tolto d’impiccio in maniera efficace. Per Orfeo tutto regolare anche il 6° volo, mentre Elisabetta sta ancora cercando di arrivare in piedi…

Non sazi, Massimo, Antonio e ovviamente Dario sono tornati su di nuovo… Il vento da ovest teneva ed era un peccato sprecarlo. Il volo serale si è svolto senza problemi per tutti e tre, anche se Dario è passato piuttosto vicino ad un arbusto in finale e Massimo è arrivato un po’ corto, ma gli avevo cambiato vela, declassandolo dallo z.one…

Domenica non si è fatto scuola perché mi sono goduto l’ultimo giorno di ferie.

Sabato 21, tempo fortemente incerto. Le previsioni davano possibilità di rovesci sparsi e per tutto il giorno nuvole pesanti hanno coperto il cielo. Per questo al ritrovo delle 15.30 erano pochi, solo Angelo, Orfeo e Massimo. Coraggio premiato, perché si vola! E c’è pure una novità: visto il vento si parte dalle antenne, per la prima volta in questo corso.

Il primo a partire, poco dopo le 16, è Angelo che prova lo Z-one e ne rimane positivamente colpito. Non gli riescono però le orecchie, forse non si fida a tirare… E’ poi la volta di Orfeo che se la cava bene (avvicinamento a C per tutti in parziale assistenza). Ultimo Massimo, che fa il primo volo con la nuova vela. Tra la altre cose prova le orecchie ma anche lui fa piuttosto fatica.

“L’aria” è buona, così tornano subito su per il secondo giro. Il primo è Orfeo che però… gonfia storto, prova a recuperare, ci mette qualche metro, è ancora storto, va quasi bene, prova a correre e… frasck! PRIMO CESPUGLIO DEL CORSO!!! Come al solito manca la macchina fotografica… peccato! Ha preso una specie di roveto, non molto alto ma piuttosto contorto, gli ci vorranno 3/4 d’ora per ritornare in condizioni di volo… Nel frattempo gli altri due partono (e avrebbero pure fatto in tempo a risalire…). Il volo lo lascio a loro e li osservo bene in atterraggio. Angelo, malgrado i suoi pochi voli, riesce ad atterrare a C praticamente da solo. Massimo ha qualche giro in più e se la cava anche meglio. Solo poco prima delle 18, finalmente, parte Orfeo. Ci concentriamo sull’atterraggio e lo osservo. Sembra aver deciso per gli otto verso nord, ottima scelta vista l’ora. Fa bene le virate… rispetta i riferimenti… scende con calma… è quasi il momento della virata finale… ma… si allunga… allarga… dilata e… fa l’entrata a C verso sud! Non c’era vento e non ci sono stati problemi, però non ho capito che circuito di avvicinamento voleva fare… e nemmeno lui!

Domenica mattina la giornata sembra un po’ migliore. Però per terra è fradicio, così avviso che faranno un volo solo, perché poi ci vorrà tempo per asciugare le vele. Mi prendono in parola e vanno con calma: salgono alle 8 e solo dopo le nove, finalmente, sono “in comodo” di partire. Ci sono alcuni filamenti di condensa (chiamarli cumuli è eccessivo) 300 m SOTTO il decollo, così cerca di stare su, ma ovviamente senza successo. Dovrebbero seguirlo Antonio, Elisabetta e Angelo (che ci sta dando dentro per recuperare il tempo perso) ma non sembrano molto vogliosi di partire. Il tempo poi ci mette lo zampino, nella forma di vento praticamente nullo. Verso le 9.20 tocca ad Angelo. Gonfia ma c’è qualcosa che non va, così cerca di fermarsi. Il decollo è ripido, così fa un po’ fatica e deve far cadere la vela di lato e… ops… pianta! E così siamo a due, forse temeva che io infierissi troppo su Orfeo al momento di scrivere queste righe, così ha voluto dargli il suo appoggio! In pochi minuti però stavolta la vela è giù. Parte finalmente Elisabetta. che, dopo aver rapidamente provato wing over e orecchie (non riuscite perché senza guanti) fa i suoi primi otto lungo il costone, alla scoperta di nuovi punti di vista. Piccoli cumuletti continuano a formarsi e disfarsi a metà montagna, ma sono di poco più grandi di 10 metri, senza problemi di visibilità o turbolenza. Avvicinamento a C quasi da sola, imposta il circuito finale un po’ basso così atterra a metà dell’ultima virata ma, udite udite, ATTERRA IN PIEDI!!!!!!!!!! e scusate se è poco…peccato solo che la vela le cada davanti, pazienza. Con calma partono anche Antonio e Angelo: se la sono presa talmente comoda che l’ultimo atterra dopo le 10. A dire la verità hanno pure rischiato di tornare in auto, perché per un dieci minuti, dopo che era apparso un timido sole, la nube si era inspessita un po’ e aveva avvolto proprio il decollo, sembrava proprio la nuvola di Fantozzi. “Fortunatamente” il sole se n’è andato presto, il cumulo si è dissolto e, in due momenti diversi, i nostri sono riusciti a partire.

A teoria c’erano quasi tutti e soprattutto c’era Monica che il sabato aveva fatto il biposto con me dalle antenne e domenica doveva iniziare i campetti. Purtroppo su il terreno era impraticabile causa una esplosiva miscela di acqua, erba e “residui di pecora”. Prospettandole il rischio di scivolare su quella strana “pastella”, l’ho facilmente convinta a rimandare alla prossima settimana… Il pomeriggio sembrava promettere bene, tanto che con Davide, Antonio e Elisabetta siamo saliti alle antenne con un po’ di anticipo. Le condizioni erano ideali e il traffico scarso, così abbiamo deciso di volare subito. Nel tempo che mi serve per scendere il vento rinforza un po’ ma non pare preoccupante. Primo a partire Davide. Buono il decollo. Quando è fuori però il vento inizia gradualmente a rinforzare ancora. Arriviamo al punto che gli tocca atterrare fuori campo, perché non riesce a raggiungere l’atterraggio. Il vento gli dà una mano, l’adrenalina fa il resto e atterra senza il minimo problema su un prato a 500 m da me. Inutile dire che gli altri sono scesi in auto e che i voli del pomeriggio sono saltati. Avevo proposto di fare gonfiaggi in atterraggio delta ma ho riscontrato scarso entusiasmo, così ci siamo fatti una birra al Tilly’s prima di andare a casa.

Era stato un corso così tranquillo fino a questo week end, poi, in due giorni 2 piante e un fuori campo… sono tornati in media 😉

Il mese non poteva chiudersi meglio. Ciliegina sulla torta la gita a Revine, per partecipare alla gara sociale del club.

Ma andiamo come sempre con ordine. Sabato mattina, eccezionalmente, era in programma un campetto. C’era solo Severino ma non importa. Il vento su era perfetto, così siamo riusciti a fare un ottimo lavoro. Ha addirittura provato qualche gonfiaggio rovescio. Quando l’ho ritenuto cotto a puntino abbiamo ripiegato e siamo scesi.

Il grosso della truppa è arrivato alle 15, ma la giornata era ancora piuttosto forte così hanno dovuto aspettare prima di decollare. A questo si è aggiunto un discreto traffico in decollo e così sono riusciti a fare solo un volo. Poco dopo le 16 parte Luca (piuttosto male per la verità). Qualche manovra, tanto per non perdere il vizio, poi inizia gli otto, a rovescio… Gli ho detto di correggere, senza specificare come, e così ha continuato a rovescio finché non gli si è ribaltato addosso un autotreno di carne surgelata, dopodiché tutto è andato a posto… C’è un po’ di vento da ovest, e questo mi rende poco tollerante per le sbavature. Buono l’atterraggio. E’ seguito Andrea, col quale continuano le difficoltà di comunicazione, visto che io gli dico una cosa e lui ne fa un’altra. Fortuna che la mia scorta di proteine animali è ben fornita, così ne ho potuto cedere una parte anche a lui, discreto l’atterraggio. Antonio fa un volo tranquillo, anche per lui gli otto scarrocciati dal vento da ovest. Probabilmente però aveva la radio accesa anche prima, mentre “seviziavo” i suoi predecessori, così ascolta ed esegue a puntino, come pure Massimo che lo segue da vicino. Orfeo prova invece le orecchie e le inversioni di rollio, buone. Regolare l’atterraggio. Verso le 17.15 inizia la restituzione e la prima a beneficiarne è Elisabetta che, senza volere e senza cercare si fa quasi mezz’ora di volo. Quando atterra (circuito a C molto largo per via della quota) dice “Non ce la facevo a scendere, brrr che freddo!”. Antonio, suo marito, che avrebbe pagato a peso d’oro ogni minuto di volo in più, la fulmina con lo sguardo (di più non può fare perché sono presenti, per la prima volta, i genitori di entrambi) e le dice, anticipandomi, che deve stare un po’ più lontana dalla manica a vento quando atterra. Anche Angelo galleggia senza fare nulla e si fa così il volo più lungo della sua per ora breve carriera. Torniamo con lui all’avvicinamento a 8 perché la breve parentesi di vento da sud si è già conclusa. Poco prima delle 18, finalmente dopo tanta attesa, decolla Severino, seguito da Luca che è corso su per fare un altro volo. Purtroppo per lui questo volo il nostro ultimo “pulcino” se lo ricorderà a lungo non perché è stato il primo, ma perché l’ha fatto tutto in piedi, appeso all’imbrago! Ovviamente nessuna manovra per lui, mi sono limitato a farlo atterrare, senza problemi per altro. Luca, lasciato per forza di cose più libero, ne ha combinata una per colore. Prima ha cercato termica sul costone, l’ho richiamato velocemente sulla pianura e lui si è spostato si e no di 20 metri più in fuori. Poi, dulcis in fundo, ha fatto gli 8 a nord, sopra il filo del telefono ed è entrato come un caccia sul campo col vento in coda. Appena si è fermato, 250 m dopo…, ha raccolto la vela ed è venuto a spiegarmi che IO gli ho detto di fare un avvicinamento diverso… certo che gli sbalzi di pressione… Dopo gli opportuni chiarimenti ci siamo dati appuntamento per l’indomani in quel di Revine.

Ritrovo alle 7.30 a Borso, alle 8.30 a Revine. Facciamo le macchine e salgono. Una volta su si scopre, come l’ultima volta, che c’è un bel nord teso… Come l’ultima volta, si aspetta! La giornata è splendida, con visibilità perfetta su tutta la laguna veneta, fa un po’ freddino però. Di sotto, col passare del tempo, l’atterraggio comincia ad animarsi: vengono preparati i tavoli, la cucina da campo, i bersagli e iniziano le iscirzioni. Arrivano anche, alla spicciolata, un po’ di ex allievi: Silvano, Luca, Massimiliano, Francesco, Vittorio, Sergio, Samuele, Heike e Caterina per nominarne solo alcuni.

Solo verso le 11, finalmente, Aldo comunica che il vento si è drizzato. Parte per primo Luca che, annusando l’aria, si era già preparato. Lo faccio uscire dritto per timore che ci sia turbolenza. Intanto dietro parte Davide, che ha il variometro. Vedo che sale bene, e che non balla affatto, così dico a Luca che se vuole può tornare sul costone ma è ormai troppo basso e non riesce ad agganciare niente. Mentre Davide continua a salire, parte Antonio che cerca di imitarlo. Sebbene sia senza strumento la giornata è davvero buona e anche lui guadagna qualche metro. Seguono abbastanza rapidamente (il decollo è grande e su non c’è ancora nessuno) Elisabetta, Dario e Angelo. Che atterrano nell’ordine dopo Luca. Il vento in atterraggio è sostenuto da est e atterrano tutti piuttosto corti. Angelo durante il volo si gusta da vicino lo spettacolo acrobatico del team Indipendence con SAT, viti e looping… Per un momento ho temuto che gli venisse in mente di imitarli… Solo dopo questi atterra Antonio, che riesce quasi a beccare il centro. Quando decolla Severino, Davide è ancora sopra di lui che si gode la vista della Val Belluna con le vette imbiancate da una quota di circa 1700 m, non male davvero per uno al tredicesimo volo. Severino stavolta non ha problemi, così riusciamo a fare qualche 360 e qualche prova di velocità prima di iniziare gli otto. Buono l’atterraggio. Solo dopo le 12, e solo perché l’ho fatto scendere, finalmente atterra anche Davide: 1 ora e 5 minuti il suo magnifico volo. Salgono a prendere le auto mentre noi aspettiamo il pranzo in atterraggio. Nel frattempo si esibiscono i paramotore. Verso le 14 torniamo su alla spicciolata. Io faccio un biposto con Caterina mentre gli altri che hanno il brevetto si fanno un giro da soli. Gli allievi ovviamente aspettano perché in questo momento c’è un pacco di gente per aria (alla fine gli iscritti alla gara saranno circa 130, senza contare in non iscritti…). Vola Silvano, ad un anno dal suo ultimo stacco. Volo tranquillo, a centro valle, con un po’ di aiuto per il finale. Sarebbe atterrato benone se non avesse visto il bersaglio così vicino. La tentazione è stata troppo forte e ci ha provato, perdendo un po’ di coordinazione e atterrando cos col sedere… peccato! Verso le 4 il traffico si dirada, ma c’è ancora da aspettare il lancio dei paracadutisti. Verso le 16.30, finalmente, decolla Davide. Stavolta è senza vario perché gli ho chiesto di prestarlo a Luca. Riesce comunque a fare circa 20 minuti, come anche Antonio. Luca col vario fa più o meno lo stesso, complice soprattutto il fatto che le termiche stanno ormai finendo. Seguono Orfeo, che ci ha raggiunto per il pomeriggio, e Angelo. Galleggiano un po’ ma in breve sono in atterraggio. Il vento ora è debole da ovest, così li lascio atterrare da soli e se la cavano bene. Elisabetta, che oggi ha i guanti, si è tenuta verso la fine sperando ancora nella restituzione, che però stavolta non c’è. Avvicinamento buono, segue quello che le dico, salvo poi avvisarmi che non sentiva nulla… un caso di telepatia? Non credo, più probabilmente sta imparando. Ancora una volta ultimo, parte Severino. Dopo il primo volo in piedi, stavolta gli tocca la radio scarica. Non male come media… Inizio a guidarlo a vista ma sul principio lui non capisce i miei gesti e si limita a “rispondere al saluto”!!! Poi finalmente segue le indicazioni e atterra senza problemi. Dario non ha volato perché deve avere mangiato troppo e gli è venuto un mega abbiocco! Dopo i voli abbiamo aspettato le premiazioni e poi a casa. Per strada, con Aldo e Mariano, ci siamo fermati dalle parti di Vidor, dove il caro Massimo aspettava con ansia notizie dei propri compagni di corso. Lui non è potuto venire perché era impegnato con la festa della contrada, così da buoni “amici” siamo passati a “dimenare” per bene il coltello nella piaga, raccontandogli per filo e per segno cosa si è perso. Per ringraziarci ci ha offerto la cena… quasi quasi lo lascio a terra anche settimana prossima!

Ottobre

Il nuovo mese di corso inizia con un week end impegnativo. Dopo la trasferta di Revine i ragazzi erano stavolta chiamati alla loro prima competizione: la gara sociale del Volo Libero Montegrappa!

Sabato quindi sessione di “allenamento”. La giornata è leggermente nuvolosa ma si sta su bene, quota sui 1200 m circa, e così alle 15, ora dell’appuntamento, in aria c’è il macello: da 60 a 80 vele in aria, decollo e atterraggio pieni di piloti. Si vede proprio che hanno chiuso le funivie… Al decollo, come se non bastasse, il vento è un po’ di traverso, da est. Sembrano destinati ad aspettare fino alle 5 prima di partire, ma mi viene un’idea e, anziché mandarli al decollo sud, li faccio salire alle antenne. Anche qui il vento è un po’ di traverso, provenendo da sud est, ma non c’è un anima e così in breve tempo sono pronti a partire. Visto il traffico fuori, li faccio volare uno alla volta e ben fuori in pianura. Il primo a partire, poco prima delle 16, è Luca che gira alla larga dal costone sovraffollato. Dovrebbe fare l’avvicinamento a C ma invece smaltisce quota a 8 e poi fa il gancio. Dopo la consueta dose di carne e una breve, ennesima, spiegazione sembra abbia capito. Lo segue Angelo, stesso percorso ma avvicinamento corretto (tengono le radio accese prima di partire…) con le orecchie addirittura per scendere prima di un’altra vela. Buona tutta la procedura, da solo, salvo uno stallo un po’ alto. Mentre atterra chiamano dal decollo sud: “Ci sono qui Antonio, Andrea ed Elisabetta, possono partire?”. “Manco per sogno!” rispondo, e li mando alle antenne. Erano arrivati tardi, io ero salito con i ragazzi per un bipo e così hanno pensato di salire direttamente… Vabbè… Alle 16.12 parte Massimo. Visto che arriva con una certa quota proviamo orecchie, wing over e 360°. Bene. Avvicinamento a C da solo, salvo qualche mio intervento causa traffico. Parte poi Orfeo, stesso tragitto, stesse manovre e avvicinamento a C quasi da solo. Il traffico si sta via via attenuando, la giornata per i “pilotoni” volge al termine, così faccio partire Andrea e Severino un po’ più vicini. Niente manovre per loro ma solo avvicinamento. Guarda caso proprio mentre sono in volo loro (Andrea che ascolta poco e Severino che è ancora ai primi voli) il traffico ha 2 minuti di punta. Nessun problema, solo che mi tocca guidarli anziché lasciare che facciano da soli. Parte poi Davide (che ha sbagliato il suo primo decollo!), seguito da Antonio. Entrambi atterrano regolarmente a C del tutto da soli.

Non sono ancora le 17, sono stati svelti e il cielo si sta rapidamente svuotando. Così tornano su, stavolta al decollo sud. Si è aggiunto anche Dario. A dire la verità Luca, che smania di andare per aria, era già salito, approfittando di un passaggio. Poco prima delle 5 il nostro decolla e, dopo un quarto d’ora di leggera termica atterra. Avvicinamento a C e atterraggio da manuale, tanto che mi scappa un “bravo”… Solo alle 17.30 gli altri sono pronti a partire, per aria non c’è più nessuno. Dario, Andrea, Antonio, Davide, Angelo, Orfeo, Severino e Massimo: decollati tutti in 15 minuti, fosse sempre così… Tra l’altro un po’ si galleggia e questo crea qualche problema a Dario e Andrea che, malgrado le raccomandazioni di tenersi separati, arrivano in atterraggio assolutamente pari. Dario taglia la strada al compagno per ben due volte prima che atterrino entrambi senza problemi. Apro il freezer e consegno la giusta razione di carne ma non c’è molto tempo perché gli altri si avvicinano. Antonio, da solo, finisce gli otto un po’ alto, arriva lungo ed è costretto a fare un 180° per non finire fuori campo, ma molto fuori campo. Il vento è quasi nullo e atterra bene lo stesso, anche col vento dietro. Anche Orfeo entra un po’ alto ma, con un piccolo suggerimento, fa una esse e smaltisce agevolmente i pochi metri in più. Angelo, Davide e Massimo atterrano bene. Severino fa qualche manovra e dei buoni 8 ma atterra nuovamente col sedere… deve essere una sorta di compensazione per il primo volo in piedi…

Domenica mattina il ritrovo è come al solito per le 8. Saliamo al decollo ovest. Io devo fare il biposto a Enrico, il figlio di Dario. Sopra la temperatura è bassina e l’erba è fradicia. Parte per primo Andrea, non gli dico una parola e fa tutto per bene. Idem per gli altri: Orfeo, Elisabetta e Antonio. Severino ovviamente deve fare esercizi e necessita ancora di aiuto. Un discorso a parte per Dario che, pur avendo ormai 15 voli, mi imposta un C che non avevo mai visto né sognato. Altra vagonata di carne dopo quella della sera prima. “Ma io pensavo… cioè… credevo… no, non ci hai mai fatto fare una cosa così… ok, ho capito!” Vedremo subito, perché tornano su. La giornata è molto coperta, l’aria calma, forse al pomeriggio pioverà, è un peccato sprecare questa situazione per la teoria, che viene “leggermente” posticipata. Stavolta il primo a decollare è Severino: wing over, 360°, pilotaggio con le bretelle posteriori e le prime orecchie compongono il suo corposo volo. Tutto ok, tra l’altro! Buono l’avvicinamento a C. Seguono nell’ordine Antonio, Orfeo, Dario e Andrea. Elisabetta rinuncia dopo due tentativi: sta poco bene e la vela ora pesa il doppio a causa dell’acqua… Tutto ok per tutti. Anche Dario, finalmente, dimostra di aver capito DOVE si fa il C. Peccato solo che faccia un 360° di troppo e si trovi, corto, a dover atterrare col vento dietro. Però il miglioramento è notevole. Solo verso le 11.15 iniziamo teoria, con buona pace di Angelo che aspettava pazientemente dalle 10…

Pomeriggio pienissimo. Prima il pranzo, in agritur perché le cucine della festa erano ancora indietro e noi stavamo morendo di fame.

Un volta tornati, dopo essersi gustati gli atterraggi “di precisione”, gli allievi devono sostenere la loro gara. Visto che non sono ancora formalmente dei “piloti” ho optato per qualcosa di un po’ diverso:

1. Gara di distanza in volo… di aerei di carta!

2. Corsa a meta… con i sacchi!

Sei i partecipanti (Luca aveva un matrimonio, Elisabetta il raffreddore, Davide era di ronda e Andrea impegni di famiglia). Dalla somma dei risultati è risultato vincitore Antonio, secondo Massimo e terzo Dario.

Per tutto il pomeriggio il cielo è stato grigio e il decollo appena fuori dalle nubi. Verso le 16 però il cielo sembra aprirsi un po’. Per aria non c’è più nessuno, sono tutti qua a mangiare e bere, così salgono al decollo sud. Primo a partire Massimo,ore 16.30. Non era in programma, ma visto che ci siamo preparo uno dei bersagli della gara, vediamo chi lo piglia. Massimo fa gli 8 bene ma si prende corto, atterrando a 27 passi. Antonio invece arriva lungo: 30 passi oltre. Angelo arriva a circa 20 passi. Quando ormai dispero che qualcuno possa se non altro sfiorarlo ecco spuntare Orfeo che, con i suoi 7 passi di distanza mi dà un po’ di morale, anche se atterra maluccio perché era troppo concentrato sul centro. Dario fa quasi centro, poi si scompone e arriva lungo di 15 passi circa. Severino avrebbe fatto centro, ma perché lo guidavo, sicché ho fatto finta di sbagliare un comando (seeeeeeeee, finta?!?!!?) ed è arrivato 10 metri troppo corto.

Dopo il volo i ragazzi sono rimasti per le estrazioni dei premi. Antonio ed Elisabetta hanno fatto incetta, al punto che gli volevo prestare una carriola…

Di questo week end ho fatto pure qualche foto

Fine settimana un po’ disertato il secondo di ottobre. Causa pioggia il sabato è saltato in blocco ma anche domenica non è andata meglio, malgrado un sole splendente: Dario era impegnato a una fiera, Antonio e Elisabetta erano malati, Orfeo e Andrea presi da impegni familiari. Di quelli rimasti, malgrado il bel tempo e tutto, alla mattina c’era solo Davide. Severino era di turno come Massimo, Angelo ha avuto problemi alla macchina e Luca non ha puntato la sveglia, credendo che sarebbe piovuto tutto il giorno.

Neppure l’unico presente era comunque in una grande giornata visto che a fine lezioni avrà collezionato 2 o 3 mancati decolli, ho pure perso il conto… I suoi due voli del mattino vanno comunque bene (decolli a parte) e addirittura posso posare la radio per fargli un paio di foto in atterraggio. Dopo la teoria, a cui erano presenti addirittura in tre, breve pausa pranzo e poi su di nuovo, verso le 14.30, per i voli del pomeriggio. Stavolta ci sono Severino, Massimo, Luca, Davide e Angelo. Decollo sud, che nel frattempo si è un po’ asciugato per fortuna. Primo a partire Luca, poco prima delle 15. Stranamente malgrado la bella giornata non c’è una gran ressa, meglio così. Davide, che doveva seguire, continua con i problemi i partenza, così parte Massimo. Luca fa il C ma si prende basso, complice anche un po’ di traffico che lo fa allargare. Finisce per entrare col vento in coda, ma è praticamente nullo, così arriva bene. Massimo nel frattempo sta cercando di girare qualche termica, dopo l’atterraggio di Luca mi volto giusto in tempo per vederlo recuperare la vela dalla sua PRIMA CHIUSURA ASIMMETRICA, a destra per la cronaca. La vela non ha fatto una piega e neppure il pilota, stando a quanto mi racconta lui in atterraggio. Angelo parte bene e fa qualche giro sul costone, riuscendo a galleggiare per un po’. Tocca di nuovo a Davide, che stavolta parte, anche se non benissimo e lo segue Severino che ha la vela nuova ma l’imbrago un po’ sregolato (e ridagli!). Massimo atterra quasi in virata avendo chiuso il C un po’ basso, non male comunque. Dopo la chiusura ha tenuto duro e si è fatto una ventina di minuti di volo. Angelo poco meno come durata, ma molto meglio l’atterraggio, praticamente perfetto, a parte uno stallo un po’ alto. Davide prova a rifarsi in volo ma non va oltre i 20 minuti, atterraggio ok. Severino fa qualche 360° per prendere la mano alla vela e atterra bene a C.

E’ ancora presto, così tornano subito su. In decollo c’è un po’ di fila ma non ci sono alternative, bisogna aspettare. In programma per tutti, a mo di ripasso, l’effettuazione di alcuni 360° cronometrati. Poco prima delle 17 partono Massimo e Severino nell’ordina. Max prova a stare su anche questa volta ma ha meno fortuna. L’imbrago di Severino ora è ok. Proviamo ripetutamente le orecchie ma non c’è verso, probabilmente perché è senza guanti. Malgrado i tentativi di “farlo scendere” sta su meglio di Massimo che invece voleva fare un volo lungo. Alla fine devo far fare le orecchie a quest’ultimo per farlo atterrare prima di Severino ed evitare incroci pericolosi. Al momento di lasciare le orecchie e virare sul campo, Massimo viene assalito da un dubbio amletico “lo devo riattaccare il bottoncino delle bretelle A?”. Mentre lui ci pensa, un leggero vento da ovest lo allontana dal campo. Se non lo sveglio in fretta da queste sue riflessioni probabilmente atterra a metà strada per l’atterraggio delta… Solo dopo l’atterraggio a 8 dei primi due parte Angelo, il traffico in decollo è notevole, o meglio i 3 piloti presenti sono molto lenti… Per ultimi partono Davide e Luca. Buono l’avvicinamento del primo, un po’ meno quello del secondo che, malgrado l’ora e il vento debole, opta per un atterraggio a C verso sud anziché un più opportuno 8 verso nord. Nessun problema per l’atterraggio.

Il corso procede regolarmente. Anche questo week end è stato sfruttato in pieno.

Poco dopo le 15 di sabato Orfeo inaugura la serie di voli pomeridiani. La partenza è dal decollo ovest e visto un certo traffico in aria vola da solo, nel senso che il successivo deve aspettare che atterri lui prima di partire, come i primi voli. C’è un po’ di termica e riesce a stare un po’ su alla croce. Dopo 10 minuti lo chiamo fuori per far partire Davide. Atterra perfettamente a C mentre il compagno raggiunge la “zona di operazioni”. Anche per lui 10 minuti di termica e poi fuori, per un volo che dura in tutto una ventina di minuti. E’ la volta di Luca. Stessa procedura. Davide atterra bene ma comincia un fastidioso venticello da ovest che rende l’atterraggio un po’ più tecnico. Luca ne fa un po’ le spese perché, mentre decolla Angelo, lui fa la virata base del C un po’ basso, subisce lo scarroccio del vento e atterra praticamente in virata senza riuscire a stallare e finendo lungo disteso come uno zerbino… Angelo al momento di atterrare trova una vela “contromano” e così lo aiuto un po’, ma solo per prudenza perché stava facendo tutto benone. Solo alle 16.30 parte Massimo, hanno dovuto cambiare decollo perché il vento è girato. E’ segno che anche le condizioni stanno calando e infatti dopo 10 minuti è giù. Imposta il C ma inizia il circuito troppo basso e deve atterrare col vento in coda, ma ormai è debolissimo e non ci sono problemi.

Il tempo di organizzare le auto e tornano su, nuovamente a ovest perché il vento continua a cambiare. Ore 17.15, decolla Davide, che tra l’altro sembra aver definitivamente risolto i suoi problemi in decollo. Il traffico ora è scomparso, così possono partire rapidamente anche Luca, Angelo, Massimo e Orfeo. Tutti per aria nel giro di 10 minuti. I più “alti” sono Massimo e Angelo che sono usciti in un momento particolarmente favorevole e hanno beccato uno sbuffo di restituzione. Poco dopo l’ultimo decollo atterrano, a breve distanza Davide e Luca. Quest’ultimo è tra il demoralizzato e l’incazzato perché dove passa lui non si muove più un filo d’aria. “ma uffa, che baracca di vela… lo stavo seguendo, proprio dietro, lui saliva e io giù…” Sarà il filo conduttore del week end. Tutti fanno l’avvicinamento a 8 e tutti lo eseguono bene, Massimo con una esse marcata perché era un po’ lungo. La giornata finisce qui, ultimi dettagli per il ritrovo dell’indomani: nel pomeriggio si va a Feltre per il trofeo Cardin. Loro non partecipano, ma una gita è sempre una gita…

Domenica mattina alle 8, puntuali, ci sono Luca, Dario, Orfeo, Davide e i redivivi Elisabetta e Antonio. Quest’ultimo, ancora con evidenti sintomi post influenzali, non ha saputo resistere un altro week end a casa…

Il primo a partire, 10 minuti prima delle 9, è Luca. L’aria è di un calmo da fare pietà, così con tutti simuliamo le manovre d’esame. Seguono Davide e Orfeo. A tutti e tre suggerisco velatamente un avvicinamento a C ma tutti scelgono l’otto. Il vento da sud è inizialmente zero ma dopo che Luca atterra inizia la prima bava. Risultato: Davide e Orfeo arrivano via via più lunghi, al punto che l’ultimo si ferma a 10 metri dalle piante. A Dario e Antonio che seguono dico allora esplicitamente che devono fare il C. Il primo imposta tutto per bene ma nel tratto sottovento si agita e comincia a far oscillare la vela a destra e sinistra. Lo prendo per radio e lo faccio atterrare. La raccomandazione, visto che le cose le sa, è di rimanere tranquillo e tutto verrà da sé. Del resto anche lui viene da due settimane di sosta. Ultima del primo giro (che cavalieri…) Elisabetta prosegue la sua lotta con l’atterraggio. Anche stavolta fa il circuito troppo stretto, troppo sul campo, ed è così costretta ad una virata finale molto stretta e a bassa quota: risultato atterra di nuovo col sedere senza riuscire a tirarsi in piedi per mancanza di spazio. Piegano velocemente e tornano subito su, con qualche cambiamento nel sestetto di partenza: si fermano Dario per impegni e Antonio per naso chiuso ma sale Angelo, arrivato nel frattempo. Le condizioni sono ancora fiacche e malgrado questa volta gli lasci un “tema libero” nessuno riesce a fare molto. In compenso atterrano (quasi) tutti da manuale. Angelo parte con un piccolo nodo che non gli crea preoccupazioni, tanto che lo lascio comunque quasi del tutto da solo e lui cerca di stare su… Alla fine farà anche quasi centro in atterraggio. Elisabetta prova la vela di Antonio: gonfiaggio perfetto, orecchie con due dita, virate impeccabili. Solo l’efficienza è meno di quanto si aspettasse. Lo si deduce dal fatto che fa i 360° per il C fino a quasi a terra e quando entra in campo non ha più quota per la virata finale. E’ così costretta ad atterrare col vento dietro e questo non è certo il modo migliore per atterrare in piedi… Da notare che Antonio è subito accorso, ma non per aiutare la consorte, quanto per riprendere subito possesso della propria ala, nel timore che le piacesse troppo…

Recupero auto e teoria. Alle 12.30 circa facciamo le macchine per Feltre. Caso più unico che raro ci sono quasi tutti. Manca solo Massimo che lavora. Arriviamo al decollo dell’Avena verso le 14. C’è un po’ di gente e le condizioni paiono toste. Il programma comunque prevede per ora gonfiaggi alla francese, approfittando del vasto prato. Il vento è un po’ incostante ma permette comunque a chi ne ha voglia (non tutti sembrano entusiasti di questa sfacchinata extra) di cominciare a impratichirsi col gonfiaggio rovescio. Dopo un’ora buona di tentativi tutti (chi più e chi meno) hanno collezionato almeno un paio di tentativi ben riusciti. Non si poteva pretendere che imparassero subito tutto, ma almeno i fondamenti e le posizioni base ora li conoscono.

Poco prima delle 16 finalmente viene il momento del volo: 1100 metri di dislivello è il loro volo più alto… Primo a partire, stavolta, io! Mi preparo, stendo la vela, un paio di gonfiaggi di prova, poi tiro l’ala sulla testa e penso di girarmi quando qualcuno, Aldo credo, mi dice “e il casco?” … … … … ops… … … … … Non solo avevo scordato di metterlo, ma l’avevo proprio lasciato in auto!!! Non partivo di sicuro, visto che davanti a me avevo altre 3 vele, però è indicativo, una volta di più, di quanto “chiacchierare” prima di partire non sia affatto una cosa buona, come non è per niente intelligente fare le cose di fretta e pensare solo a fare presto. E’ proprio vero che gli esami non finiscono mai!

Risolto il problema e aiutata a partire Caterina che ci accompagnava e che aveva bisogno effettivamente di assistenza, finalmente parto. I ragazzi, oltre che “incitare” la mia partenza, avevano anche voluto che gli promettessi di non girare le ultime termiche ma di scendere in fretta per lasciarle a loro… Così 40 secondi dopo il decollo ho tirato le orecchie e non le ho mollate più, riuscendo persino a passare davanti alla Caterina.

Una volta giù, neanche il tempo di dare l’ok e dal decollo mi comunicano “Davide in volo!”, non avevo dubbi. Seguono rapidamente tutti gli altri. “L’ordine” era di venire dritti in atterraggio ma qualcuno è riuscito a fare qualche metro sul decollo prima di uscire. L’atterraggio a Feltre è enorme e senza ostacoli, così li ho lasciati del tutto da soli. Risultato: Luca leggermente lungo, Severino leggermente corto nelle pannocchie (in quello che ne rimaneva), Dario è entrato alto, si è girato ed è atterrato col vento in coda, gli altri bene. ELISABETTA IN PIEDI!!!!!!

Finiti i voli, recuperi. Un lavoro lungo perché siamo saliti in 5 con la macchina di Davide. La poca potenza, unita alle tante chiacchiere, ci ha fatto arrivare su dopo un pezzo, al punto che dall’atterraggio è arrivata la chiamata disperata di Andrea “Stiamo congelando!”. Andate la bar ho risposto io. Detto fatto, quando siamo arrivati giù avevano già mangiato la pizza!!!!

Ci sarebbe stata la festa ma alcuni avevano mangiato, altri dovevano tornare per impegni, così siamo tornati subito indietro e alle 19.30 eravamo al Tilly’s.

Con Dario, Antonio, Orfeo, Caterina, Agostina, Mariano, Antonio ed Elisabetta siamo andati a farci una pizza, poi è arrivata anche Manola. Alla fine del pasto, valutando che prima o poi mi sarebbe toccato e visto che erano rimasti in pochi (anche Orfeo era andato a casa), ho tenuto fede alla mia fama di spilorcio di prima classe e ho fatto “lo splendido”: “vi offro l’amaro per la faccenda del casco!” …quanto so essere bastaaardo! Però temo che non basterà… Volete vedere qualche foto?

Positivo anche l’ultimo week end di ottobre, sebbene a mezzo servizio perché sabato ero impegnato. Domenica mattina una gran cosa, il ritorno al volo di due amici che avevamo lasciato circa un anno fa su queste pagine: Orlando (che si è ripreso alla grande dal suo brutto incidente) e Franco (che sembra avere aspettato l’amico, visto che non l’ho sentito per 10 mesi e si è fatto vivo lo stesso giorno di Orlando…).

Palpabile l’emozione di entrambi prima del loro nuovo “primo” volo. Ad accompagnarli: Davide, Angelo, Andrea, Severino, Massimo e Luca con la vela “nuova”. Al decollo sud il vento è ovviamente storto, vista l’eccezionalità del momento. Devono andare alle antenne e ci vuole un po’. Solo verso le 9 parte finalmente Massimo. Volo liscio e regolare per tutti, con tema libero e silenzio radio. Solito problema “interpretativo” per la direzione del vento. Lui sceglie gli 8 verso nord e atterra bene. Seguono Luca, Davide, Andrea e Angelo con lo stesso programma. Come la settimana prima copiano l’avvicinamento uno dall’altro mentre il vento inizia a mettersi da sud. Gli ultimi due arrivano col vento dietro, per fortuna leggerissimo. Tocca poi a Franco. Decollo ottimo. Dondola un po’ mentre si sistema nell’imbrago ma per il resto ok. 360° e inversioni di rollio fatti bene dimostrano che la ruggine non è poi tanta. Avvicinamento a C, ovviamente assistito. Tutto regolare fino allo stallo. Qui torna il Franco che mi ricordavo… si dimentica di frenare e atterra con una lunga strisciata di culo nell’erba fradicia! Mentre atterrava è decollato Severino. Tutto regolare. E’ quindi la volta di Orlando che vola la vela di Aldo. Ha infatti lasciato a casa la propria. che temesse qualche albero lungo la strada? Il decollo comunque è buono come le manovre. Avvicinamento puntiglioso. Stallo un po’ alto, anche se molto progressivo, perché era ovviamente un po’ in apprensione per le caviglie. Tutto ok e tornano subito su per un altro giro, tutti tranne Massimo che ha un impegno e ci lascia. Verso le 10.30 decolla Luca. Il decollo è ora affollato e le partenze sono un po’ scaglionate. Bellissimo il decollo del nostro (ha pubblicato il filmato sul suo sito, www.fotostoria.it, da non perdere). Dopo una lunga corsa con la vela di lato, al momento di arrendersi, tira i freni, la vela lo solleva, lo riporta al centro e poi in volo. Per fargli capire però che così non si fa, prima di staccarlo da terra la vela lo conduce amorevolmente tra la folta vegetazione del fondo del decollo e gli fa una velocissima lezione di botanica. Io evito di rincarare la dose e il resto del volo è ok. Seguono Angelo, Davide, Orlando (orecchie ok e ottimo anche l’atterraggio stavolta) e Andrea. Quest’ultimo ha fatto l’entrata convintissimo che il vento fosse da nord, era pronto a giurarlo. Invece tirava discretamente da sud ovest e se non gli dico di fare un 180° ci scava un nuovo fossato nel mezzo del prato! Franco prova anche lui le orecchie e dimostra una volta di più di essere sempre lui. La vela ha le bretelle sdoppiate per fare la manovra e lui prende quella sbagliata, rischiando un bel frontale. Lo blocco, lo incarno e lo correggo. Seguono manovre perfette, incluso l’atterraggio. Severino è l’ultimo della mattina, nulla da segnalare.

Al pomeriggio sono un po’ incerto se sia il caso, c’è un po’ di traffico. Alla fine salgono con l’ordine di andare in volo uno alla volta: quando il primo è in atterraggio, il secondo parte e così via. Ok: primo Davide, SEGUE A RUOTA LUCA! e giù carne, a destra e a manca… Gli altri sono più disciplinati. Volano: Massimo (che è tornato), Orfeo e Severino. In decollo hanno un nuovo assistente dell’assistente: Moréno, che vuole rubare il posto ad Aldo. Tutto bene sia i decolli che i voli. giù c’è un po’ di vento da sud ovest ma, con un po’ di aiuto, atterrano tutti benone. Una volta giù organizziamo l’ultimo volo: stanno per salire Massimo, Orfeo e l’immancabile Davide (gli altri sono cotti) quando arriva la notizia: l’assistente dell’assistente, copiandolo in tutto l’iter formativo, si è appena infrascato!!!!! Sto per cancellare il volo per andare a dare una mano, quando mi avvisano che non serve. I ragazzi quindi salgono. Vorrebbero partire da ovest ma il vento gira sul più bello e gli tocca il decollo sud. Mentre aspetto che partano, accogliamo degnamente il novello infrascato, che ci ha anche mostrato la coppa che ha vinto! Finalmente li vedo uscire. Mentre Moreno “spiega” agli inservienti come sbrogliargli la vela, io attendo infreddolito che tocchino terra. Appena l’ultimo è giù, prendo le radio e scappo al calduccio del Tilly’s quasi senza salutare. Sono solo le 17.00, come si sono accorciate le giornate col cambio di ora!

Novembre

L’ultimo mese di corso iniziava con un bel ponte di 3 giorni ma abbiamo potuto sfruttare solo il venerdì mattina, causa grande traffico e l’halloween cup nel week end.

Tutto sommato non credo si sarebbe potuto fare di più perché, dopo un 1° novembre splendido, con cielo terso e temperature primaverili, sono seguiti due giorni pessimi, con foschia densa, base cumulo in decollo e pioggerellina intermittente…

Comunque, visto che si volava solo venerdì mattina, in molti si sono presentati puntuali alle 8: Dario, Luca, Severino, Andrea, Orlando, Franco, Antonio ed Elisabetta con zie al seguito.

Decollo sud, alle 8.45 parte Orlando. Proviamo le orecchie e qualche wing over, stavolta si è portato la sua vela. Bene, avvicinamento a C ancora con un po’ di aiuto. Seguono Andrea e Elisabetta. Loro sono più avanti e cerco di lasciarli da soli. Andrea sembra riuscire a star su, al punto che mette per terra sia Elisabetta che Dario, partito più tardi. Quando sto osservando Dario in avvicinamento mi accorgo però che Andrea è stranamente molto più basso di pochi minuti prima. Penso a una discendenza e li guardo atterrare. Quando gli chiedo cosa sia successo mi risponde che ha fatto dei 360 un po’ più stretti e si è divertito un sacco! Non si può mai lasciarli da soli un attimo ‘sti ragazzi! Luca non ne vuole sapere di partire, aspetta le condizioni! Così dopo il suo secondo aborto, decolla Severino. Tutto ok salvo che lo smaltimento quota del C lo ha fatto a 8, ma è atterrato bene lo stesso. Antonio non dà problemi mentre Franco, che lo segue, non si smentisce mai! Prova le orecchie ma, dimentico che la bretella A è sdoppiata, prende il cordino esterno della prima mezza bretella, ossia il cordino centrale di ogni semiala. Purtroppo il tentativo di inventare una nuova figura acrobatica muore sul nascere, sepolto da una camionata di parolacce da parte del sottoscritto. Il resto del volo fila liscio. Finalmente, quando ormai tutti disperavano di vederlo in aria, parte anche Luca. L’attesa è stata inutile, perché di termiche ancora niente. Almeno atterra bene.

Verso le 10 iniziano i secondi voli. Primi ancora Andrea e Elisabetta. Stavolta si sta su bene e si impegnano con discreti risultati. Quando lo chiamo fuori per l’atterraggio Andrea riprova lo scherzo del volo precedente, segno che è proprio duro di comprendonio. Stavolta però lo stavo sorvegliando e lo stoppo di brutto. Buono l’atterraggio, proprio accanto a me. Elisabetta la lascio da sola, perché giù il vento non è forte. Si prende un po’ bassa col C e atterra rovescia, senza danni. C’è da dire che aveva anche un traffico in circuito. Segue Orlando. Per lui le termiche sono ancora premature e lo faccio venire subito sull’atterraggio. Volo da solo e anche l’avvicinamento a C. Nel timore di non arrivare sul campo entra un po’ alto, si agita e dondola inutilmente. Lo riprendo un momento per tranquillizzarlo e atterra bene, neppure fuori dal campo. Luca prima di scendere fa un po’ di termica stavolta. Atterraggio perfetto, proprio in centro. Franco stavolta non fa caz..te, è un diesel, deve scaldarsi! Severino fa un volo regolare, stavolta l’avvicinamento è ok. Dario lo aiuto un po’ perché ha un biposto alla stessa quota e non si sa mai. Dopo decolla DAVIDE, che è arrivato tardi e si è subito fiondato in decollo. Le condizioni stanno migliorando, il traffico non è ancora molto, così lo lascio girare mentre decolla Antonio. A questo punto ci sono solo loro due in volo. La giornata però non è facile da interpretare, è tutto un su e giù. Antonio paga così lo scotto di non avere lo strumento come Davide e dopo un quarto d’ora è giù. Il pupo invece sta su, in un paio di occasioni è il più alto in volo. Si potrebbe tentare un primo cross verso le antenne ma non arriva mai ad una quota sufficiente per andare e tornare, così non mi fido. Verso le 11.30 lo faccio scendere (gli altri hanno già tutti ripiegato e sono partiti per i recuperi). Al momento di toccare terra il mio “timer” segnava 40 minuti di volo, non male.

Nel primo pomeriggio un piccolo fuori programma. I ragazzi sono già belli che andati quando mi chiama Massimo. La linea è disturbata e dopo due parole cade. Richiama. Ricade. Porc… questo atterraggio di m… non si prende mai! Provo a spostarmi e noto un camion di pompieri parcheggiato vicino alla piazza. Sul momento non ci bado, qualcosa mi gira in testa, ma sto cercando un punto che prende e poi ultimamente i pompieri sono di casa qui! A un certo momento mi giro e vedo un pompiere che mi osserva divertito, pardon Massimo vestito da pompiere che mi osserva divertito!!!! Lo avevano chiamato per un intervento con un deltaplano, poi rientrato, e già che c’era mi voleva salutare… Obbligatoria la foto di rito!

Per la cronaca nel week end di halloween ero impegnato con la gara ci centro. Un grazie a Luca e Mariano che mi hanno aiutato sabato e a Massimo che c’era invece domenica. A proposito di Luca, date un’occhiata a questa foto, che rende bene la disperazione di quelle ore, con tanta gente sì, ma sotto un cielo plumbeo e una pioggerellina fastidiosa.

Ancora un week end a scartamento ridotto quello del 9 e 10 novembre. Era infatti in programma l’assemblea FIVL, percui i ragazzi hanno volato solo sabato mattina.

Alle 8, puntuale, c’era solo Massimo, al punto che ho pensato a un altro pacco… 5 minuti dopo che era salito in decollo, sono invece arrivati Franco, Severino, Luca e poi ancora Antonio, Elisabetta e Orlando. Orfeo, l’ultimo, è arrivato che Massimo era praticamente già per aria… Il vento in decollo è deciso da ovest e i ragazzi hanno qualche problema (sono abituati a calma o quasi). Massimo sbaglia una prima volta, poi parte bene, anche se smanettando un po’. 5 minuti dopo, anche lui dopo un tentativo a vuoto, parte Luca. Simuliamo l’esame, che ormai è alle porte, e io rimango zitto. Mentre i primi due atterrano parte Antonio, seguito da Severino che ha un black out: non si ricorda più le orecchie!!!!!!!!!! Tutti atterrano bene, a C, da soli. Dopo una pausa dovuta al vento non idoneo, alle 9.40 decolla Orlando che atterra da solo, leggermente corto e col culo, ma da solo. Aveva messo male la radio (chissà a cosa pensava che servisse il porta radio, per i guanti?) e non sentiva bene quindi ha fatto solo in parte le manovre d’esame. Segue Franco che non rinuncia alla sua dose di carne. Lo lascio fare da solo, non dico niente, si prende basso e entra col vento (debolissimo) in culo non riuscendo a completare il C. Quando gli chiedo spiegazioni mi dice che era propri così che voleva atterrare… sarà… I “cavalieri” Luca, Massimo e Orfeo, arrivati nel frattempo in decollo, passano davanti a madamigella Elisabetta e decollano tutti e tre in rapida successione. Luca perde un po’ la bussola durante l’avvicinamento, probabilmente un calo di concentrazione. Entra alto sul campo in un punto diverso dal solito, prova una esse, poi si vede basso… un disastro. Atterra comunque in piedi, anche se con un leggero vento dietro. Molto meglio Massimo e Orfeo. Elisabetta finalmente riesce a partire. Tutto bene, salvo lo stallo ancora un po’ alto, ma almeno si è fermata in piedi.

Sono incerto se rimandarli su per un altro giro. Le condizioni comunque sono tranquille e abbiamo ancora un po’ di tempo, quindi risalgono tutti, meno Massimo che deve tornare a casa. Per il secondo giro di parte da sud e decollano tutti abbastanza vicini: Franco (finalmente un buon atterraggio, in piedi, da solo!), Elisabetta, Antonio, Orfeo, Orlando, Luca (al terzo giro) e Severino. Nulla da segnalare, buoni gli atterraggi mentre in volo li ho lasciati “vagare” da soli. Finiti i voli e dopo il recupero delle auto abbiamo fatto una prima prova d’esame teorico. Meglio che non vi dico i risultati!

Approfittando però del fatto che finalmente in atterraggio se la cavano, ho fatto un po’ di foto e alcune sono pure venute bene!

Forse un po’ è per pigrizia, ma di sicuro i pochi aggiornamenti del mese sono dovuti pure al cattivo tempo!

Comunque, dopo un periodo piuttosto sfigato, finalmente, sabato 23 si è potuto volare. Domenica no, ovviamente, ma sabato hanno potuto un po’ sfogarsi, in una bella giornata di sole, perfino calda.

Ritrovo alle 13.30. Ci sono (o meglio arrivano a intervalli regolari) Massimo, Luca, Davide, Andrea, Antonio, Elisabetta. Decollo sud, vento ok. Alle 14 decolla Luca con il proposito “Vediamo se faccio più dei miei soliti 7 minuti di volo!”. Dopo 10 minuti (in decollo c’è un po’ di traffico a soprattutto voleva studiare la cavia), vedendo che Luca sta su bene, parte anche Davide. La giornata effettivamente sembra promettente, il traffico in volo non è molto intenso perché le termiche permettono ai piloti di sparpagliarsi. Segue Elisabetta che però non ha lo strumento e si vede. Dopo dodici minuti (comunque il suo record) arriva in atterraggio. Nel frattempo è decollato pure Andrea che si è fatto prestare tuta invernale e variometro dall’amico Maurizio. Faccio fatica a riconoscerlo perché i colori sono totalmente diversi (prima aveva una tuta rossa e blu e ora è nera e gialla) ma soprattutto perché, incredibile, sta su pure lui (e infatti il giorno dopo ha diluviato). Alle 14.30 i tre boys sono tutti piuttosto alti (1100/1200 m), osservati con invidia da Antonio e Massimo che solo ora sono riusciti a trovare un buco per partire. Davide, sfruttando la quota, fa il suo primo cross verso le antenne. Vista l’ora e la direzione del vento, una volta arrivato non trova granché così lo invito a tornare finché ha ancora quota. Torna e aggancia di nuovo, anche se non riesce più a rifare la quota di prima. Alle 14.45 atterra Massimo. E’ senza strumento e la “penalità” si è fatta sentire. Infatti cinque minuti dopo atterra anche Antonio, pure lui senza vario. Elisabetta, che ha già ripiegato, torna di corsa in decollo con Franco, che è arrivato in tempo per il secondo volo. Gli ultimi 3 “cedono” verso le 15. Il primo ad atterrare è Davide che paga il traverso, ma è molto soddisfatto del suo nuovo progresso. Dopo qualche minuto atterra Andrea con un aria decisamente soddisfatta! Solo alle 15.07, dopo un’ora e sette minuti di volo atterra anche Luca che, decollato per primo, ha “messo a terra” tutti i compagni! Per darvi l’idea dell’eccezionalità del momento vi dico solo che ha rinunciato al secondo lui. Sì, avete capito bene, proprio lui che l’ultima volta si è incastrato a viva forza nell’ultima auto disponibile pur di fare un giro in più…

Elisabetta e Franco sono già in decollo ma li faccio aspettare 5 minuti: la giornata volge al termine e stanno atterrando tutti: in 3 minuti ci sono almeno 15/20 atterraggi. Alle 15.15 parte. Vicino all’atterraggio, proprio nella zona dello smaltimento quota, c’è un piccolo elicottero ultraleggero che proprio ora ha deciso di decollare. Preferisco evitare che si avvicini troppo alle eliche del coso così la guido negli otto a nord del campo (cosa che di solito non si fa). Il precedente atterraggio lo aveva fatto con un po’ di vento, ed era atterrata bene. Stavolta, contando ancora sul vento che però non c’è più, finisce per strisciare ancora col sedere. Segue Franco, la ruggine dell’ultimo periodo di stop si fa un po’ vedere. Le manovre sono buone ma l’entrata in finale è un po’ alta e atterra fuori campo. gestendo però bene la cosa. Massimo, Antonio, Davide e Andrea fanno ovviamente solo una planata di rilassamento. L’ultimo atterra senza problemi alle 16.10. Il cielo terso delle 14 ha lasciato spazio alle nubi, al punto che dopo circa un’ora comincia a piovere: oggi siamo martedì e non ha ancora smesso!

I bei atterraggi mi hanno permesso di fare ancora alcune foto.

Settimana prossima ESAMI! Speriamo nel tempo…

Il tempo non ci ha certo lasciati tranquilli in questa settimana di attesa. Pioggia, e pure intensa con alluvioni in giro per il nord Italia, fino a venerdì. Sabato era previsto un primo miglioramento ma, d’accordo con l’esaminatore, abbiamo spostato l’esame alla domenica.

Sabato però la giornata era cmq volabile, così alle 13.30 ci siamo trovati per un ultimo volo di ripasso, soprattutto per chi non volava ormai da un mese… All’ora dell’appuntamento ci sono Davide, Severino, Luca, Antonio, Elisabetta e Franco. C’è un vento sostenuto da est ma mentre aspettiamo che cali li mando a prendere posizione alle antenne. poco dopo che sono partiti arrivano pure Orfeo, Orlando e Stefano, allievo di una scuola vicina che farà l’esame con noi e che è venuto a prendere confidenza con l’area. Su anche loro. Solo verso le 14.45, finalmente, il vento cala abbastanza da consentire di partire. Primo Davide, che riesce anche a stare su un po’ in dinamica, seguono Elisabetta e Luca. A questo punto il vento cessa del tutto e la dinamica va a farsi benedire: giù tutti. Poco male, l’importante era volare. Seguono: Severino, Orfeo, Franco, Orlando e Stefano. Nulla da segnalare (ci mancherebbe!). Mentre l’ultimo sta atterrando arriva Dario. Visto che gli altri devono fare il recupero, va su anceh lui a farsi un volo. Tutto ok, la ruggine non è poi così tanta. Il pomeriggio finisce presto, il buoi ormai arriva presto.

Domenica mattina, data fatidica. L’appuntamento con l’istruttore è per le 9, io faccio venire i ragazzi alle 8.30, per paura che qualcuno arrivi tardi. Per un disguido l’esaminatore arriverà alle 9.30 e all’altro atterraggio! Ok, no problem. Sono con noi anche 4 ragazzi che devono fare l’esame per il delta.

Purtroppo non c’è Angelo. E’ rimasto in dubbio fino all’ultimo, ma la retinopatia che lo affligge da qualche settimana non gli ha permesso di essere dei nostri. Ora si sta curando e state certi che lo “rileggerete” presto su queste pagine.

Dopo un breve briefing l’esaminatore, Lorenzo De Cicco, comunica che seguirà le operazioni di decollo anziché gli atterraggi “Siete sicuramente bravissimi nelle manovre, e allora voglio vedervi mentre vi preparate”. Tra le altre cose c’è da dire che effettivamente la giornata si preannuncia splendida, situazione pre-frontale con marcata escursione termica e sole pieno: è un peccato non fare un giro. Le previsioni sono esatte, infatti Luca, che parte per primo, trova subito una discreta ascendenza davanti al decollo. Malgrado l’esaminatore avesse lasciato ampia libertà nella gestione del volo, la paura di fare qualche cavolata è grande e tutti procedono diretti verso l’atterraggio, ignorando termiche davvero degne di nota. Unica eccezione Davide, che segue gli altri ma, quando è a metà strada verso l’atterraggio, trovata l’ennesima ascendenza, non ha il cuore di lasciarla e ci fa un paio di giri. Tutti molto buoni i decolli: anche col patema dell’esame i ragazzi, chi più chi meno, fanno le cose con la dovuta perizia. Un solo esempio: Andrea gonfia con vento leggermente di traverso, la vela sale storta, si chiude a un’estremità, lui tranquillo guarda su, frena controlla e, quando è sicuro, due passi ed è in volo! Complimenti, oltre che ai ragazzi, anche all’assistente al decollo che li ha accompagnati in questi mesi: grazie Aldo.

L’appuntamento per la prova teorica è per le 13 e sono passate da poco le 11. La giornata è davvero troppo bella: mi faccio portare su una vela e faccio un giro. Peccato che ero senza guanti! Dopo venti minuti di termica (fredda per la verità ;-)) raggiungo i ragazzi. Li trovo decisamente più rilassati. Andiamo al Tilly’s a mangiare un boccone in attesa dell’ora fatale. Alle 13.05, puntuale, Lorenzo ci raggiunge. Mentre organizziamo la sala, si fa un panino pure lui. Arriva anche Gianantonio, che deve fare l’esame da biposto. La mattina lavorava e ci ha potuto raggiungere solo ora. Mentre i ragazzi sono impegnati allo spasimo nei quiz, lui e l’esaminatore fanno una luuunga chiacchierata su molti aspetti del biposto e non solo. Nei quiz i ragazzi mi stupiscono una volta di più (in particolare, devo dirlo, Franco a cui va un bravo speciale e non solo per la teoria): il punteggio più basso è 94/100, wow!

Alla fine quindi tutti promossi! Neanche il tempo di dirlo e, se non li blocco, questi mi scappano (chi in decollo, chi a casa, chi al lavoro) prima della foto di rito!

Ma non è ancora finita, tocca a Gianantonio fare il biposto. Il “ragazzo” è piuttosto nervoso, vorrebbe togliersi subito il dente, invece ancora una “esame orale” mentre si prepara al decollo. Poi, finalmente, il volo. Alla fine la sua sofferenza è premiata: Promosso!

Si chiude così la giornata e il corso, che dire? una banalità: tanti morbidi atterraggi a tutti!