logo corso n1 2000 Mai Strac​La fine del corso precedente era prevista per la metà di gennaio ma le note disavventure cui i ragazzi sono andati incontro, ne hanno procrastinato il termine fino al 25 febbraio.

Nel frattempo però i nuovi adepti scalpitavano. Siamo riusciti a fare un paio di lezioni: una di teoria e una di pratica.

Gli iscritti ufficiali sono 5 al momento ma altre 6 persone stanno valutando seriamente l’ipotesi di partecipare. Sarebbe il corso più numeroso da parecchio tempo in qua.

Il primo campetto, presenti Ivano, Gianni, Luca e Silvano, è andato proprio bene, soprattutto grazie a un bel vento frontale. C’era un po’ di neve per terra che ha attutito alcuni tonfi e bagnato qualche sedere. Ma solo il 3 marzo riusciremo ad entrare nel vivo. Prossimamente su queste pagine!

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Purtroppo anche il nuovo corso ha dovuto fare i conti, nel primo week end di marzo, con le avverse condizioni meteo.

Il 3 e 4 marzo pareva di essere tornati in inverno: nubi basse e una fastidiosa pioggerellina hanno impedito qualsiasi attività.

Nel frattempo si sono aggregati anche altri ragazzi.

Sabato 10 le previsioni sono discrete. Il ritrovo è fissato per le 11 perché al pomeriggio ci sarà la lezione aperta a tutti sull’emergenza. Non è proprio una giornata fantastica ma almeno non piove. Ci sono Ivano e Gianni al loro secondo campetto e Mirko, Piero e Paolo alla prima esperienza.

In campetto a tratti c’è un po’ di nebbia ma il vento è perfetto. Ivano e Gianni iniziano subito ad andare su e giù come forsennati. Gli altri, bramosi di provare, devono pazientemente attendere la fine delle spiegazioni teoriche prima di cominciare. Mirko e Paolo dimostrano subito un buon istinto, Piero un po’ meno, ma c’è tempo per migliorare. La lezione si chiude verso le 14 con una buona dose di prove e discreti risultati. Un’amara sorpresa ci attende sulla via del ritorno: un pezzo della strada è bloccata perché è prova speciale di un rally! Salendo avevamo infatti notato degli omini vestiti di giallo a ogni tornante e, qua e là, qualche carabiniere infreddolito. Chiesti lumi, ci era stato detto che tutto era appena finito (ore 11.30 circa). Invece l’interpellato, abbiamo scoperto dopo, intendeva dire che era finita la prima delle 3 speciali in programma! Risultato: strada chiusa fino alle 19!!!!! Proviamo a implorare il commissario che si limita a dire “forse più tardi…” Tentiamo il giro per cima Grappa ma, a meno di un chilometro dalla vetta, 5 cm di neve sulla carreggiata ci costringono a rinunciare. Non abbiamo alternative: siamo bloccati! Facendo di necessità virtù ci infiliamo in una baita a mangiare pastasciutta, affettati e formaggio con una buona dose di vinello. Verso le 16, ormai rassegnati ad attendere il volere divino, torniamo dal nostro commissario che ci dice: fra poco passa la scopa e potete seguirla. Incredibile: riuscirò anche a fare la lezione. Tanta è la gioia che rimango incollato al posteriore della “auto-scopa”, che mi fa da apripista fino al semaforo di Romano. Una volta giù troviamo anche Vittorio che ci cercava da mezzogiorno e Marco che invece era appena arrivato. Anche loro sono nuovi acquisti.

Domenica la meteo chiama un netto miglioramento e in effetti, alle 8 c’è il sole. Durerà poco… Comunque il ritrovo è al Tilly’s per le 10. Alle 9.30 sono quasi tutti lì. Oggi ci sono Ivano, Gianni, Luca, Piero, Mirko e, new entry, Caterina, venuta in treno da Venezia, quando si dice la passione! A proposito, la voce che sarebbe giunta anche una donzella deve essere circolata tra i piloti perché domenica mattina, stranamente, il Tilly’s era pieno di gente già alle 9… Saliamo. La situazione è identica a ieri: nebbia a tratti con ottimo vento. Mentre i maschietti si preparano per le prime corse, Caterina si sorbisce a teoria. Mai visto allievi andare su e giù così in fretta, prima di finire la spiegazione a lei mi devo interrompere almeno 134 volte. Alla fine, quando è quasi pronta, le dico “osserva Gianni, come fa”. Sarà stata una distrazione, sarà stata l’idea di essere osservato, fatto sta che Gianni si inciampa in una zolla e si storta una caviglia. Nulla di grave pare, ma è meglio sospendere le corse per oggi. Gli altri invece continuano su e giù fino alle 14 circa quando la nebbia, fattasi decisamente densa, ci obbliga a ripiegare. Il bilancio dei campetti è positivo: alcuni sono decisamente avanti, altri tra sabato e domenica hanno già migliorato parecchio e anche Caterina, pur essendo alla prima esperienza, non se l’è cavata niente male.

Una volta giù, visto che il decollo delle antenne era fuori dalle nubi, siamo saliti per dei biposti. Solo Caterina è riuscita a partire perché, quando siamo saliti con Piero e Mirko, la base era scesa di quei 30 metri da sconsigliare un biposto, anche se molti hanno continuato a partire lo stesso. Non era un buon modo per iniziare.

Tanto per cambiare sabato 20 piove a dirotto. La sera prima ho scommesso una birra con Ivano e sarei stato davvero contento di perderla…

Domenica invece alle 8 c’è il sole. L’umidità promette nubi ma vale comunque la pena tentare. Alle 9 ci troviamo con Piero e Mirco per un biposto, vola Mirco. Alle 10 arrivano anche: Paolo, Ivano, Caterina, Marco e Vittorio. C’è anche Gianni ma ha

Al ritorno dal campetto ci fermiamo in pedana delta (quella piccola). Il vento è buono così decido di far volare anche Piero. Lui si fida ma, dirà dopo,” se sapevo com’era il decollo, col cavolo!” Non sono state le sue esatte parole ma il senso era quello. Nessun problema per partire ma certo lo stacco da lì è piuttosto brusco. Durante il volo, dopo un po’ di necessario ambientamento, proviamo insieme qualche manovra. Birra e panino al Tilly’s e poi una ripetizione della lezione teorica di venerdì per Caterina, che avevo fatto stare a casa. Per chi pensasse (e c’è di sicuro…) “proprio con la ragazza del gruppo”, preciso che ci dovevano essere anche due dei ragazzi, che però non sono venuti.

Marzo volge ormai alla fine e la sensazione è di non aver combinato granché. In realtà i ragazzi (e le ragazze!) stanno faticosamente progredendo. Sabato 24 il ritrovo è fissato alle 14. Visto che Caterina è già qui dal mattino, fissiamo un biposto per l’una. Troviamo un passaggio sul furgone di due amici di Bologna da cui però non ci è possibile guardare fuori. Quando arriviamo in decollo, ci accorgiamo che hanno sbagliato strada. Noi siamo alle casette e circa 35 persone ma forse più stanno allegramente termicando alle antenne! Il tempo di scendere e sono le due: bipo saltato. Saliamo in campetto ma la situazione è niente affatto bella: solita foschia e vento storto. Comincio a pensare che sono io a portare sfiga… Dopo un’oretta di infruttuosa attesa, scendiamo nella conca del campetto per fare alcuni gonfiaggi fronte all’ala, nel frattempo la nebbia si dissolve ma resta un vento capriccioso da nord. Tutto sommato salviamo la giornata e i ragazzi (Ivano, Vittorio, Marco e Mirco, Piero, Caterina e Paolo) hanno modo di confrontarsi con questa nuova tecnica. I risultati sono alquanto diversi ma comunque positivi. Verso le 17.30 torniamo a casa.

Domenica le previsioni meteo sono assolutamente pessime: qualche possibilità al mattino e poi rapido aumento delle nubi. Dal pomeriggio 80% di probabilità di pioggia! Stando così le cose la maggior parte dei ragazzi rinuncia a presentarsi. Fanno eccezione Ivano e Paolo: per loro oggi è il gran giorno. Sì perché, tutto sommato, il primo volo se lo sono meritato. Ritrovo alle 8. Il cielo è un po’ velato ma le condizioni sono buone. Alle antenne c’è un vento perfetto. Alle 8.35 circa Ivano è pronto. C’è anche la moglie che è venuta a vedere cosa combina. Sarà la tensione, sarà la presenza della dolce metà, fatto sta che, dopo un gonfiaggio perfetto…si lascia superare dalla vela che si chiude e lo lascia per terra! Paolo è praticamente già pronto e in meno di 5 minuti è lui a staccare per primo i piedi da terra. Anche per lui un gonfiaggio non proprio da manuale, con la vela che vira sensibilmente a destra in fase di stacco e lo strappa letteralmente dal suolo. Comunque è andata, due secondi ed è bello seduto in direzione dell’atterraggio. Essendo il primo volo non sono previste manovre. Facciamo solo le prove di velocità e un paio di virate di 90°. Fase degna di nota è l’avvicinamento “quanto mi è piaciuto fare i 180° buttandomi col peso!” dirà una volta a terra. Effettivamente li esegue bene per essere alla prima esperienza. Un urlo di gioia (o di liberazione…) accompagna il suo atterraggio. Ivano nel frattempo si è risistemato. Un ultimo check all’attrezzatura e via… mega nodo a sinistra e vela che si gira senza quasi alzarsi da terra. Ha tirato su persino due bei sassi! Il vento comincia a rinforzare e a mettersi di traverso. Temo che stia diventando nervoso. Invece il terzo tentativo è perfetto (più o meno…) gonfiaggio, breve occhiata e via. Stesso piano di volo anche per lui. Un perfetto atterraggio chiude la sua prima esperienza. Si è fatto tardi per un secondo volo e poi sta arrivando Silvano che, a un mese e passa dal primo campetto, ha trovato una mezza giornata libera. Verso le 10.30, espletate le formalità al bar (cappuccino e brioche) saliamo. Visto il rendimento in decollo, “costringo” anche i due pulcini a seguirci. Se io porto sfiga, Silvano di sicuro porta bene. Era dall’ultima volta che ha fatto campetto che non c’erano condizioni così buone: niente nubi e un bel vento frontale di 8/10 km/h. Perfetto per gonfiaggi alla francese. Paolo e Ivano vorrebbero subito fare qualche tentativo in questo senso ma prima voglio che mi dimostrino che sanno partire dritti senza incertezze. Quattro corse dopo entrambi possono cominciare le prove a rovescio. Incredibilmente, in brevissimo tempo, tutti e due riescono agevolmente a partire anche in questo modo: cosa non si fa quando il vento è un po’ decente! Silvano, dopo una spolveratina, inizia anche lui ad andare su e giù e riesce fin da subito a fare i primi stacchi. Un altro campetto di rifinitura e anche lui sarà pronto. Verso l’una il vento rinforza in maniera troppo decisa e preferisco farli smettere. Poco dopo sono sulla strada di casa. Il cielo è sempre più scuro ma ci sono almeno una cinquantina di piloti in volo alle antenne. In barba alle previsioni il maltempo si limiterà a una spruzzatina di acqua verso le 3, buona per sporcare le auto e far scendere tutti. A tratti effettivamente ha minacciato temporale con raffiche di vento ma lo stesso forte vento ha sempre spazzato via tutto. Peccato per quelli che non sono venuti, speriamo nella prossima settimana.

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Il primo week end del mese, tanto per cambiare, è andato buco per il maltempo. Non era proprio orribile ma non si è fatto nulla lo stesso (a parte qualche centinaio di chilometri a vuoto).

Giovedì 10 invece le condizioni erano accettabili e ci siamo trovati come al solito alle 18. C’erano Ivano e Silvano che sono riusciti a fare una bella planata per sgranchirsi. Entrambi non volavano da Pasqua! Comunque la ruggine, se c’era, non ha creato problemi. Ivano addirittura è praticamente atterrato da solo.

Sabato 12 è stata una splendida giornata. Al mattino il cielo era terso e i piloti “veri” hanno fatto voli stupendi (Tiziano Whittalo è arrivato in Dolada, dopo Belluno!). La giornata era talmente bella che alle 8.30 circa mi ha chiamato Paolo:

-“Fabio dove sei?”

-“In negozio” faccio io “perché?”

-“In negozio?!?!?” — breve pausa — “porc– ma oggi non è domenica è vero!!!!!!!!!! Scusa sai ma ho visto il sole e sono partito, adesso sono qua in atterraggio.”

Evidentemente la voglia di volare gioca brutti scherzi. Nel primo pomeriggio abbiamo fatto un po’ di campetto con Michele e Vittorio. Eravamo insieme ai delta e, per una volta, questo non ha fatto girare il vento! C’era anzi una bella brezza frontale, non costante ma buona e questo ci ha permesso di fare qualche progresso, soprattutto con Vittorio che ormai bazzica Camol da 2 mesi con poca fortuna.

Alle 17 sono arrivati gli altri: Ivano, Paolo (di nuovo), Mirco, Pierangelo, Caterina e Marco. Le condizioni si preannunciavano buone e infatti c’era una stupenda restituzione. Le manovre le abbiamo lasciate un po’ da parte per vedere se riuscivano a stare un po’ su. La parte migliore era davanti alla pedana delta, ma un po’ spostata verso la pianura, cosicché hanno potuto girare tranquilli senza neanche la preoccupazione del costone e ben distanziati. Quando perdevano quota facevamo poi un breve ripasso con orecchie, inversioni di rollio, 360° e avvicinamento. I “migliori” o meglio i più fortunati sono stati Paolo, Caterina e soprattutto Marco che partito a metà del gruppo, è poi atterrato per ultimo. Mirco è partito forse troppo presto e Ivano troppo tardi per trovare qualcosa. Pierangelo era invece al secondo volo e farlo girare in termica sarebbe stato troppo. Mirco si è reso protagonista di un episodio interessante. Stava provando una vela diversa dal solito e, nell’effettuare i 360°, ha esagerato col comando e ha fatto mezzo giro di negativo. La prossima volta meglio andarci piano coi comandi… Quando hanno finito di ripiegare era ancora presto e così sono tornati su. Nel frattempo ci aveva raggiunto anche Silvano che così è riuscito a fare un giro anche lui. Alcuni però hanno preferito (o dovuto) andare a casa, così alla fine hanno volato di nuovo solo Paolo, Silvano e Caterina. Tutto bene a parte il fatto che Caterina ha avuto ancora bisogno di parecchio aiuto per l’avvicinamento.

Domenica mattina il cielo è velato ma per gli allievi basta che non piove. Ci sono: Luca, Ivano, Mirco, Caterina e Marco. Approfittando del fatto che ci stanno giusti in una macchina e organizzando a puntino la cosa Luca, Ivano e Marco riescono a fare ben tre voli prima di mezzogiorno! Gli altri si accontentano di due… Progressi notevoli quindi sia in termini numerici che di qualità. Ormai Ivano si arrangia in tutto (è a 11 voli), Marco e Mirco quasi. Luca e Caterina un po’ meno ma abbiamo ancora molto tempo davanti. Durante il terzo volo hanno anche cercato un po’ di ascendenza sul costone dei tornanti ma solo Ivano ha trovato qualcosa verso la croce. Forse è stata la voglia di rifarsi. Alle 12 abbiamo sospeso perché erano finite le auto e iniziava a cumulare in maniera anomala e temevo un temporale.

Al pomeriggio invece il tempo ha retto e ci siamo ritrovati alle 17. Marco è rimasto a casa, pago di 4 voli in due giorni. In compenso si sono aggiunti Pierangelo e Paolo che quando è arrivato ha detto “mi spiace ma due mattine di fila non ce la faccio!” Immaginatevi la sua faccia quando gli abbiamo detto che avevano fatto 3 voli! Le condizioni sembravano uguali alla sera prima ma la restituzione, pur presente, era già cessata quando sono decollati, complice forse un deciso vento da ovest. Abbiamo così riportato la nostra attenzione sulle manovre che tutti hanno eseguito bene. Pierangelo, al 3° volo, ha cominciato a fare le inversioni di rollio e qualche 360°.

Le lezioni sono state sospese verso le 19.30 per manifesta impossibilità fisica del sottoscritto a continuare. A riprova di quanto sia effettivamente impegnativo volare tanto se non si è allenati, basta il fatto che nessuno aveva proposto di tornare su per il 3° volo serale. Anche loro erano satolli.

Alla fine, insomma, un week end pienissimo e proficuo. Speriamo si ripeta spesso!

Non si è ripetuto! Sabato era una discreta giornata. Ci siamo trovati con Ivano, Marco, Mirco, Caterina e Paolo. Mirco ha aperto in atterraggio la sua vela nuova prima di salire, tanto per vedere che ci fosse tutta a poi siamo saliti. Decollo nuovo, vento buono ma una montagna di gente salita per la planata serale. Risultato: sono riusciti a fare un solo volo e neanche tutti. Caterina ha fatto un po’ di termica, Paolo, Ivano e Marco un po’ meno ma hanno fatto un buon avvicinamento e atterraggio mentre lei ha ancora una volta avuto bisogno di qualche dritta, meno ma mi tocca ancora parlarle. Mirco invece ha sbagliato il primo decollo, posando la vela su una piccola pianta, quando è stato pronto per il secondo tentativo, un’ora e mezza dopo che era partito il primo, il vento si è girato. La combinazione tra traffico, ritardi ed errori ha impedito di fare i due voli programmati. In atterraggio Paolo si è fatto notare, diciamo così. L’ho lasciato fare da solo ma era entrato troppo alto, così gli ho fatto fare una esse. Come al solito a lui piace esagerare coi comandi. La vela quindi ha fatto due virate piuttosto secche. Questo però è il meno. Alla fine, infatti, quando si è allineato per atterrare, non ha trovato di meglio che puntare e centrare quasi in pieno l’Irene che stava ripiegando. Ha provato ad avvertirla urlando “Pista” ma non ha virato ulteriormente e lei è rimasta a guardarlo (e non è neanche un granché…) fino al botto. Niente di grave per fortuna.

Domenica mi hanno convinto, ma è l’ultima volta, a trovarci alle 7!!! Luca ci ha chiesto se eravamo pazzi. Alla fine c’erano Paolo, Ivano e Pierangelo. Io dovevo fare un bipo con un amico masochista di Paolo che non aveva potuto volare il giorno prima. Siamo andati alle casette ma il vento era decisamente da est. Stavamo facendo il giro verso le antenne quando ho fatto la proposta “giacché abbiamo pure il recupero, perché non andiamo al panettone?” Domanda retorica! Alle 7-40 eravamo sotto cima Grappa. Il vento era perfetto. Gonfiaggio alla francese e via. Mentre sono in volo gli altri si preparano. Quando però arrivo sull’atterraggio e mi giro controvento mi accorgo che sono fermo. Essendo il bipo notevolmente più veloce dei singoli, li faccio metter via e scendere alle antenne, nella speranza che più in basso la situazione migliori. Noi atterriamo senza problemi ma, dopo una mezz’ora, chiamano dicendo che anche di là adesso ci sono almeno 40 km/h di vento. Scendono e andiamo a fare colazione. Mai più una levataccia simile, anche se devo dire che il volo dal panettone a quell’ora è sempre molto affascinante. Il vento purtroppo durerà tutto il giorno e i voli vengono perciò rimandati alla prossima settimana.

E’ arrivata la primavera! O almeno così sembra e speriamo tutti. Il tempo si è buttato abbastanza al bello e nel week end del 26/27 abbiamo anche superato i 30°.

Visto che siamo ormai prossimi agli esami, sono stati intensificati gli appuntamenti. Giovedì 24 alle 18 c’erano: Silvano, Ivano, Paolo, Mirco e Caterina. Non male per un pomeriggio lavorativo. Sono riusciti tutti a fare ben due voli. Evidentemente hanno finalmente ottimizzato il sistema di partenza e soprattutto quello di “recupero auto”. Purtroppo non c’erano termiche e sono “solo scesi”. Con Silvano abbiamo fatto un po’ di manovre guidate, mentre gli altri hanno fatto velocemente da soli le orecchie, le inversioni di rollio e dei 360°, poi li ho lasciati volare in pace. Quasi tutti ormai si arrangiano anche all’atterraggio. Caterina, che oggi ha volato con la SUA vela, per la prima volta è riuscita a farla cadere dietro di sé! Tra un volo e l’altro è capitato in atterraggio anche Luca, che era a lavorare lì vicino. Non aveva la vela e si è accontentato di guardare gli altri.

Venerdì avremmo dovuto volare alle 19.30 ma pioveva, così abbiamo anticipato la lezione di teoria, originariamente in programma alle 21. I ragazzi hanno affrontato il primo test di pre-esame. I risultati non sono stati proprio brillanti, ma lo avevo ampiamente preventivato. Conto che già dal prossimo test migliorino parecchio.

Sabato ho dovuto lavorare fino a tardi e l’appuntamento per il volo è slittato alle 19.40. Luca, Ivano, Mirco, Caterina e Marco sono comunque riusciti a fare un volo. C’era un vento da ovest piuttosto sostenuto che li ha fatti un po’ ballare mentre uscivano dal monte. Niente di grave comunque, i voli si sono svolti tutti senza problemi.

Domenica mattina abbiamo ritentato la carta delle ore 7, e ci è andata bene. Quando siamo arrivati in atterraggio c’erano addirittura delle tende con gente che dormiva! Marco, Luca, Ivano e Pierangelo sono riusciti a fare ben 3 voli, Caterina 2 perché è arrivata alle 8. Pierangelo ha raddoppiato i propri voli e si è visto un notevole miglioramento. Il primo volo ha provato a farsi male tirando giù le bretelle per alzarsi in piedi in atterraggio (ed è già la seconda volta). Ha rischiato davvero di fare un buco per terra e gli ho tirato un urlo via radio che lo ha lasciato sicuramente sordo, perché ho svegliato mezzo paese (si è sentita perfino l’eco!). Poi però la situazione è migliorata al punto che è arrivato a fare quasi tutto l’avvicinamento da solo. Gli altri, dopo il solito piccolo test sulle manovre, se ne sono andati un po’ a zonzo sul costone. Qualcuno ha trovato qualche bolla, ma niente che fosse abbastanza da stare su.

Alle 10.30 avevamo finito, a riprova del fatto che se ci si organizza bene coi recuperi si possono fare molti voli. Sono salito in campetto con Michele e famiglia. C’era un bel vento dritto, strano visto che c’erano anche i delta… Loro comunque avevano praticamente finito. Grazie appunto al vento e al fatto che è un alpinista, è riuscito a fare oltre una ventina di tentativi (e vi assicuro che è un’impresa paragonabile alla scalata dell’Everest con quel caldo). Questo gli ha permesso di progredire notevolmente nelle tecnica di gonfiaggio, controllo e stacco, al punto che, alla fine del suo secondo campetto, è stato promosso ai voli alti. La prossima settimana avremo un battesimo del volo! Dopo il campetto sono sceso al tilly’s per vedere il gp di monaco e ho preso sonno su una panchina… Alle 16 biposto con Franco che deve fare l’esame biposto. Alle 17 sono arrivati: Luca, Paolo, Pierangelo, Caterina e Daniele al suo primo volo. Sono saliti subito ma il problema della domenica pomeriggio è il notevole traffico in decollo. I primi ci hanno messo una vita a trovare un buco per aprire e gli ultimi anche di più! Luca e Paolo comunque si sono infilati in qualche modo e partire abbastanza presto da trovare qualche termicuccia. Quando sono arrivati giù, c’era anche VIVIANA (miracolo!) e così loro due sono riusciti a salire per il secondo volo, mentre gli altri hanno dovuto accontentarsi di un unico volo. Daniele non ha avuto nessun problema, se fosse stato per lui avrebbe anche girato qualche termica! Ottimo l’atterraggio, anche se ha tentato di stallare un po’ alto. Pierangelo se l’è cavata egregiamente. Caterina, che è partita per ultima del primo giro, ha avuto una serie di disavventure con la radio. Prima era scarica, poi ha trovato delle pile in prestito, poi è andata in volo ma, anziché usare l’apposita custodia per la radio, se l’è messa in tasca. Risultato: è rimasta in trasmissione per tutto il volo e, ovviamente, non mi ha mai sentito parlare. Non è mai atterrata meglio! Forse devo stare più zitto, che dite? Viviana non era poi così arrugginita ma sarà bene che venga a volare un po’ più spesso da qui all’esame…

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Non è cominciato per niente bene l’ultimo mese di corso.

Giovedì 31 maggio c’erano solo Mirco, Ivano e Daniele che hanno fatto una bella planata. I primi due li ho lasciati in totale silenzio radio, Daniele no perché era la secondo volo… Se l’è cavata niente male, davvero. Bisognerà lavorare un po’ sull’avvicinamento, è ovvio, ma le manovre gli riescono già discretamente.

Venerdì non siamo riusciti a volare. Sabato ero fuori per uno stage di aggiornamento per i biposti.

Domenica mattina, ore 7, ci sono solo Mirco e Ivano (sempre loro!). Al termine del primo volo si aggregano anche Luca e Caterina, che hanno dormito di più. Tutti e quattro salgono per un nuovo volo. Al termine le condizioni sono troppo forti e gli ridò appuntamento per il pomeriggio. Io salgo a fare campetto con Vittorio. Le condizioni di vento sono buone ma lui ha poco tempo. Dovremo tornare ancora…

Al pomeriggio resto in atterraggio, sono le 13.30, le condizioni sono scarse, cielo coperto, leggera dinamica alle antenne. Dato che la Caterina è lì, la faccio salire per un volo. Fa qualche giro in dinamica poi si avvia in atterraggio, c’è troppo traffico per lei. Durante il volo, non si sa come, il volume della radio si abbassa, così deve atterrare in silenzio. Non ci sarebbe niente di strano se non fosse che si è alzato un discreto vento da est e deve effettuare un avvicinamento del tutto nuovo. Nessun problema, atterra tranquilla. Brava.

Due ore dopo un grosso temporale ha provocato un gravissimo incidente e le lezioni sono state sospese. Anche potendo non ero non grado di fare scuola quella sera.

E’ passato un po’ dall’ultimo aggiornamento. Un po’ gli eventi estranei al corso, un po’ il fatto che effettivamente si è volato poco hanno rallentato l’opera di aggiornamento.

Il week end del 9/10 giugno è stato assolutamente da dimenticare. La domenica l’abbiamo passata in attesa di un miglioramento che non è arrivato. Il sabato è andata un po’ meglio. Paolo e Marco sono riusciti a fare un paio di voli di ottima dinamica partendo dalle antenne, Caterina uno solo perché poi era un po’ fiacca. Al primo volo Paolo se l’è un po’ presa perché dopo che è atterrato le condizioni sono migliorate. Il volo successivo invece, che poteva star s§ quanto gli pareva ha deciso di scendere apposta…mah. Marco l’ho dovuto minacciare perché scendesse! E quando è sceso, neanche la soddisfazione di un po’ di euforia. “com’è andata?” e lui “sì, sì abbastanza bello…”. Ha fatto 40 minuti ed era al quindicesimo volo! Stranamente mancavano Luca e Ivano che il giorno dopo hanno solo potuto fare un po’ di giri a vuoto per la montagna… Forse però era anche un po’ colpa di Michele che la sera di domenica era salito per fare il primo volo… Murphy docet!

Martedì Silvano, che non vola mai ma si fa sempre sentire, ha organizzato una cena nel suo fantastico giardino (c’è pure un autobus dentro!). Chi non c’era non sa cosa si è perso e io non glielo dico, così la prossima volta…

Il ritrovo infrasettimanale di giovedì 14 è stato più fruttuoso. C’erano Silvano (che con la cena si deve essere rinvigorito), Ivano, Paolo e Pierangelo. Deve davvero esserci qualche tedesco che porta iella perché alle 18, ora di ritrovo era tutto perfetto, alle 18.05 si è alzata ‘na bora ma ‘na bora! Sono saliti lo stesso “tanto cala” Seee… alle 19.40 erano ancora su, più intirizziti dei merluzzi del capitano Findus. Sono scesi e…miracolo?… il vento è sparito! Pierangelo non ha voluto saperne mentre gli altri sono tornati su di corsa e, chissà come, sono riusciti a fare una bella planata dalla antenne. Con Silvano non abbiamo potuto ripassare le manovre perché ha cambiato canale in volo (forse voleva ascoltare la partita…). E’ comunque positivo il fatto che sia riuscito ad atterrare (quasi) da solo. Ivano non è rimasto particolarmente entusiasta del suo primo volo dalle antenne. Paolo è filosofo.

La sera dopo mancava Silvano (che sarebbe arrivato più tardi per i quiz) ma c’erano in più: Marco e Michele, che ha ritentato il primo volo.

Le condizioni erano buone e sono saliti alle antenne. Stavolta hanno volato tutti, inclusi Michele (che ha fatto un perfetto primo volo e poi ha offerto da bere) e Pierangelo (che ha fatto la barba ad un albero in atterraggio).

Sabato 16 la meteo dava acqua a tutto spiano ma non si è vista che qualche goccia. I “piloti” hanno fatto dei voli discreti. Noi ci siamo trovati al solito alle 17. Presenti: Luca, Mirco, Marco e Caterina. Luca ha fatto un solo volo, gli altri 2 a testa. Anche quella sera c’era dinamica: Mirco è salito sopra il decollo per la prima volta ed era entusiasta, almeno uno che dà qualche soddisfazione… Nulla da segnalare se non il fatto che Caterina è arrivata un po’ corta e soprattutto veloce in occasione del secondo volo. Nessun danno serio, se non una profonda ferita…all’orgoglio!

Domenica mattina, ritrovo ore 7… c’è vento… “facciamo i quiz?”. Per tutta risposta mi guardano con facce stravolte…ma poi accettano… sabato prossimo c’è l’esame… che bravi… Verso le 8 e qualcosa proviamo a salire, faccio un volo di prova ma non c’è verso… ancora quiz…fino alle 12!!! E’ salito anche Vittorio, che deve ancora completare il campetto. Proviamo a salire, magari lì siamo più coperti.

Infatti si riesce a fare qualche gonfiaggio, tra una caccola di pecora e l’altra. Deve avere meditato a lungo dall’ultima lezione perché sembra un altro… o forse E’ un altro! Fatto sta che nel giro di meno di un paio d’ore completiamo l’addestramento: è pronto per il primo volo. Ormai non contavo più di finire prima dell’esame degli altri! La sfiga si è davvero accanita con lui: per fare 5 campetti ci sono voluti 4 mesi! A confermare che le cose sono cambiate stavolta la pioggia inizia quando abbiamo appena finito! Il resto della giornata passa tra una birra e una coca perché non smetterà più di piovere.

Per l’ultima settimana sono previsti voli ogni sera, vedremo come andrà sabato!

L’ultima è stata una settimana faticosa…

Lunedì. Ritrovo alle 19.45. In atterraggio calma piatta. Si sale di corsa alle casette. C’è un forte vento da nord est. Vista l’ora le speranze sono poche ma si fa ugualmente il giro per le antenne a vedere com’è. Anche lì purtroppo niente da fare. Giro a vuoto!

Martedì va meglio. Ivano, Pierangelo e Daniele fanno un planone dalle antenne. Viviana, che la sera prima c’era, oggi è impegnata.

Mercoledì pausa di riflessione. Si saprà poi che il piloti presenti hanno volato benone fino a che c’è stata luce. Non so come ma me l’aspettavo!

Giovedì è di norma. Alle 18 ci sono Ivano, Paolo, Pierangelo e Vittorio. Sì, proprio Vittorio che, a Dio piacendo, farà il suo primo volo. Decollo casette. Riescono a partire tutti tranne Vittorio. Il vento non è perfetto e per lui è meglio attendere un po’. Quando parte Ivano il vento è davvero orribile e gli consiglio di dare le chiavi dell’auto a Vittorio, così la recuperiamo. Nel frattempo sono arrivati Silvano e Marco. Visto che il vento è migliorato alle antenne li spedisco all’altro decollo, mentre aspetto Vittorio. Nel frattempo atterrano gli altri. Solo dopo una buona mezz’ora, quando a Costalunga stanno decollando i primi, scopriamo che nessuno ha detto niente a Vittorio. Lui è rimasto con la vela stesa alle casette in attesa. Solo quando ha visto partire gente dall’altro decollo ha pensato che forse qualcosa non quadrava e ha chiamato per radio. Nel mentre che lui finalmente scendeva, tutti gli altri hanno fatto in tempo a fare il secondo volo!!!

Alla fine ero un po’ nero per il disguido (Vittorio abita a Ferrara!!), così Ivano si è offerto “volontario” per portare Vittorio alle antenne. Già che c’erano Marco, Silvano e Paolo si sono aggregati, diciamo così e hanno fatto un altro giro (per Paolo era il terzo della serata).

Venerdì sera il vento sembra buono per le antenne. In biposto con Franco (che deve fare l’esame) troviamo un po’ di vento contro, ma niente di che. Quando però partono i ragazzi evidentemente è rinforzato perché di 4 nessuno arriva in atterraggio e si fermano tutti nei campi prima, senza problemi per altro. Così Ivano, Paolo, Viviana e Daniele sperimentano il loro primo fuori campo. Caterina, Silvano e Mirco tornano giù in auto.

In serata facciamo un po’ di quiz “al salto” tanto per ripassare.

Gli esami originariamente erano previsti per il sabato ma l’esaminatore era impegnato così, visto che le previsioni meteo erano buone, li abbiamo spostati a domenica. Sabato sera c’erano Pierangelo, Caterina, Marco, Vittorio, Viviana e Daniele. Ancora antenne, il vento da est persiste. Primo volo senza problemi, con le manovre e tutto. Solo Caterina è un po’ tesa perché è il primo volo dopo la ginocchiata a terra della settimana prima. Nel secondo giro Paolo, arrivato tardi, sostituisce Pierangelo che va a casa. I voli ormai avvengono in totale silenzio radio. Tengo particolarmente d’occhio solo la Caterina visto che prima era un po’ preoccupata. Il suo avvicinamento mi tranquillizza: è bella sciolta. Ha ritrovato fiducia. Peccato che entra un po’ alta. In fondo c’è il filo del telefono. Forse gira da sola. Niente. Le suggerisco allora via radio una prima deviazione a destra verso ovest per poi tornare indietro verso sud est e atterrare in diagonale, tanta è la quota che avanza. Lei esegue tutto fino alla virata verso est. Qui pensa probabilmente di starci e non prende la diagonale del campo ma direttamente il lato corto. E’ vero che c’è un po’ di est ma non abbastanza. Risultato: lei atterra (bene) subito prima della siepe di rovi e la vela finisce dall’altra parte! Abbiamo dovuto smontare mezzo fascio per tirarla giù. Fortuna che erano solo le 8. La vela non ha riportato danni e un’ora dopo era di nuovo a posto. Certo non è il modo migliore di finire i voli “regolari” del corso ma c’è anche da dire che, diversamente, in questo corso sarebbe mancato il pilota da frasche. E’ consolante vedere che le tradizioni vengono rispettate…

Alla sera alcuni hanno dormito al Tilly’s così siamo andati a cena insieme. Non l’avessi mai fatto. Finita la pizza, verso le 11, mi hanno chiesto di fare un ultimo quiz! Sono proprio dei masochisti. E sono pure in buona compagnia visto che tutti quelli che erano al tavolo, tra cui Graziano e l’Heike, si sono messi a fare quiz. Decisamente una serata alternativa!

Domenica mattina, ritrovo ore 9. Ci sono tutti (ma guarda tu il caso, eh?): Caterina, Daniele, Ivano, Luca, Marco, Mirco, Paolo, Pierangelo, Silvano e Viviana. C’è, ovviamente, anche Franco per il biposto. L’esaminatore è Bruno Rorato.

Anche per oggi, come negli ultimi giorni, il decollo è alle antenne. Prima il biposto, che fa tutto per bene. Seguono gli altri. Scusate ma non ho l’ordine corretto di volo.

Mirco: decollo buono, per quanto si può vedere da sotto. Manovre in volo fatte bene. Stalla un po’ alto, complice anche una piccola bolla proprio quando sta iniziando a tirare i comandi. Nessun problema, anche se poteva aspettare ancora un paio di secondi

Silvano: decollo non proprio perfetto, è partito un po’ troppo sulla destra. Qualcuno particolarmente sensibile si è impressionato. In volo nessun problema ma non arriva con una gran quota. Sono quasi le 10. Le termiche si stanno ancora organizzando. Proprio una bolla gli gioca un brutto tiro. La manica è piuttosto incostante. Lui fa l’avvicinamento con vento da nord e per tutta la durata degli otto la scelta si rileva giusta. Al momento di entrare però il vento si gira da dietro. Non c’è molto da fare in questi casi e lui se la cava bene. Entra basso per evitare un atterraggio lungo e anticipa la frenata. Vista la sua mole posso capire che non abbia abbassato il carrello… del resto è arrivato in scivolata.

Paolo fa tutto per bene. Decollo e manovre sono buone. La manica si sta stabilizzando da sud e questo lo facilita nell’avvicinamento. La sua classica entrata a braccia larghe e gambe che “pedalano” colpisce l’istruttore che però è più che soddisfatto della prova.

Luca non ha mai fatto un volo così bello. Pareva un pilota vero. Non c’è altro da dire al riguardo…

Ivano ha un po’ sofferto la turbolenza. Quando è decollato stava giusto partendo la termica delle antenne che lo ha sparato su di una cinquantina di metri appena staccato. Manovre ok ma l’avvicinamento ha risentito dello stress ed è entrato un po’ basso sul campo.

Decollo e volo della Caterina sono stati buoni. Però la ragazza aveva ancora in mente le frasche della sera prima. Tanto in mente che ha pensato bene di andarsele a rivedere da vicino prima di entrare in campo e atterrare piuttosto corta anche lei.

Probabilmente l’orario e le termiche della tarda mattinata non sono andate giù ai ragazzi perché anche Viviana è atterrata corta, peraltro senza nessun problema. Solo sarebbe preferibile un margine superiore.

Marco ha fatto probabilmente il volo migliore di tutti (vedi di non gasarti però…) con un bel decollo, manovre abbastanza precise e un bell’atterraggio.

Daniele è stata l’ultima vittima della “sindrome del corto”. Anche lui infatti ha rischiato di interrompere qualche telefonata importante… Eppure il campo è così grande… Comunque nessun problema neanche per lui. Solo per le mie coronarie…

Pierangelo ha volato per ultimo, ne sono sicuro perché abbiamo dovuto aspettare un po’ visto che ha trovato traffico nel salire in auto. Le condizioni erano diventate piuttosto forti ma non ne ha risentito più di tanto. Almeno lui è arrivato lungo!!! A questo punto si merita un “bravo” ad honorem…

Ci siamo poi trasferiti al Tilly’s per i quiz. La tensione era notevole all’inizio ma si è via via stemperata. Alla fine hanno fatto tutti benissimo, nessuno sotto i 90 punti e diversi 100/100.

Risultato: da domenica 24 giugno ci sono altri 10 pericoli pubblici abilitati a volare!

I miei complimenti a tutto il corso 1-2001 per gli ottimi risultati e i migliori auguri per tanti soffici atterraggi!