Venerdì 24 marzo classico ritrovo al Tilly’s per la presentazione e le iscrizioni dei nuovi “pulcini”. Sono in parecchi, era stato fissato un tetto di 7 partecipanti ma uno ha l’amico, poi c’è quello che in agosto aveva detto che e il cugino di… Insomma alla fine saranno 12 i partecipanti, incluso Valentino che per problemi burocratici non ha sostenuto l’esame lo scorso anno

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Primo “campetto” domenica 2 aprile (peccato che non fosse il 1°…). A causa delle nuove norme sui corsi è stato più che altro un campetto di prova, se poi considerate che c’era ancora un buon mezzo metro di neve (marcia) e che il vento soffiava alle spalle per il 70% del tempo potete immaginare che i nostri hanno davvero cominciato in salita, e non solo perché abbiamo dovuto lasciare le auto a baita Camol…

Ovviamente abbiamo cominciato la mattina alle 10 con una bella zeppa di teoria, ma si parlava di campetto, roba pratica, perciò sono rimasti attenti. C’erano anche due “uditori” che volevano vedere com’era… Alla mezza pausa pranzo con una vagonata di carboidrati preparata per l’ultima volta da Tiziano del Tilly’s: dalla prossima c’è la cuoca!!!

Finalmente all’una e qualcosa si parte per i monti. Dopo la scoperta della neve alta ci organizziamo e saliamo a piedi, ognuno con la sua sacca. Io porto quella di Valter perché è in ritardo… l’avrà fatto apposta????

Sulle corse per ora c’è poco da dire: il vento non ha permesso di fare grandi cose però qualche bel volo si è visto… di faccia soprattutto 😉 Vi lascio immaginare in che condizioni erano dopo una scivolata di qualche metro a pancia in giù nella neve fradicia!

La giornata è letteralmente volata, almeno lei! Solo alle 18 abbiamo abbandonato il campo, anche perché sul tardi il vento si era un po’ sistemato ed era un peccato andarcene sul più bello, tanto bagnati eravamo bagnati. Devo dire, in tutta sincerità, che non mi aspettavo che andassero così bene, ancor più considerando la difficile situazione ambientale. Le premesse sono buone, dalla prossima settimana vedremo se saranno rispettate

Domenica 9: lezione n. 2. Si comincia come sempre alle 10 con teoria. Ci sono: Amos, Andrea N, Dario, Gianluca, Sandro, Giacomo, Stefano e Enrico. Siro arriva dopo una mezz’ora mentre Andrea D non c’è: da buon studente universitario si è trovato un lavoro part time e fa lo scrutatore di seggio. Oggi si parla di materiali e strumentazione. Notevole l’interesse al punto che alle 12.20 non abbiamo ancora finito, però è pronto i pranzo: dobbiamo provare la nuova cuoca del Tilly’s… Da bravi “operai” ci spostiamo di 15 m, ci sediamo, un boccone, caffè e dopo 20 minuti siamo di nuovo a lavorare. Vorrei precisare che non sono io a imporre simili ritmi da stakanovisti: sono loro che non vedono l’ora di finire per passare alla pratica. Poco dopo l’una siamo in auto. Stefano però va a casa perché ha mal di schiena, meglio non rischiare. Sono con noi anche due amici di Enrico (al suo primo campetto) e una coppia di amici di amici che sono curiosi di vedere come funziona. La giornata è nuvolosa e grigia, orribile rispetto quella precedente ma sono ottimista: di solito con queste condizioni il campetto ha un vento migliore. C’è solo un dubbio: in settimana ha nevicato ancora e non so cosa troveremo. Una volta a Camol mi tranquillizzo. Non si può ancora salire in auto ma la neve è notevolmente diminuita. La parte alta del campetto è quasi del tutto pulita. Il vento è debole ma frontale. Perfetto. Quando io arrivo sopra i più vispi hanno già quasi aperto. Si comincia. Seguo un po’ di più Enrico ma quasi subito lo lascio da solo: vola già a motore e in più fa kite. Dopo avergli spiegato le basi vedo che già si arrangia. I primi tentativi risentono un po’ della settimana di riposo. In due o tre migliorano una corsa dopo l’altra, altri sono più lenti nella progressione ma comunque migliorano. Qualche problema in più per Siro che ha la spiccata tendenza ad appendersi alle A per decollare: non una buona tecnica e in un paio di occasioni glielo faccio notare in “maniera colorita” 😉 Alla fine con un po’ di pazienza e sfruttando una raffica più favorevole capisce qual’è il sistema giusto e, una volta rotto il ghiaccio, non sbaglia più.

La foschia è densa, a volte si fatica a vedere l’altro lato della conca, e il vento è debole. L’atmosfera di “cupitudine” ha però un vantaggio: possono volare da sopra. E’ una parte di campetto che usiamo poco perchè servono condizioni perfette di calma, senza contare la fatica che si fa ad arrivarci… Comincio mandando su un paio dei più sciolti. Tutto ok: vento e condizioni del terreno buoni, così a gruppi di 2-3 per volta salgono tutti la collina e riescono a farsi un giro un po’ più lungo. Tutti bravi nelle partenze a arte Valter che interrompe il primo tentativo e Andrea N che, dotato per l’occasione di una vela diversa, ha bisogno di un paio di gonfiaggi per capire come funziona.

Nel frattempo gli altri continuano a esercitarsi sotto, ristorati anche da una crostata “apparsa” miracolosamente dalla nebbia con Nadia e Daniele. Alla fine i risultati sono davvero soddisfacenti. Senza voler fare torto agli altri (tutti decisamente buoni) devo riconoscere una nota di merito a Dario e Gianluca che, anche con le vele più difficili, verso la fine hanno sempre fatto dei bei gonfiaggi. Una lode speciale per la resistenza a Siro che ha tenuto il ritmo degli altri pur avendo 10 anni di più, come mi ha fatto notare lui stesso…

Anche questa volta abbiamo lasciato il “campo di addestramento” poco dopo le 18 ma non erano mica stanchi!!! Una sosta al Tilly’s per fare quattro chiacchiere e vedere se per Pasquetta si può organizzare qualcosa fuori programma e poi i saluti. Uscendo cominciava a piovigginare, previsioni rispettate: pioggia in serata ma a noi che ce frega ormai…

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Domenica 28 avevo un impegno al mattino: esami presso una scuola in Friuli. Perciò sono saltati i voli mattutini, la teoria e pure il campetto. Inutile dire che il tempo, se non bello, era comunque passabile. Fatto tutto, arrivo in atterraggio verso le 15.30: almeno i voli del pomeriggio cavolo!

Andrea grande arriva molto in anticipo, con la moglie. Gli altri spaccano il secondo. Ci sono: Gianluca con morosa, Dario con famiglia, Stefano con la macchina piccola, Giacomo con la macchina ancora più piccola, Amos. Solo Enrico arriva in lieve ritardo, con Giai.

Distribuzione materiale, organizzazione vetture e si parte. Alle 16.45 decollo Gianluca. primo volo. Tutto regolare: prove di velocità, virate, otto e atterraggio senza problemi. Peccato che non fosse del tutto nell’imbrago e abbia volato un po’ contratto. Andrà meglio, l’inizio è ok.

Dopo l’atterraggio del primo parte il secondo: Giacomo. Oltre ai classici 360 abbozziamo le prime inversioni di rollio. Non male! Gli faccio anche cambiare impugnatura de freni per vedere se si trova meglio. Molto bene anche l’atterraggio. Si vede che imparano anche solo aspettando di volare… Mah!

Amos invece non parte bene, la vela si alza storta e deve interrompere il decollo. Allora parte Stefano, seguito quasi subito da Giai che si fa un voletto “solo”. Il caro ragazzo si è portato la radio da casa ma ha sbagliato le impostazioni e l’ha messa su vox. Risultato: Stefano, che lo precede e gradirebbe magari sentire cosa mi ostino a dirgli per radio ascolta invece per quasi tutto il volo il rumore del vento. Oltre a quello suo anche quello trasmesso da Giai. Uno stereo insomma! Però è stato attento quando gli ho spiegato le procedure di “guida di riserva” e atterra senza nessun problema. Non ha ovviamente fatto manovre ma ora avanza una birra da Giai 😉

Tutto sommato sono abbastanza veloci a prepararsi e partire. Alle 17.23 Amos decollo, bene stavolta. Programma intenso per lui: rprove di velocità, 360 e inversioni di rollio. Queste ultime gli vengono particolarmente inclinate al punto che mi tocca fermarlo prima che tenti un looping! Passiamo agli otto e anche lì dimostra una tendenza a smanettare con i freni che non diresti guardandolo a terra., tutto tranquillo… Bronsa cuerta? Vedremo.

Viene poi il momento del secondo “battezzato” di giornata: Enrico. Vola già col deltamotore ma qui è un’altra cosa. Manovre ok, lo segue da vicino Andrea G, il decano del corso, con ben quattro voli. Ho fatto appena in tempo a dirgli “fa un paio di 360 mentre faccio atterrare Enrico” che lui subito zac, un bel NEGATIVO! Gli ho urlato di alzare le mani e quella santa vela ha sistemato tutto da sola, ma intanto ho dovuto sedermi mentre tornavo a toni umani per l’atterraggio di Enrico, il quale ha dimostrato una censurabile tendenza a mirare i bersagli quando è a bassa quota. Niente di male se si tratta del centro campo (è atterrato a meno di due metri) ma la mia ansia cresce se prima di quello punta anche la manica a vento e la casetta di legno del bar…

Il resto del volo di Andrea è stato regolare, ha anche provato il pilotaggio con le bretelle posteriori. Una volta giù abbiamo chiarito la faccenda. Deve avere pensato qualcosa tipo

“se il mezzo giro di freni che dice Fabio migliora così tanto il pilotaggio, chissà un giro e mezzo!!!” Ha potuto constatare di persona che forse è meglio limitarsi a fare quello che gli viene detto senza invenzioni 😉

Ultimo: Dario. Il vento su era sparito e avrebbe dovuto correre… avrebbe… correre… due verbi foresti! Lui dice di aver corso ma i testimoni oculari parlano tutti di gran strattoni ai freni. Ad ogni modo è partito, non bene ma è andato. In volo ha fatto dei bei 360 ma poi si è un po’ inceppato sui wing over. A furia di dai un paio gli sono pure venuti ma c’è da migliorare. Certo che se si ricorda di chiudere di più il pettorale magari durante le inversioni si sente anche più tranquillo…

Sono solo le 18, ci sarebbe luce per un altro giro ma il vento ci ha già abbandonato. Non resta che salutarci. Giugno parte alla grande con un wee end intenso grazie al ponte, vedremo!

Aggiornamento, 23 maggio: scusate i pochi aggiornamenti ma con questa meteo non è che ci sia poi molto da scrivere…

Domenica 15, appuntamento alle 7.45 per i voli: piove! che dico piove: scravassssa!!!!! Le previsioni danno miglioramenti così confermo teoria alle 10. Poi si vedrà… Parliamo di precedenze e spazi aerei. Quando usciamo il cielo è ancora grigio ma non piove. Io sarei per mandare tutti a casa, una tristitudine… Invece Enrico, subito appoggiato dagli altri, suggerisce di andare comunque a vedere. Bendetto uomo! Sopra c’è un po’ di foschia, per brevi tratti nebbia vera e fitta. Ma il vento è molto buono e con l’andare del tempo appare anche un timido sole. Facciamo un ottimo campetto. Alla fine solo Siro dimostra di avere ancora bisogno di correre un po’. Scendiamo e sembra addirittura che si possa volare. Organizziamo le auto e vanno in decollo. Sarebbe meglio alle antenne ma vorrebbe dire atterrare al campo piccolo e con le nuove case attorno non è molto indicato per dei primi voli. Scommettiamo sul decollo sud ma ci va male. Giai e Gianfranco partono, e anche benino. Ma il vento è troppo laterale per dei battesimi. Scendono in auto ma tutto sommato è andata bene: hanno praticamente finito i campetto.

Gianluca rischia di perdere un po’ di lezioni per via del lavoro. Così approfittiamo del bel tempo e mercoledì ci troviamo per un “campetto estemporaneo”. All’ultimo si aggrega anche Enrico, che vuole perfezionare il suo gonfiaggio rovescio (fa già kite e preferisce partire fronte ala). Giornata di lusso: temperatura ideale e vento moderato frontale. Fanno 3 ore intensissime. Peccato non avere previsto anche il volo serale ma avevo altri impegni e non mi aspettavo una giornata così bella (o è stata bella perchè non avevo organizzato il volo? chissà…)

Domenica 21: previsioni buone, forse un temporale serale… Apro la finestra e saluto un cielo plumbeo. “Caìgo” lo chiamano… Però almeno non piove. Alle 7.30 sono tutti pronti, puntuali. Peccato che la nube sia 50 m più bassa del decollo. Aspettiamo. Intanto gli faccio una mezza verifica sulla lezione della settimana prima. Verso le 8 e qualcosa sembra che si apra. Mezzo minuto e le macchine sono già per strada. Su effettivamente ci si vede ma partono solo in due: Valentino (in visita) e Andrea grande, che già al secondo volo non corre più e si siede presto nell’imbrago… Poi la cappa si richiude e malgrado attendiamo fino alle 10 passate ci tocca rinunciare. Teoria. Finita quella il decollo appare fuori dalle nubi. E’ mezzogiorno ma la copertura diffusa garantisce aria calma così, malgrado l’ora, eccoli in decollo. Ne sono rimasti pochi perchè alcuni avevano impegni a casa. Però volano. Sandro è il primo, l’unico dei novelli che è riuscito a rimanere. Volo tranquillo. Tutto ok. Segue Andrea grande, che così allunga ulteriormente in classifica 😉 prova le orecchie dopo avere già sperimentato qualche wing over nel volo del mattino. Andrea piccolo invece prova solo le inversioni di rollio. Giù il vento è un po’ salterino e lui è distratto. Malgrado gli dica una cosa ne fa un’altra e così si trova ad atterrare con leggero vento dietro. Leggera anche la ramanzina: non è stato un errore grave, ma che non si ripeta. Stefano è l’ultimo asso del nostro poker. Ok le inversioni e buono l’atterraggio, in piedi stavolta… Ora toccherebbe a Siro andare a far campetto ma si cincischia un po’, Andrea deve recuperare l’auto, ma hanno fame (sono quasi le 2), e poi minaccia acqua… Ala fine si siedono al ristorante e ordinano qualcosa mentre alcuni vanno a guardare il GP di moto. Verso le 15 sembra ci sia una schiarita. I voli serali sono già stati cancellati perchè sembra impossibile che migliori. Con Siro proviamo a salire in campetto ma a metà strada un bell’acquazzone ci fa cambiare idea. Sono le 16. L’atterraggio si svuota. Alle 17.30 c’è il sole… Lunedì c’è il sole, martedì anche, forse pioverà mercoledì: sono previsti voli 😉

Dopo una lunghissima sosta finalmente il 1° maggio si torna in campetto! Non sembra più nemmeno lo stesso posto: neve sparita, erbetta verde. Solo la fatica è rimasta più o meno uguale. Era prevista una lezione anche il 30 aprile ma le pessime previsioni l’hanno fatta saltare. Oggi però è buona, qualche nuvola ma vento ok. Ci danno dentro alla grande al punto che già dopo meno di due ore confermo ai primi “promossi” che la prossima volta voleranno. Liberi dal peso di dover fare tutto giusto si rilassano ma vanno bene lo stesso. Anzi a più di qualcuno viene voglia di sfruttare il vento per provare il gonfiaggio rovescio. Andrea grande se la cava subito bene. Gli altri un po’ meno ma più o meno tutti riescono a girarsi almeno una volta. C’è da migliorare me è un inizio. L’unico che mi dà un po’ da pensare è Siro, che tende a fare un po’ di testa sua. A fine giornata Andrea Grande, Andrea Piccolo, Dario, Stefano, Giacomo e Amos ricevono ufficialmente l’invito al primo volo. Enrico, Valter e Siro abbisognano di ulteriori corse. Gianluca e Sandro non c’erano perciò…

Domenica 7 maggio rivede un po’ di polli in atterraggio delta. Sono le 7.45. Distribuzione materiale, briefing di sicurezza, impacchettamento auto e salita in decollo. La giornata è splendida: neanche una nuvola e vento debole dritto. Primo a partire Andrea grande. Si ferma un po’ troppo e tocca interrompere tutto perchè la vela si adagia di lato. Fortuna che c’è Andrea piccolo ma gonfia stortissimo e anche luui deve fermarsi. Cominciamo bene… Pausa per riprendere fiato e riaprire. I compagni attendono con ansia che qualcuno rompa il ghiaccio. Finalmente Andrea G inaugura i voli del corso 2006! Sono le 8.24 del 7 maggio, segnatevelo 😉

Primi voli: assistenza integarale. Buone le prove di velocità e le virate. Ok gli otto e l’atterraggio a pochi metri dal “bersaglio”. Solo dopo l’atterraggio parte il sueecssivo e così via. Nulla da segnalare per fortuna. Solo Amos ha qualche problema con la radio e così riduciamo il programma. Gli altri ok: chi più sciolto chi meno ma tutti ampiamente nella normalità. Meno male, per oggi ho evitato l’infarto!

Andiamo a fare teoria (si parla proprio dei primi voli). Purtroppo mentre siamo dentro parte la gara di lega senza che ce ne accorgiamo e così ci perdiamo lo spettacolo di oltre cento piloti in fila indiana. Ancor più purtroppo alla fine della teoria, verso le 12, fuori c’è un fortissimo vento da est. Al punto che erfino le vele in gara sono immobili in aria (qualcuna a tratti va pure indietro). Mangiamo mentre penso se valga la pena salire in campetto. Ci sono tutti quelli che devono “finire” e ci raggiungono al tilly’s pure Gianfranco e Giai, che necessitano di un po’ di assistenza dopo una lunga pausa dal volo. Così andiamo almeno a vedere, ma purtroppo come previsto nella conca il vento è rafficato di direzione mooooolto variabile. Apriamo e chiudiamo nel giro di 20 minuti: si scende al campo delta a fare gonfiaggi rovesci. La scelta si rivela azzeccata: i ragazzi passano un paio d’ore a cercare di tirarsi la vela sulla testa con alterni risultati. Comunque migliorano e più di qualcuno diventa piuttosto bravino. Non siamo soli: molti altri piloti fanno la stessa cosa e i “nostri” ne approfittano per rubare con gli occhi qualche segreto. Alcuni piloti, vedendo qualche allievo più in difficoltà, ripongono l’attrezzatura e vengono a dare una mano. Grazie! e poi c’è il pubblico: buona parte dei piloti in gara al mattino sono lì e nel vicino ristorante ci sono ben 8 pranzi di prime comunioni!!!! Insomma un festòn!

Ciliegina: verso le 17 cala il vento. Ci penso un po’ e decido di premiare i ragazzi provando a salire al decollo. La scelta ideale sarebbero le antenne ma l’atterraggio grande non è raggiungibile da lì. Così si sale ai tappeti. Il vento è leggermente laterale ma purtroppo in peggioramento. Troppo storto per dei primi voli in sicurezza. Alla fine volano solo Giai (che trova pure un po’ di termica) e Gianfranco. Gli altri scendono in auto. E’ stata quella che chiamiamo una lezione di “parapendio zen”: impara la pazienza 😉

Sono comunque contenti dei gonfiaggi: per oggi va bene così, non c’è fretta!

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Che giugno sarà diverso si è visto già il 2 giugno, venerdì festivo dedicato alla scuola: apro la finestra e il Grappa si presenta IMBOTTITO DI NEVE!!!!!!!!!!!!!!!

Ad ogni modo splende il sole e tanto basta. Sono solo in cinque stamane: i due Andrea, Dario, Gianluca e Stefano. Gli altri hanno impegni svariati, da lavoro alle vacanze alla famiglia. Salgono subito ma anche oggi tocca aspettare le otto e mezza prima di vedere un decollo. Chi è il primo? Che lo chiedo a fare… Andrea grande ovviamente!!! In volo però non è il “solito” si vede che l’epserienza della settimana scorsa ha lasciato il segno: sembra che “fatichi” a tirare il freni. Passerà. Stefano fa tutto bene incluso mezzo avvicinamento da solo. Andrea piccolo sbaglia il primo decollo mentre Dario parte senza correre e tira su il carrello appena può. Anche per lui inversioni di rollio e 360 molto blandi all’inizio, ma poi migliora. Prova anche le orecchie. Gli piace così poco frenare che arriva a terra che sembra un missile terra aria. Solo dopo i primi due passi di corsa si decide ad abbassare le mani per rallentare. Bella corsa però!!

Segue Gianluca che è al secondo volo e fa già bene inversioni di rollio e orecchie, un record. Da ultimo finalmente decolla Andrea piccolo che oltre alle manovre trova pure un po’ di termica e atterra dopo quasi un quarto d’ora. Che l’abbia fatto apposta a partire ultimo?

Le condizioni rinforzano velocemente e non è il caso di tornare su ancora. Ci spostiamo a fare teoria e poi si va in campetto. Siro è rimasto da solo ma Dario, Andrea G, Sandro e Gianluca vengono comunque su. Si scambiano una vela mentre il loro compagno suda sette camicie. All’inizio siamo alle solite: ogni tanto fa qualcosa di buono, poi regredisce, lo rimprovero, lo esorto, lo cazzio anche ma rimane sempre in una sorta di limbo. Ad un certo punto sto per arrendermi. Gli dico: “se vuoi ti do la vela migliore, quella che userai per i voli alti e che si gonfia meglio, però se sbagli anche con quella dobbiamo proprio lasciare perdere. Però io so che puoi gonfiare anche questa, sei in grado, devi solo concentrarti su tutto quello che ti ho ripetuto finora. Riproviamo con questa?” Mi guarda, ci pensa e dice “ok!”. Non so se sia stato quel discorso, la voglia di volare o altro ma in capo a un altro paio di tentativi ne veniamo a capo. Ha come trovato i botto il bandolo della matassa e non ne sbaglia più una! Una volta nella fretta di rivolare prende un freno ma non lo stacca dal bottone automatico. Se ne accorge quando la vela è gonfia. Tranquillo molla la maniglia, sgancia il bottone, riprende il freno, corregge la vela che tentava ovviamente di andare per i fatti sui e parte! Impensabile solo due ore prima, non pare più lui e devo dire che forse ero io quello più contento tra noi 😉

Ripieghiamo perchè sta venendo a piovere e torniamo giù. Dopo una mezz’ora passata in atterraggio are che il tempo torni al bello, così facciamo le auto e tornano su.

Rispetto al mattino manca Andrea piccolo ma in più ci sono Sandro e Siro. Voli ok, quelli con più aria alle spalle comincio a lasciarli un po’ più soli e li mando a esplorare i dintorni. Sandro e Gianluca invece devono fare le loro belle manovre. In atterraggio però si va alzando un discreto vento da nord ovest e finisce che Stefano, Gianluca e Sandro arrivano corti. Il vento non è una buona cosa per un primo volo, così faccio aspettare un po’ Siro. Purtroppo dopo poco anche in decollo si mette deciso in discendenza e non gli rimane che scendere in auto… Peccato, ma per oggi va bene così.

L’intenso week end riprende domenica 4 giugno. Al mattino c’è un bel sole ma già alle otto è tutto coperto. Comunque ci siamo, e ci sono soprattutto Siro e Valter, gli ultimi che non hanno ancora volato (Valter aspetta ormai da tre anni questo momento!!!). Poi ci sono gli Andrey, Dario e Stefano. Troppa gente dedita al lavoro in questo corso 😉

Il primo a partire, poco dopo le 8, è Valter. Fa tutto bene ma si vede che è un po’ contratto. Segue Andrea G, nulla da segnalare. Siro decolla bene, ascolta, atterra bene. Mi si ripresenta la sensazione di venerdì: non pare più lui 😉 Stefano fa delle belle inversioni tirate, al punto che gli chiedo di smorzarle un po’. Andrea P è abbonato al primo decollo sbagliato e anche oggi non si smentisce: aspetta troppo la vela e lei dopo un po’ che è lì ferma a mezz’aria si scoccia e torna per terra… Dario bene, ma continua a fare le inversioni al rallentatore.

Tornano su di corsa ma comincia a piovere. Iniziano a scendere ma non sono ancora a metà strada che mi pare di vedere un miglioramento. Li faccio tornare indietro e questa si rivela una mossa indovinata: la copertura nuvolosa tiene la giornata tranquilla per tutta la mattina. All’una avranno fatto altri 3 voli a testa, tranne Valter che dopo il secondo è dovuto scappare a casa.

Sintesi. Secondo volo: Stefano parte con una gran corsa dovuta al vento assente, Valter sbaglia il rimo decollo perchè ha tenuto troppo le bretelle, Siro tutto bene(!), Andrea G non corre e in atterraggio continua a guardare la vela anzichè per terra, Andrea P e Dario bene.

Terzo volo: Andrea G stavolta guarda il campo come gli ho detto e atterra da solo a meno di 10 m dal centro, bravo; Siro atterra strisciando a piedi uniti invece di correre e si prende una lavata di capo, Andrea P bene, Dario avvicinamento a C, Stefano ok.

Quarto volo, sono ormai le 12 e comincia a uscire un timido sole. Fortunatamente c’è Emanuele che li porta su con la sua auto perchè le loro sono tutte in decollo… Siro forse è un po’ stanco e un po’ ha regolato male il pettorale, fatto sta che fa delle virate orribili. Via radio gli dico di tutto ma visto il tono e il volume quelli del ristorante devono aver pensato che lo guidavo da 700 ma voce… Gli altri bene, sono già quasi autonomi. Stavolta è Dario a partire per ultimo e a trovare una termichetta in zona piscine facendo così un quarto d’ora abbondante di volo, peccato solo per l’atterraggio quando anzichè frenare si attacca alle bretelle…

La giornata ora è buona per i piloti, noi ci fermiamo per pranzo. Poi decido di farmi un voletto io ma entra un forte ovest che non mi fa manco tornare in atterraggio… Al gruppo si è aggiunto Enrico per i voli serali, salgono ma il forte vento rende molto pericoloso il volo per loro che hanno ancora poca esperienza, così la giornata si conclude con una mesta discesa in auto. Anche questa volta provo ad un certo punto a farli tornare indietro ma non c’è niente da fare. Peccato.

Mercoledì 7 era prevista la prima uscita a Valle San Floriano. Purtroppo la meteo incostante verso le 16 mi ha fatto decidere per l’annullamento, dato che a tratti pioveva. Come al solito poi in realtà si è aperto. A causa di un disguido sms Enrico e Amos però non hanno ricevuto il messaggio e si sono presentati regolarmente, oltretutto la giornata era diventata ok. Ma il primo ha ricevuto il messaggio di annullamento praticamente dopo avermi cercato in atterraggio, ha girato l’auto ed è tornato a casa, l’altro invece è riuscito a contattarmi a voce e così gli ho detto di aspettarmi, che lo facevo volare uguale. Ho provato a richiamare anche Enrico ma era già lontano. Visto poi che Andrea P abita a un chilometro dal decollo gli ho girato l’invito. Così alla fine sono stati Andrea P e Amos ad inaugurare il volo di Marostica… Mi pare siano rimasti contenti della nuova location, vedremo gli altri che dicono.

Domenica 11 finalmente bel tempo. Bel tempo… Insomma… Al mattino a Vicenza pioveva, anche da me qualche goccia ma su è più aperto. Solo la base delle nubi è un po’ bassina. Quando arrivo stavolta li trovo dentro al bar a fare colazione, invece che fuori a scrutare il cielo ansiosi. Cominciano a capire la vera essenza del parapendio zen 😉

Sono in tanti oggi: Enrico, Andrea G e P, Amos, Dario, Giacomo e Stefano. Siro arriva in ritardo e gli tocca salire da solo in decollo. I primi voli iniziano alle 8.25 con Enrico. Appena decollato lui sul decollo cala la nebbia, rba di 30 secondi perchè Andrea P che era pronto a ruota non può fare altro che attendere. Col primo proviamo qualche 360° e alcune blande inversioni di rollio, è il secondo volo, forse più agognato del primo…

Tutto ok, anche l’atterraggio va bene. Nel frattempo in decollo è tornato il bello e ricominciano a partire. Andrea P corre poco ma poi si riscatta: belle manovre e atterraggio praticamente da solo. Amos fa dei bei wing over e prova il pilotaggio con le posteriori e le orecchie. Dario programma libero, lo guardo solo per l’atterraggio. Giacomo, che è appena tornato dal week end parigino, ripassa i 360 prima di provare orecchie e wing over con la vela nuova. Siro parte con un piccolo nodo sul lato destro. Comunque riesce a fare orecchie e 360, segno che non era grave. Quando atterra (seduto) comunque lo sollecito a più attenti controlli. Andrea G programma free e atterraggio da solo. Stefano è l’ultimo, trova un po’ di vento da nord, spostiamo gli otto ma si prende dietro il filare di alberi. Non potendo tornare sul campo lo faccio andare dritto sul prato a fianco tanto c’è spazio. O meglio “ci sarebbe spazio” se non fosse che il vento gira di nuovo e uno sbuffo di termica lo sostiene. In fondo al campo c’è la strada, un fosso, e il deposito di materiali edili. Lui fa l’unica cosa saggia: vira sulla strada e ci atterra, un po’ in scivolata ma va bene così. La vela rimane con uno stabilo attaccata all’ultima pianta del filare. 3 minuti ed è giù, non prima però di avere immortalato la scena… Del resto lui si occupa tra l’altro anche di potatura alberi 😉

E’ ancora buona per un secondo giro. Salgono di corsa. Amos sbaglia il primo decollo, poi ok. Andrea P prova qualche virata stretta “di nascosto” ma lo vedo, lo blocco e lo cazzio 😉 In atterraggio poi invece di badare a “frenare opportunamente l’ala” come dice il manuale cerca solo di mettersi in piedi e arriva in velocità. Per gli altri nulla da segnalare, tutti bene, anche quelli con meno voli. Siro atterra in piedi, e già questa è una notizia!!!

C’è un po’ di attività fuori, si balla un po’. Andrea G prende una bella termica sull’atterraggio e tocca tirarlo giù a forza, alla fine totalizza 30 minuti di volo. Ben ciò!

Gli ultimi partono che sono da poco passate le 10.

Segue teoria: parliamo di termiche oggi!

Poi pausa perchè io ho un impegno, ci ritroviamo alle 16.30. Presenti: Enrico, che farà il suo primo decollo rovescio, Siro, che prosegue la striscia positiva di atterraggio in piedi (più o meno), Giacomo, cha ha solo 5 voli ma lo confondo con uno più esperto, Dario, Amos e Andrea G che ormai li lascio scorazzare in giro più liberi, Stefano che vola più tranquillo perchè ormai la sua pianta l’ha presa e non ci pensa più… C’è anche Gianfranco, che prosegue nel suo recupero della confidenza con l’aria e fa ormai parte del gruppo.

Poco dopo le 18 sono tutti giù. Ci sarebbe tempo per un altro giro ma da sopra Francesco comunica che il vento sta girando da nord. Niente da fare.

Beffa finale: quando ormai abbiamo rinunciato e alcuni sono già sulla via di casa, saranno le 19, parte una restituzione come non si vedeva da anni. I tre in volo in quel momento si sono fatti un’ora e passa di volo liscio come l’olio. E noi sotto a rosicà… La prossima volta li lascio in decollo finché fa buio! Fortuna che un’amica di Amos ha portato un po’ di pezzi del panino più lungo di non mi ricordo cosa, fatto quel pomeriggio a Cittadella. Almeno abbiamo avuto una consolazione 😉

Ah, della giornata abbiamo pure un po’ di foto!!!

Certo che quando il tempo permette si fanno belle cose… Continua la striscia positiva.

Mercoledì 14, ritrovo infrasettimanale a Valle San Floriano. Sono ben 5 i presenti, più un po’ di extra, tra cui l’ormai adottato Gianfranco… Il primo decollo, quello di Amos, è solo poco prima delle 18.30, se la sono presa con calma… Seguono Enrico, Valter, Siro e Giacomo. Tutto bene, salvo un “tuffo” in atterraggio per Amos e ancora una certa “rigidità” da parte di Valter, ma c’è da capirlo con i pochi voli che ha.

Quando arrivano giù sopra è ancora buona e così va per un altro giro, senza Enrico che deve scappare. Ancora tutto bene, e Valter migliora in scioltezza a vista d’occhio. Fa anche bene le orecchie. Con i più resistenti ci fermiamo in pizzeria a fare quattro chiacchiere.

Domenica mattina è decisamente bel tempo, ma si prospetta una giornata calda, nel senso di afa. Ritrovo alla solita ora, caffè e cappuccino per svegliarsi e poi su. Valter è il primo a partire e non sembra più lui! Virate decise, wingover belli puliti, orecchie senza incertezze. Più di una volta mi scappa di pensare che in decollo si sia scambiato la vela con un compagno e invece no: è proprio lui! Molto bene.

Agli altri ho proposto una “sfida”: chi atterra più vicino al centro e senza fare cavolate dopo vola col variometro. Andrea P è il primo a provarci e come previsto cade nel tranello: pur di fare centro inizia a frenare altissimo. Ovviamente non gli serve a niente perchè arriva comunque molto lungo, atterra veloce e in più prende la ramanzina: non distraetevi per stupidaggini come un bersaglio, la prima cosa è atterrare bene!

Enrico bene. Segue poi Amos che persiste nell’esperienza dei wing over acrobatici 😉 Dario sbaglia un decollo, poi fa tutto benem incluso l’atterraggio. Anche Stefano è costretto ad abortire il primo tentativo per una cravatta alla vela. Giacomo bene.

Ovviamente si torna per il secondo volo, stavolta ci sono anche Gianfranco, Siro e Sandro, arrivati nel frattempo. Enrico decolla fronte vela e poi atterra da solo quasi al centro, bene. Amos comincia a capire che le viratone vicino a terra non mi piacciono per niente. Siro fa un volo alla “come me pare” nel senso che va a zonzo e poi ascolta poco durante l’avvicinamento. Forse lo fa apposta per farmi sfogare l’aggressività? Andrea p stavolta bene. Valter invece decide di sedersi con i freni in mano e fa venire un colpo a quelli che sono ancora in decollo. Santa vela e forse anche Santa Maria gli fanno l’enorme miracolo di parargli il sedere da una pericolosa caduta. Il resto va bene. Andrea G si perde a guardare il panorama invece che il campo durante l’avvicinamento e finisce per atterrare cortissimo, appena dentro il prato. Stefano fa da solo un atterraggio a C da manuale, il migliore del corso finora. Forse per ringraziami che gli ho dato il variometro? 🙂

Sandro fa il suo terzo volo ed esegue bene i comandi. Giacomo bene, come sempre.

Passiamo in aula per un po’ di teoria/sauna, poi una pastasciutta “Al bosco”, nuovo nome del tilly’s da quando è diventato pure ristorante.

Poi c’è la moto GP ma dopo il botto del via che elimina tutti i rivali di Valentino preferisco andare a volare. Siro gentilmente mi accompagna. Su però è tutto fiacco, il sole è sparito e in volo prendo pure due gocce di pioggia. Atterro dopo poco e sudo parecchio a mettere via perchè il caldo è comunque intenso. Alle 16.30 come previsto sono tutti lì, pronti e scalpitanti. Tranne Enrico che arriva un po’ dopo.

Amos è il primo a partire ma si fa superare dalla vela che chiude e lo lascia con un palmo di naso. Riparte subito dopo. Siro si appende un po’ in decollo per sedersi ma deve essere l’imbrago nuovo il resto bene, al punto che atterrerà dopo Dario, che era partito più tardi. Sandro si siede secco per terra in decollo. Ovviamente la vela, pur gonfia, a quel punto cade e gli tocca rifare tutto. Due passi di corsa sarebbero bastati… Poi almeno fa bene le manovre. Gli altri tutto ok.

Stavolta non ci frega: tornano su per il volo finale ma li mando al decollo ovest. Il vento è scarso ma dritto. Parte primo Stefano, esce e vista la novità e anche il fatto che c’è un po’ di restituzione gli faccio attraversare la valle dei delta, verso est. Seguono lo stesso percorso anche tutti gli altri: Andrea g (partito fronte vela e giratosi rovescio, altri piccolo colpo alle coronarie…), Enrico, Amos, Giacomo, Dario. Siro ovviamente segue una strada diversa e arriva sul campo con poca quota, al punto che non è necessario nemmeno fare gli otto. Tutti comunque si godono un po’ di restituzione che gli allunga la planata fino a circa un quarto d’ora. L’unico che deve “lavorare” è Sandro, che avendo pochi voli esce sul campo per fare gli esercizi.

Finiamo che sono le otto. Cotti dal caldo ma contenti…

Mercoledì ormai sta diventando un classico. Stavolta ci sono due new entry: Andrea grande e Sandro. Poi ci sono Enrico e Andrea piccolo. Doveva esserci anche Valter ma lo hanno bloccato all’ultimo, mentre saliva in auto. Siro, che ha il vizio di arrivare senza mai avvisare, arriva in ritardo. Gli altri sono già in decollo e così deve aspettare. Alle 18.10 parte Enrico, seguono gli altri. Andrea piccolo si è messo in un posto un po’ defilato: dopo aver ciccato due decolli si sposta e parte subito… Voli tranquilli e regolari. Con Sandro ci concentriamo su qualche manovra e poi impostiamo l’avvicinamento. A un certo punto decide di entrare in campo “senza invito”. E’ alto, mi tocca farlo tornare indietro ma la correzione gli fa perdere molta quota e alla fine atterra, bene, nel campo a fianco. E’ l’unica “emozione” di giornata. Anche perchè poi il vento gira da dietro e non riescono a fare il secondo giro…

Domenica 25 le previsioni danno bel tempo ma la mattina fa un bel temporale. Me ne accorgo tardi e comunque confido sulla rapidità dell’episodio, così confermo l’appuntamento. Alle 7.30 siamo al bar a guardare la pioggia e le raffiche di vento. Comunque le mie impressioni erano esatte. Esce rapidamente il sole e i ragazzi salgono. Ci sono Enrico, i due Andrea, Dario e Siro. Valter era arrivato fino a Crespano ma vista la pioggia e non riuscendo a chiamarmi ha girato la macchina… Giacomo e Amos abitano vicino: visto che alle 7,20 pioveva si sono semplicemente rigirati nel letto 😉

Cominciano ad avere un po’ di voli così distribuisco i variometri ZEN, cosiddetti perchè ci vuole un po’ di pazienza per regolarli in decollo, non basta accenderli e via. Ci vuole il tocco magico 😉

Malgrado il bel tempo ormai consolidato il vento rimane un pezzo in discendenza e solo alle 10 parte il primo, Siro, che farà anche l’atterraggio tutto da solo. Seguono gli altri mentre Amos, che era venuto per la teoria, sale di corsa a farsi anche un volo. Tutti bene anche se Amos vola con un piccolo nodo. Alle 10.45 è atterrato anche l’ultimo e ci trasferiamo a teoria perchè l’aria si sta facendo frizzante per loro.

Il ritrovo per il pomeriggio è solita ora solito posto. Io ho un impegno in montagna e il telefono non prende. Così non riescono ad avvisarmi: visto il caldo alcuni di loro si sono spostati in zona decollo per stare al fresco e attendere lì i voli serali. Io ignaro arrivo in atterraggio. Devo fare un biposto perciò lascio le consegne a Valter che arriva in anticipo e salgo. In decollo trovo tutti gli altri… Sti cavolo di telefonini… Provo per dieci minuti a contattare Valter per dirgli di salire ma solo dopo un pezzo Enrico riesce a telefonare. Sotto c’è anche Giacomo. Li facciamo salire e io decollo, un po’ nervoso, come avrà modo di constatare Cristina, mla mia passeggera…

Ad ogni modo, malgrado i vari qui pro quo, i decolli iniziano abbastanza in orario. Alle 17.20 decolla Andrea grande. Che va un po’ verso le piscine a cercar termica con poca fortuna. Al punto che si prende basso e atterra nel campo a fianco all’atterraggio. Enrico in decollo si siede un po’ presto, tocca per terra col sedere ma per fortuna non si blocca del tutto e la vela lo trascina in volo. Siro decolla facendo una “corsa a passettini” come se gli avessero legato i lacci delle scarpe… Poi c’è Amos, che parte con un piccolo nodo, quasi invisibile. Gli altri, Dario, Valter e Giacomo, aspettano perchè nel frattempo si sta coprendo a ovest e c’è una leggera bavetta da quella direzione. Voglio aspettare per vedere come va. In decollo nel frattempo il vento gira da nord ovest. Così ripiegano e salgono sopra. Ma anche lì il vento è storto. Aspettano oltre un’ora. Il tempo a ovest migliora, torna il sole, a il vento sopra si gira da est, totalmente da dietro.

Tornano sotto, in una lunga lezione di pazienza. Vento debole da dietro. Contando sul sole che scalda nuovamente sotto li faccio stendere confidando in un miglioramento. Finalmente alle 19.20 il vento torna accettabile e partono in rapida successione. Voli tranquilli, senza problemi. Anzi: Valter fa il suo primo atterraggio in silenzio radio. Bene.

La giornata si chiude qui, con soli due voli per i più fortunati, comunque è sempre un passo avanti 😉

Ultimo mercoledì del mese: ben 3 presenti! Andrea P, Valter ed Enrico. Agli altri tocca da lavorà… Decollano poco dopo le 18, gli faccio cercare un po’ di galleggiare ma ovviamente c’è poco e in breve sono giù. Tutti bene, più o meno assistiti. Purtroppo dopo il vento gira e tocca chiudere qui il mese…

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Come corre il tempo, sembra ieri che abbiamo cominciato, con la neve, e siamo già a luglio…

Domenica 2 luglio, la “notizia” sono le radio nuove. Dovrebbero andare meglio delle vecchie. La giornata è bella, non troppo calda. Ci sono i dua Andrea, Valter, Giacomo, Amos, Enrico, Dario. I decolli iniziano poco prima delle 8 e mezza. Adrea G corre poco e male, Valter segue bene le istruzioni e anche con una vela diversa non va male, Andrea P si distrae un po’ e inizia gli otto a rovescio ma poi si corregge. Giacomo e Amos “par gnanca de averli”. Enrico e Dario trovano un po’ di termica ma in atterraggio loro (e anche gli altri) trovano un vento un po’ salterino, da ovest, così non li lascio totalmente in silenzio. Enrico si prende un po’ basso ed entra in campo tra due alberi con pochi metri di margine. Gli altri ok. Ma quanto corrono:

E’ arrivato anche Siro, tornano su tutti per il secondo volo. Le condizioni cominciano a farsi discrete: alcuni piloti partiti presto dal panettone sono già belli alti. Il primo a partire è ancora Andrea G, che però salta la prima termica, si sposta troppo sulla valle dei delta e becca un bel po’ di discendenza che lo mette a terra in poco tempo. Gli altri stanno più a ovest e hanno maggior fortuna. C’è chi come Andrea P è bravo e fortunato e sale sopra il decollo facendo alla fine 20 minuti e chi come Valter non ci prova nemmeno ed esce sull’atterraggio. Gli altri sono tra un estremo e l’altro, va bene così. Siro per esempio non ne vuole sapere, esce e inizia l’avvicinamento. Anche oggi sembra avere poca voglia di ascoltare, tanto che per la virata finale gli urlo un “DESTRA!” che mi torna sotto forma di eco!!!! Giulio esce assonnato dal camper poco lontano per chiedere “chi è che deve andare a destra?”…

Facciamo teoria e poi ci trasferiamo a Marostica: oggi voleranno un po’ in termica e preferisco un posto tranquillo, sia come traffico che come condizioni. Prima però faccio un po’ di campetto con il redivivo Danilo (corso 2004). Vuole ricominciare a volare e ovviamente si riparte dalle basi.

Alle 16 siamo in decollo, io faccio un biposto e poi seguono gli altri. Il primo è Andrea P che deve scendere per andare al lavoro, fa comunque oltre un quarto d’ora, come anche Amos che lo segue. Andrea G parte male ma poi si rifà alla grande: atterra dopo 45 minuti, record del corso ma ha il variometro. Dario è più “panoramico” ma realizza comunque venti minuti buoni, più o meno Enrico fa lo stesso. Siro parte per ultimo e anche stavolta ascolta zero, tanto che alla fine mi arrabbio e gli dico che se il prossimo volo non ascolta tutto per filo e per segno dovremo considerare la fine anticipata del suo corso. La situazione è seria.

Le condizioni in decollo sono ancora buone. Andrea G (cotto) e Dario (impegni) recuperano due auto senza volare. Perciò rimangono solo Amos, Enrico e SIRO. Che stavolta ascolta come mai in vita sua. Ci sono volute le minacce per fargli usare l’auricolare ma sembra che alla fine abbia funzionato. Speriamo continui!

Mercoledì 5, primo appuntamento all’atterraggio dei para, quello che fino a un paio d’anni fa era il nostro atterraggio principale. Ora gli sono cresciute attorno un po’ di case e i ragazzi devono fare un po’ di esperienza prima di venirci. Il vantaggio, come hanno potuto provare, è che si può rimanere molto più a lungo sul costone a cercar termica. Per il primo round ci sono: Enrico, Giacomo, Andrea grande, Andrea piccolo e il redivivo Sandro! Si rivede addirittura Gianluca, ma solo in veste di cameraman perchè si è slogato una caviglia correndo in montagna. Ci troviamo come al solito alle 17.30, le condizioni sono ancora decenti e infatti Andrea g si fa 40 minuti, Giacomo 25 e Andrea p una ventina. Solo Enrico è sfortunato e si accontenta di 15 minuti abbondanti. Sandro parte ovviamente per ultimo, quando le condizioni sono più quiete e si concentra soprattutto su un ripasso delle manovre. Tutto ok.

Domenica mattina ritrovo alle 7.30: la prossima volta faremo più tardi, anche se Andrea G non ha bisogno di posticipi, è andato a lavorare nell’orto alle 4!!! Oltre a lui ci sono Valter, Amos, Enrico, Dario, Sandro e Giacomo. Primo decollo alle 8.15 e c’è un problema: le radio nuove funzionano male e Valter non mi sente. Io parlo sempre più forte ma vedo che non fa quello che gli dico. Allora passo alla guida a vista ma si è innervosito e si dimentica di guardarmi. Alla fine comunque atterra, e anche bene, ma è comprensibilmente agitato. Anche con gli altri le radio vanno a singhiozzo ma il problema si rivela meno grave perchè, messi sull’avviso, sanno come comportarsi. Anche Sandro, che pure ha pochi voli, fa un volo tranquillo, malgrado abbia cercato di incasinarsi ulteriormente la vita partendo con un piccolo nodo… Dario per esempoio atterra da solo e fa pieno centro, beccando giusto giusto il tombino a centro campo.

Ovviamente si torna subito su e si continua. Arriva anche Siro. Il secondo giro è tranquillo al punto che i tre più veloci: Valter, Amos ed Enrico, riescono a farsi anche il terzo giro.

Poi si passa all’ultima lezione di teoria: pronto soccorso, fisiopatologia e soprattutto prova di estrazione del paracadute di soccorso e di ripiegamento. Pranziamo mentre sopra di noi il cielo si copre e cade anche qualche goccia di pioggia. Guardiamo qualche filmato in attesa che migliori e già alle 15.30 torna a splendere un bel sole.

Prendono e auto e salgono. Purtroppo per strada c’è un incidente stradale e rimangono bloccati per un po’. Sopra poi c’è vento da ovest piuttosto sostenuto, così devono aspettare ancora. Solo alle 16.45 parte Andrea G che, complice il bel vento, fa un elegante decollo rovescio, subito imitato da Enrico. In breve partono anche Dario, Amos e Giacomo. Fuori c’è ancora un po’ di vento e qualche termica. Non è facile stare su ma a tratti ci riescono. Amos passerà la mezz’ora di volo, ed era senza strumentazione. Bravo. Siro lo faccio aspettare un po’, mentre Sandro preferisco farlo scendere in auto perchè prima che sia buona per lui da dietro arriva un bel cumulotto. Mentre sono per strada tira anche qualche tuono. Poi nuovamente si schiarisce ma sono le sette passate e sono già tutti sulla via di casa. C’è una partita…

Mi sono preso un po’ indietro con gli aggiornamenti, scusaaaate

Domenica 16, c’è il triveneto di parapendio a Borso ma ovviamente ai nostri orari atterraggio e decollo sono deserti, perciò no problem. A dire la verità ho posticipato di mezz’ora il ritrovo mattutino. Alle 8 ci sono i due Andrea, Valter, Dario, Amos è “l’appena rientrato dalla Mongolia” Stefano. Siro come sempre ci sarà, ma in ritardo. Salgono e alle 8.30 sono già pronti. Primo volo liscio, nulla da segnalare salvo il pettorale un po’ largo di Valter che lo fa ballonzolare un po’. Niente fino al decollo di Stefano… Ha la vela nuova, probabilmente non si aspetta che sia così facile da gonfiare… Sale, lo sorpassa, si chiude, si posa sui rovi in fondo al decollo… Nulla di grave, ma tanti santi in paradiso scomodati bruscamente di domenica mattina! Nel mentre che lui procede a sbrogliare la matassa gli altri ovviamente tornano su.

Per il secondo volo Amos e Andrea Grande si scambiano le ali. Risultato uguale: volo e atterraggio ok per entrambi. Gli altri pure ok, Stefano parte da ultimo, sono le 10.15. La giornata è nuvolosa e questo impedisce alle termiche di partire, così le condizioni sembrano prestarsi bene per il terzo giro della mattina. Tornano su e comincia ad aprirsi. Si vede che la giornata sta diventando buona per la gara imminente, ma riescono comunque a farsi un volo assaggiando qualche “scorlon”. Valter per la prima volta è autorizzato a deviare dal solito percorso e comincia a scoprire punti di vista diversi del costone. Le condizioni sono belle. Siro però opta per la pianura e scende, Dario vorrebbe star su ma parte con un bel groppone alla semiala destra e prima di riuscire a risolverlo si è già mangiato mezzo volo (e tutte le mani). Amos e Stefano si “accontentano” di una ventina di minuti. Andrea G ne fa invece 35, ma è Andrea Piccolo il recordman di giornata: era a 40 minuti quando gli ho imposto di scendere che avevo fame 😉

Per il pranzo andiamo in valle Santa Felicita, alcuni amici di Stefano hanno (ben) organizzato una festicciola, c’è una bella arietta e si sta bene. Però ho promesso di farli volare presto al pomeriggio, così è già ora di spostasi a Marostica, dove oltretutto mi aspetta Danilo che vuole fare un po’ di ripasso prima di ricominciare a volare. Così io vado all’antenna di pradipaldo e li lascio in Rondinella a gaurdare il gp. Fuori pesta ancora forte. Mi raggiungono che sono circa le 15.30. Vado in volo per vedere com’è ma si balla ancora parecchio. Così atterro, li rimando al Bielli, decollo e mi faccio trovare di là. Do le ultime istruzioni e torno fuori, sembra si stia calmando così dopo alcuni divertenti passaggi bassi davanti alla Rondinella per foto e saluti scendo e cominciano a decollare. Sono le 16.30, i primi che escono (gli Andrea e Dario) sembrano divertirsi ma improvvisamente alle 17 suona la sirena e la termica finisce il suo turno. Giù tutti, anche gli altri piloti, nel giro di 5 minuti. Potrebbe anche andar bene se non fosse che in decollo son rimasti Siro e Stefano che si ritrovano col vento alle spalle. Dopo lunga e inutile attesa li rimando alle antenne. Lì sembra ok (nel frattempo però è tornata buona anche a Bielli…) e partono, subito seguiti da Andrea G e Dario che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di tornare su e fare il quinto volo di giornata! Wow! Voli regolari. Stefano, che non aveva mai volato qui, segue tutto quello che gli dico alla lettera, senza una sbavatura. Però quando atterra è nero. Chiedo lumi e mi dice che non ha sentito un tubo per tutto il volo!!!! Paradossalmente è una buona notizia: io da sotto non mi sono accorto di niente perchè faceva quello che gli dicevo quando glielo dicevo, vuol dire che ha imparato… o no?? 😉

Mercoledì 19, ritrovo al campo para a Semonzo. Ore 17.30 ci sono Andrea 1 e 2 (ogni tanto cambio denominazione), Valter, Giacomo e Stefano. Primo giro poco dopo le 18, un po’ si galleggia. Andrea P e Giacomo si fanno sorprendere da ascendenze e discendenze incrociate e finiscono per arrivare in atterraggio in simultanea e in posizione sbagliata (il più alto era anche il più vicino al campo. Ci mettiamo una pezza ma Giacomo è costretto ad andare lungo e atterra subito prima della strada a sud, con la vela che cade sull’asfalto.

Sopra mi dicono che è ancora buona. Giacomo è stanco ma lo “sostituisce” Danilo, venuto a farsi un voletto dopo circa due anni di digiuno. Ovviamente gli altri tornano su tutti. Secondo volo tranquillo, solo Danilo in finale punta un po’ troppo deciso il terrapieno a metà campo. Il resto ok.

Domenica 23 solito ritrovo. Stavolta si comincia con una simulazione d’esame. Andrea Piccolo ok, Amos ok, Giacomo ok, Andrea Gr ok, Dario ok con avvicinamento a C, Stefano… … … aveva la vela nuova… … … era forse sovrappensiero… … … per fare le orecchie… … … ha tirato tutte le A… … … e la vela ha fatto un bel frontale!!!!! Poi ha pensato di provare da una parte sola… …. … e ha fatto pure un accenno di asimmetrica (subito interrotto perchè il mio tono per radio stava assurgendo a vetta inesplorate). Poi le ha fatte giuste, e anche il resto delle manovre ok. Però all’esame sarà il caso che faccia subito quelle giuste…

Ovviamente tornano su, e ovviamente ora c’è anche Siro. E’ arrivato anche Sandro che per fortuna ha avuto una nottata poco impegnativa. Quelli già “esaminati” li lascio liberi. Sandro ha pochi voli per un presesame e fa un volo di ripasso. A siro invece chiedo le manovrfe e lui è talmente ansioso di farmele vedere che appena decollato inizia le orecchie (secondo me non si era ancora manco seduto…). Lo interrompo e gli dico di aspettare il mio via. Tutto bene, per tutti. Sono in dubbio per un terzo giro ma opto per un po’ di teoria. Andiamo a Bielli e sotto le piante facciamo un po’ di quiz. Pochi per la verità perchè dopo poco arrivano (non certo di sorpresa, eravamo lì apposta) Matteo e C con pane e companatico. C’è da festeggiare la patente fresca fresca di Matteo. Affettati, formaggio persino i dolcetti. Non manca niente. Finite le libagioni propongo ai due Andrea e a Dario, che sono quelli con più voli, di fare un volo. Stavolta li seguo dal decollo, dovranno atterrare davvero da soli (l’atterraggio è in vista ma non possono contare solo sulla mia vista telescopica…). Accettano felici. Le condizioni sono fiacche e scendono particamente subito. Da sopra li osserviamo atterrare, tutti bene. Bravi. Siro e Sandro intanto scalpitano così prendo l’auto e scendo. Appena giù do il via. Siro gonfia ma non corre, o meglio corre come uno a cui abbiano legato assieme le scarpe, e così è costretto ad abortire il decollo. Purtroppo per noi subito dopo il vento si gira da nord e malgrado due ore di attesa, un veloce sopralluogo alle antenne, e un caldo infame da sopportare in atterraggio. Malgrado tutto dicevo non c’è niente da fare e devono scendere in auto. Peccato.

Mercoledì 26 ho fatto un campetto speciale a un gruppo di dodicenni scalmanati (un caaaaaldo!). Per questo avevo detto ai ragazzi: vi trovate sotto e salite, quando vi incrocio vi do le radio. E così fanno. Però quando arrivo giù chi trovo? Bravi: Siro che è arrivato tardi. Sale anche lui. Stasera sono solo in tre: Amos e Stefano oltre lui. Primo volo dal decollo ovest, con assistenza in atterraggio perchè non hanno mai fatto la C sul campo para (con Siro poi il vento cambia quindi motivo doppio per guidarlo). Tutti bene, atterraggi impeccabili a centro campo. Sopra è ancora decente, perciò i primi due tornano a volare mentre Siro si recupera l’auto. Stavolta si parte dai tappeti e siccome l’avvicinamento a C gliel’ho appena spiegato me ne rimango zitto. Atterrano esattamente come la prima volta, ma senza assistenza. Bene.

Caspita, abbiamo consumato anche luglio! E ci sono ottime notizie perchè ormai tutti sono pronti all’esame, chi più chi meno… Domenica 30 si vola a Borso tutto il giorno. Le vacanze (e l’affettatrice, vero Andrea?) stanno facendo le prime “vittime” perchè ci sono solo Stefano, Andrea G, Dario e Amos. C’è anche Siro, incredbilmente in orario 😉

Per il primo volo salgono verso le 8.20. Tutto tranquillo: qualche prova d’esame, avvicinamenti assortiti, tutto ok. Solo Andrea sbaglia un decollo. Sulle prime penso si tratti della tensione per la presenza della moglie, venuta a fare un biposto, poi mi diranno che più semplicemente si è incastrato un cordino nei tappeti.

Per il secondo volo si aggrega anche Sandro. Le condizioni si stanno facendo vivaci. Primo a partire Stefano, verso le 10. Sulle prime scende un po’ ma poi trova qualcosa e alla fine farà una bella mezz’ora, con qualche botta e addirittura una o due piccole chiusure. Andrea, che lo segue, va a colpo sicuro dove “sa” che c’è la termica (o più facilmente la termica va a colpo sicuro dove “sa” che passa Andrea :)). Ad ogni modo aggancia a sale bene. In decollo c’è già un po’ di affollamento dovuto a un gruppo di olandesi. I ragazzi cercano spazi per partire… Parte poi Sandro, ma viste le condizioni e i poch voli lo faccio uscire dritto. Nei pressi dell’atterraggio facciamo comunque qualche prova di giro in termica, non ne guadagna un metro ma è comunque un primo approccio. Segue qualche manovra d’esame e l’atterraggio. Escono poi Dario (20 minuti di volo) e Siro. Quest’ultimo si va a infilare un po’ in sottovento e proprio nel momento in cui gli sto dicendo di venir via becca una bella asimmetrica a sinistra. Un paio di secondi ed è tutto risolto, però lo faccio allontanare dal costone e venire giù. Buono il suo avvicinamento, peccato che in finale decida per un cambio di direzione a bassa quota: la pendolata che ne segue lo mette giù un po’ duro. Niente di che, ne ha fatte di molto peggio, ma ora comincio ad essere esigente anche con lui 😉 Amos sulle prime sale bene, poi inizia a perdere un po’ troppo. Si è preso lontano dal campo alla ricerca della “termica fuggente” e finisce che in campo non ci arriva più… Non ha alternative: sceglie un campo “a tiro”, verifica che non ci siano fili o ostacoli particolari e atterra lì. Nel complesso un volo “vero”, mosso quel tanto che basta, una bella palestra per i ragazzi, a questo punto del corso ci voleva.

Per il pranzo si sale al fresco: rifugio Scarpon, 1650 m circa slm, bel posto, non c’ero mai stato ma si mangia bene, basta non avere fretta!

Al ritorno passiamo dal panettone: ho promesso ai ragazzi di valutare in loco se fosse possibile volare da lì. Il vento abbastanza teso da sud ovest convince tutti che non è il caso. Però ci fermiamo lo stesso a osservare un paio di piloti che prendono dei bei sganassoni!

Al decollo sud le condizioni invece sono di calma piatta. Li faccio preparare mentre scendo.

Alle 16.20 parte Andrea. Gli ho detto e ripetuto che rispetto al mattino deve cercare le termiche da tutt’altra parte ma lui è testardo. Torna dove l’aveva trovata la mattina (chi ha trovato chi, ripeto, è tutto da vedere…) ma stavolta becca solo pacche e discendenza. Insiste un po’, ingannato da qualche botta a salire, finchè si decide a darmi ascolto. Trova subito qualcosa ma ormai la quota persa è molta e non riuscirà più a salire molto, finendo il volo dopo “soli” venti minuti. In decollo c’è molto traffico e Siro parte solo 15 minuti dopo Andrea. Vista la malaparata del compagno lui ascolta subito e aggancia un bel termicozzo liscio liscio cjhe lo porta a 1100 circa. I suoi compagni invece non hanno avuto fortuna e, pur riuscendo a galleggiare un po’ non sono mai saliti molto. Un po’ di intasamento in atterraggio, dove si presentano insieme in tre: Dario, Siro e Stefano. Mi tocca far atterrare quest’ultimo nel prato a fianco per evitare pericolosi incroci. Piccola ramanzina sulle separazioni verticali ed episodio chiuso.

Su è ancora decente, c’è tempo per un ultimo giro. Andrea è stanco e recupera un’auto, Sandro invece ha impegni di lavoro e se ne va prima. Per gli altri speravo un voletto in restituzione ma è entrato un discreto vento da ovest che ha rotto i piani e ha reso un po’ complicato anche l’atterraggio. Tutto bene comunque, se si eccettua un decollo abortito da Amos per un cordino impigliato… il bello (!) è che stava usando la vela di Andrea… Il vento da ovest sempre più sostenuto, una certa stanchezza e la scarsità di auto hanno poi suggerito di chiudere qui la giornata. 4 settimane all’esame!

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Tempus fugit! Manca ormai pochissimo agli esami e non vi ho più aggiornato sulle ultime avventure dei nostri eroi…

Domenica 6 era prevista una gita a Feltre, tanto per cambiare aria, ma dietro la pedemontana il tempo non era affatto buono (e nemmeno davanti come vedremo) così l’uscita è saltata. In ogni caso i voli del mattino erano previsti a Borso. Il ritrovo è alle 8 e sono in 8, perfetto 🙂 Andrea G&P, Enrico di ritorno dalle ferie, Giacomo che sta partendo, Amos, Siro puntuale, Valter e ovviamente Dario. Il primo a partire è Valter, poco dopo le 9. Hanno dovuto aspettare perchè il vento era storto. Una volta ok partono velocemente. Tutto bene, Siro per la prima volta usa la sua vela e fa tutto alla perfezione, anche il cambio di avvicinamento dovuto a un salto di vento.

Per il secondo volo si aggiunge anche Stefano. Sopra le condizioni stano crescendo ma non troppo a causa di una fastidiosa velatura. Molto più fastidiosi si riveleranno però gli olandesi che assaltano il decollo. Comunque alle 10.29 Valter è per aria per al seconda volta e trova pure un po’ di termica. Lo seguono da presso Andrea G ed Enrico mentre Giacomo sbaglia un decollo, strano… Poi parte, bene, come pure Amos. A questo punto però in decollo entra più deciso l’est e le cose si fanno problematiche, come dimostra un’olandese (donna) che si fa scarrocciare dal vento, si aggancia alla manica a vento e finisce nel bosco. Altri decolli simil-kamikaze convincono chi è rimasto su che non è il caso di insistere e scendono in auto.

Facciamo un po’ di quiz e di ripasso di teoria poi ci spostiamo a Marostica per sfuggire agli olandesi. Purtroppo come era previsto arriva il brutto tempo a guastare il pomeriggio. Un po’ di pioggia, vento di traverso e una serie di cumuli nembi suggeriscono di passare il pomeriggio in Rondinella a “contarsea”, giocare a scopone e guardare gli scrosci di pioggia ceh si rincorrono nella pianura. Verso le 17 scendiamo e, manco a dirlo, il cielo si apre. Per a nessuno viene voglia di tornare su, forse per il 20 km/h di vento da nord che abbiamo appena lasciato su…

Mercoledì 9 l’appuntamento è saltato per un bel temporalone (mezz’ora prima del diluvio c’erano olandesi ancora in volo, non stupisce che nel breve volgere di 10 giorni siano finiti almeno 3 volte sul giornale per interventi del 118!!!!!).

Visto che il 9 non si è volato ho posticipato la partenza per il ponte di ferragosto per farli volare la mattina di domenica 13. Ritrovo alle 7.30. Sono in 4: Dario, Stefano, Valter e Andrea G, ma poco dopo arriva anche Sandro. Stavolta li accompagno di persona in decollo. Poco dopo le 8 e mezza parte Valter con dei passettini da ballerina della scala… Bene l’atterraggio a centro campo. Andrea G i passi invece li fa grandi, ma pochi: tira su il carrello e si siede quando in pratica la vela si sta ancora stiracchiando 🙂 Ok il resto. Stefano parte bene ma in atterraggio arriva un filino lungo, diciamo un duecento metri!!!!! Per Dario nulla da segnalare, almeno uno 😉 Sandro parte molto frenato, anche a lui la corsa non piace molto, e sì che di corse a piedi ne fa tante… Mistero.

Ovviamente tornano subito su e stavolta con loro c’è anche Siro. Valter bene, stavolta si distende meglio in corsa. Sandro parte con meno freno. Siro invece decolla “de stranisòn” (così ho segnato sugli appunti). Riassunto: gonfia bene, controlla la vela per un po’ ma poi si stufa di aspettare che la vela si sistemi bene, si attacca alle bretelle e si siede, che ci pensi da sola a centrarsi… Il metodo ha funzionato, ma gli ho sconsigliato di adoperarlo regolarmente, non sempre abbiamo un santo in paradiso che ci guarda 🙂 La corsa di Andrea stavolta andava bene. Stefano invece ha gonfiato maluccio e il risultato è stato che mentre iniziava la corsa la vela gli è schizzata davanti al naso. Una bella frenata e tutto a posto, però si può fare meglio. In compenso ha fatto un atterraggio precisissimo, praticamente dove doveva piegare. Dario ancora perfetto! Speravo che il secondo giro gli regalasse un po’ di termica ma una nuvola passeggera ha coperto tutto proprio sul più bello e sono scesi tutti subito. Appena atterrati… sole, ma ormai era tardi e dovevo andare.

Domenica 20 ultimi voli pre esame con ripasso delle manovre. Alle 7.30 ci sono Amos, Giacomo, Andrea P, Enrico, Dario e Andrea G. Come al solito un po’ dopo arrivano Siro e Sandro. Stefano è a letto con la Febbre. Sembra proprio di essere all’esame: nessuno vuol partire per primo. Poi finalmente Andrea G rompe il ghiaccio. Non vede l’ora di finirla, al punto che inizia le manovre che è ancora lontanissimo dal campo e mi tocca dirgli di aspettare un po’. Dopo di lui Giacomo, che non risente della ruggine da salsedine. Andrea P parte di sbiego per un piccolo nodo, ma lo risolve in volo e fa anche lui le manovre senza problemi. Dario, malgrado le raccomandazioni di attenersi strettamente al programma, fa un giro un po’ largo per andare i zona avvicinamento ma va bene anceh così. Amos Ok, anche se atterra piuttosto lungo. Enrico bene, peccato per lo stallo basso e violento che sporca un po’ il contatto col terreno.

Per il secondo volo in tanti provano anche l’avvicinamento a C con ottimi risultati. Sandro invece al primo tentativo di decollo si infrasca come un pollo! Dieci minuti dopo è in aria però che onta 🙂 Peccato che non ci sia documentazione fotografica dell’evento… Gli altri tutto bene.

C’è tempo per un terzo giro. Sono quasi le 11 quando partono i primi: Andrea P, Amos, Giacomo e Andrea G. Poi si alza un discreto vento da est, sud est. Siccome sopra c’è un ovest teso c’è il rischio che fra poco si balli la rumba in aria, così sospendiamo un attimo i decolli. Valutata la situazione decollano ancora Dario ed Enrico mentre Sandro (pochi voli per la situazione) e Siro (vela non adatta) scendono in auto. Peccato.

Nella pausa pranzo c’è tempo anche per un po’ di quiz mentre aspettiamo il cibo. Alle 14 la giornata è perfetta. Li imbarco e li spedisco su di corsa. Peccato che non siano gli unici ad averci pensato e il decollo sia imballato di gente… Pazienza. In aria le condizioni sono ideali: si sta su se vai nel punto giusto ma buchi se lo manchi. Perfetto come allenamento. Devono solo stare attenti a non salire troppo perchè la base dei cumuletti e solo 3/400 m sopra il decollo. Questi i “risultati”: Andrea P 25 min, Andrea G 15, Enrico 30, Giacomo 32, Sandro una ventina di minuti (è la prima volta per lui). Siro e Dario un buco terrificante 🙂 Da segnalare anche che Giacomo e Sandro hanno volato senza vario, doppiamente bravi. Atterraggi ok, intervengo solo con Sandro perchè arriva giù in contemporanea a un biposto.

E’ presto, così tornano su per un altro giro ma le condizioni peggiorano, sta arrivando il brutto. Per aria c’è ancora gente, anche alta, non c’è turbolenza nè niente ma la prudenza consiglia di stare a terra. Andrea G, che è sempre un fulmine a prepararsi, parte prima che decida di fermare tutto. Troverà in pratica solo discendenza per via della copertura e atterra dopo neanche 10 minuti. Gli altri aspettano un po’ in decollo ma quando, dopo una ventina di minuti comincia a piovigginare, capiscono che è meglio tornare alle auto. Anceh sotto piove una mezz’oretta, poi torna il sole. I piloti rimasti su (tra cui sicuramente degli olandesi) ricominciano a decollare. Ma ormai la giornata è morta e i ragazzi si avviano verso casa, anche se alcuni si attardano a fare ancora qualche quiz, che bravi!

E siamo infine arrivati all’esame… Piccolo prologo: mercoledì 23 abbiamo fatto un campetto con Sandro e Andrea P. Poca roba perchè c’era nord ma sufficiente per sgrossare ancora qualche difettuccio e acquisire maggiore confidenza.

Dopo hanno pure fatto un bel voletto. Scendendo si fermano in decollo dove li raggiungono Stefano ed Enrico. La giornata è perfetta anche se c’è un po’ tanta gente. Aterraggio previsto ai para così si allenano alla precisione e soprattutto possono ravanare fino all’ultimo 🙂 Andrea P parte alle 16.29 e sale subito intorno ai 1500. Mi assicuro via radio che non si sogni di dirigersi verso casa sua e poi guardo un po’ Enrico e Sandro che sono decollati dopo di lui. Il primo galleggia un po’ mentre Sandro scende subito a “conoscere” l’atterraggio. Tutto bene, malgrado un pirla che fa le orecchie proprio per atterrare in contemporanea con lui. Anche Stefano galleggia un po’ dalle parti di valle Santa Felicita. Da sopra intanto mi chiamano Amos e Siro che sono saliti diretti, senza avvisare e portando su una macchina ciascuno. Li rampogno ben bene per la leggerezza e poi gli dico di partire che poi vedremo. Amos in realtà non è molto in forma e valutata la giornata decide di scendere in auto e andare a riposare. Siro invece parte… e buca… Pensate che atterra solo 5 minuti dopo Andrea P che invece totalizza 59 minuti di volo. E’ ancora buona per un secondo giro e in più si è aggiunto pure Giacomo, in uscita dal lavoro. Decollano tutti tra le 18 e le 18.30. E’ una bella planata rilassante in vista degli esami di domenica… P.S. Alla fine Siro per tornare a prendere la macchina è salito in moto con Sandro. Peccato che non ho fatto la foto.

Domenica 27 agosto 2006 rimarrà nella storia della As Manta perché non uno, non due ma addirittura tre (3!!!!) allievi… sono arrivati in ritardo all’esame!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non era mai capitato…

Comunque sia alle 8.30 sono (quasi) tutti lì con debito anticipo e poco dopo arriva Helmut Stricker, l’esaminatore. Vedendo che ne mancano tre faccio una telefonata. Prima a Sandro che arriva mentre sta rispondendo. Poi ad Andrea G, hai visto mai che hanno bucato una gomma… Questa la trascrizione della telefonata (tra parentesi i miei “pensierini”…)

driiiin

Andrea: prooonnnnntohhhhhnnnnn……

io: Andrea sito ti? (che voce strana, sembra un’altro)

A: SSSSSìhhhh

io: ma gerito drio dormire????? (non ci posso credere!)

A: sì parché?

io: sito drio torme pal cueo? (dime de sì te prego!)

A: no parché?

Io: COME PARCHE’? … e qui mi fermo perchè potete immaginare da soli il resto…

Cosa è capitato? Molto semplice: la mattina, verso le 6, pioveva forte, un classico temporale estivo-notturno. I nostri, o meglio IL nostro Andrea Grande si è alzato, ha visto il diluvio e senza starci ha pensare troppo ha staccato la sveglia ed è tornato a dormire convinto che tutto fosse rimandato. Anzi no: prima ha “avvisato” pure Dario (che gentile :)). A chi ha telefonato (dopo le 7 visto che il ritrovo era per le 9!!) io invece andavo dicendo che si faceva tutto perché stava schiarendo in fretta. Mai mi sarei sognato che chi non aveva chiamato aveva deciso di suo che era meglio stare a letto 🙂 Alla fine arriveranno verso le 10.30, un vero record!!!

Comunque la giornata è perfetta: in decollo una leggera brezza frontale aiuta i decolli e fuori ci sono già le avvisaglie di qualche bella termica. In mancanza del pole-man titolare appisolato il primo problema è stato decidere chi doveva rompere il ghiaccio. Alla fine è toccato ad Enrico, sono le 9.38. Tutto bene. Gli altri seguono a cadenze più o meno regolari di 5 minuti così che verso le 11 anche i due ritardatari hanno concluso la loro prova pratica. Nulla da segnalare salvo un decollo interrotto da Amos e uno un po’ di traverso di Siro. Manovre e atterraggi invece buoni per tutti.

Fatta la pratica rimane la teoria. L’aula al tilly’s è occupata, così ripieghiamo sulla sala attigua. Si comincia poco prima delle 12 e in meno di un’ora hanno consegnato tutti. Un po’ di suspence, le correzioni. L’esaminatore decide di sentire Siro e Dario per chiedere qualche chiarimento. Sono un po’ agitati (specie Dario visto che è arrivato anche tardi) ma rispondono abbastanza bene alle domande, dite che sono un perfezionista? okkkei correggo, RISPONDONO BENE ALLE DOMANDE e così possiamo festeggiare tutti assieme la promozione in toto del corso 2006 “Para che ben!”… Segue ovviamente pranzo….

Eccovi la lista dei nuovi aquilotti: Amos T, Andrea D, Andrea N, Dario F, Enrico M, Giacomo G, Sandro C, Siro F, Stefano F, Valentino P, Valter Z.

Il corso più sfigato con la meteo che sia mai stato fatto: ben 7 mesi per arrivare agli esami! Un vero record, di pazienza soprattutto.

Non comincerò mai più un corso di venerdì 13…